Balanite: una patologia maschile in forte aumento

Avete mai sentito parlare di balanite? La balanite è una patologia tutta maschile che sembra essere in aumento; ne è una prova il numero di post sui vari blog e i quesiti nei forum che chiedono informazioni sulle cause o sulle cure per la balanite, magari per non andare dal medico.

In questo post proviamo a spiegare, che cos’è la balanite, quali sono i sintomi, come si contrae e come si cura.

Balanite

La balanite è un’infiammazione della parte terminale del pene (glande o balano), che risulta particolarmente arrossata, dolente, pruriginosa e gonfia. Il più delle volte, l'infiammazione si estende anche al prepuzio (in tal caso è detta balanopostite), mentre quando è circoscritta alla sola mucosa prepuziale, si parla di postite.

Questo tipo di infezione è trasmissibile, quindi è importante individuarne la cause e curarla per evitare di correre il rischio di infettare inconsapevolmente anche la propria partner.

 

Quali sono i sintomi della balanite?

I principali e più comuni sintomi della balanite sono: l’arrossamento del glande o della pelle del prepuzio, prurito, irritazione, gonfiore e dolore del pene. In alcuni casi si verificano perdite di pus dal prepuzio, difficoltà e dolore nell’espulsione dell’urina.

In alcuni soggetti adulti la balanite è asintomatica: fattore sicuramente positivo per l'uomo portatore, ma non certo per la donna. Infatti, l'uomo affetto da balanite asintomatica potrebbe trasmettere il battere responsabile della malattia alla donna.

 

Incidenza della balanite

È stato condotto uno studio randomizzato su 398 pazienti affetti da malattie dermatologiche; dalle analisi è emerso che  la balanite abbia un’ incidenza piuttosto elevata tra i diabetici  e gli uomini non circoncisi, con una incidenza 5 volte superiore fra i non circoncisi rispetto ai circoncisi.

In teoria tutti gli uomini possono ammalarsi di balanite, però il disturbo si manifesta con maggior frequenza in chi ha il prepuzio stretto, difficile da tirare indietro e tra chi non fa abbastanza attenzione all’igiene intima. Il diabete può far aumentare il rischio di contrarre la balenite, soprattutto se non si riesce a controllare bene la glicemia. L’iperglicemia causa un aumento degli zuccheri presenti nelle urine, l’urina ricca di zuccheri che entra in contatto con il glande e il prepuzio crea un ambiente favorevole alla proliferazione dei lieviti e dei batteri, quindi chi soffre di diabete non adeguatamente controllato ha maggiori difficoltà a combattere le infezioni.

Se la balanite diventa  ricorrente, può essere causato da un’infezione da lieviti (candida) trasmessa e ritrasmessa tra i partner durante i rapporti (effetto ping-pong).

[dati tratti da Andrologia clinica,  Di Wolf-Bernhard Schill, Frank H. Comhaire,Timothy B. Hargreav].

 

Le cause della balanite

Le cause della balanite possono essere diverse: balanite dovuta a scarsa igiene intima, balanite da Candida, balanite da infezione batterica, balanite contratta per via venerea, balanite per reazione allergica, balanite per malattia cutanea. Ma vediamo le diverse cause più nel dettaglio:

  • Scarsa igiene intima = è la più comune causa di balanite. L’irritazione del pene è dovuta allo smegma, una sostanza densa che si forma sotto il prepuzio se il glande non viene pulito con cura.
  • Infezione da Candida = generalmente la balanite dovuta a Candida comporta lesioni cutanee, prurito, vescicole e a volte essudato di colore biancastro.
  • Infezione batteriche, come la Gardnerella = i soggetti maggiormente a rischio balanite sono i diabetici e gli uomini che soffrono di fimosi.
  • Malattie veneree =  malattie a trasmissione sessuale, come l’herpes genitale, la clamidia e la gonorrea possono avere tra i sintomi la balanite. Solitamente la balanite di questo tipo si accompagna ad un’uretrite.
  • Reazione allergica o dermatiti da contatto = le cause della balanite possono essere disparate: dai saponi troppo aggressivi, a lavaggi eccessivamente intensivi, fino a profilattici, creme spermicide e lubrificanti. D’altra parte la pelle del glande, essendo molto sensibile, è predisposta all’insorgere di queste infezioni.
  • Malattie cutanee = ci sono malattie della pelle, tra cui la psoriasi, che possono portare alla balanite o essere confuse con essa.

In ogni caso è fondamentale però individuare quale sia l’esatta origine dell’infezione per conoscere il trattamento più adatto contro la balanite.

 

Curare la balanite?

Scegliendo il trattamento giusto e prendendo in tempo l’infezione, i sintomi della balanite scompaiono piuttosto in fretta e la balanite si cura. Oltre alla cura sarà importante tenere sempre puliti il glande ed il prepuzio ritraendolo completamente  (in modo particolare chi non è circonciso) e lavando con acqua tiepida, evitando l’impiego di saponi e asciugare con cura.

La cura della balanite dipende dalle sue cause scatenanti, la scelta del farmaco giusto va fatta quindi con estrema cautela.

In ogni caso, per coadiuvare la cura farmacologica è possibile applicare delle creme appositamente studiate per le affezioni e i problemi dermatologici della zona uro-genitale maschile. Alcuni di questi, come ad esempio Crosvit, possono aiutare a contrastare l'infiammazione e a lenire i fastidi della Balanite.

   

Farmaci per curare la balanite

Esistono varie terapie per la cura della balanite a seconda della causa. I farmaci indicati per la terapia possono essere antimicotici , antibiotici  o cortisonici.

Infezione da Candida: fluconazolo (Diflucan) da assumere in singola dose da 150 mg.

Infezione da Gardnerella o Trichomonas vaginalis: Metronidazolo, da assumere in pillole da 400mg 2 volte al giorno per 7 giorni.

Infezione da Clamidia: amoxicillina per via orale (500 mg per 3 volte al giorno) per 7 giorni.

Balanite da contatto: crema cortisonica da utilizzare fino alla scomparsa dei sintomi per un massimo di 14 giorni. Smettere di utilizzare preservativi, creme o saponi che possano aver procurato l'irritazione.

Nel caso in cui ci sia dolore o prurito insistente si può affiancare alla cura di antimicotici e antibiotici per via orale, una crema cortisonica all'1% da applicare per un massimo di 14 giorni oppure una crema naturale, appositamente studiata per i problemi dermatologici della zona uro-genitale.

In tutti i casi,  se non abbiamo miglioramenti dopo 7 giorni di trattamento, è consigliabile procedere ad un esame tampone. Anche il partner dovrebbe sottoporsi ad indagine ed eventualmente a trattamento.

 

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