Uno dei sintomi più comuni quando si entra in menopausa, e anche il più difficile da gestire, sono le fastidiose vampate di calore. In questo articolo vogliamo condividere con tutte le lettrici alcuni consigli e rimedi naturali contro le caldane in menopausa.
Le statistiche di settore parlano chiaro: tre donne su quattro soffrono di vampate di calore in menopausa e per tutta la post-menopausa.
Le cause delle vampate di calore, conosciute anche come "caldane", non sono ancora del tutto certe: si pensa che siano dovute ad una disfunzione dei centri termoregolatori centrali dovuta a un cambiamento dei livelli di ormoni femminili, estrogeni e progesterone.
Le caldane si manifestano con una improvvisa sensazione di calore che si propaga al torace, al collo e al volto e che spesso è seguita da sudorazione, palpitazioni, arrossamento della pelle. Essendo molto fastidiose, quando si presentano durante la notte quasi inevitabilmente danno disturbi del sonno e conseguente stanchezza ed irritabilità. Non è raro che oltre a questi fastidi, la donna provi anche uno stato di ansia generalizzata soprattutto per l'imbarazzo che provoca quando la vampata si infiamma in situazioni lavorative e pubbliche.
E' chiaro quindi che, soprattutto quando le caldane sono molto intense e frquenti, condizionano sensibilmente la qualità di vita della donna e questo è il motivo per cui molte ricorrono a trattamenti a base di farmaci durante la menopausa, ossia alla terapie ormonali sostitutive. L’assunzione di estrogeni diminuisce la comparsa delle vampate nell’80 o 90% dei casi ed è considerata il trattamento più raccomandato in caso di insufficienza ovarica indotta da chemioterapia o menopausa chirurgica. Bisogna comunque ricordare che andrebbe evitata dalle donne con precedete tumore ovarico, mammario o dell’utero, trombosi venosa o storia familiare di tumore mammario, dalle donne che hanno avuto un infarto del miocardio o con infermità coronarica.
In tutti questi casi, ma anche nelle donne in cui i sintomi della menopausa non sono così forti da disturbare la qualità della vita, è consigliabile tenere sotto controllo le caldane in menopausa con rimedi naturali.
In ogni caso, la scelta del trattamento giusto andrebbe sempre discussa e concordata con il ginecologo, che ne valuterà la risposta e i potenziali effetti collaterali.
Per ottenere un riequilibrio ormonale completo e contrastare i sintomi della menopausa, prova gli effetti benefici di un integratore completo ed efficace.
Caldane in menopausa: rimedi naturali e alternative non farmacologiche
Integratori alimentari e piante
Per prevenire e ridurre le caldane in menopausa esistono rimedi naturali a base di piante ed di integratori alimentari in grado di controllare questi fastidiosi sintomi.
Soia e trifoglio rosso sono tra le piante più ricche di una particolare classe di fitoestrogeni, gli isoflavoni, sostanze che si legano ai recettori degli estrogeni e svolgono in menopausa un'azione similestrogenica, ovviamente più blanda rispetto agli ormoni di sintesi utilizzati dalla terapia ormonale sostitutiva (TOS), ma comunque efficace nella riduzione dei sintomi menopausali e soprattutto priva dei rischi anche gravi che caratterizzano la cura farmacologica.
Gli effetti positivi di soia e trifoglio rosso si esercitano in primo luogo sulle manifestazioni vasomotorie e neutrovegetative, come vampate, tachicardia e capogiri, ma aiutano anche a migliorare la lubrificazione vaginale, a normalizzare i livelli di colesterolo e trigliceridi e persino ad aumentare la densità ossea e prevenire l'osteoporosi.
Tradizionalmente tra queste piante la più utilizzata era la soia, negli integratori di ultima generazione invece, si sta privilegiano l'utilizzo del trifoglio rosso perchè:
- la soia contiene solo due isoflavoni (Genisteina e Daidzeina), il Trifoglio rosso li possiede tutti e quattro.
- i due isoflavoni in più del trifoglio hanno effetti benefici dimostrati: la Biochanina A ha effetti protettivi sui vasi sanguigni e sul sistema cardiovascolare; la Formononetina favorisce la proliferazione degli osteoblasti (cellule deputate alla sintesi di tessuto osseo).
- gli isoflavoni del trifoglio sono maggiormente bio disponibili, entrano direttamente in circolo dopo soli 15 minuti dall’assunzione, e non vengono dispersi. Gli isoflavoni della Soia, invece, poichè sono presenti sotto forma “zuccherina” devono essere scissi a livello intestinale e sono biodisponibili dopo 3-4 ore. I processi digestivi ed assimilativi comportano una dispersione nelle feci, di buona parte degli isoflavoni della soia.
Ma durante la menopausa la donna non subisce soltanto un calo della produzione di estrogeni ma anche una drastica riduzione del progesterone, altro ormone femminile molto importante. Per contrastare in maniera dolce e naturale questa carenza, può essere utile l'assunzione di dioscorea, pianta che apporta un principio attivo specifico (la Diosgenina) che svolge una naturale azione progestinica.
Nella scelta dell'integratore utile per contrastare le vampate di calore ed altri sintomi della menopausa ed ottenere un riequilibrio ormonale completo, consigliamo di preferire prodotti che contengano sia trifoglio rosso che dioscorea, ancora meglio se in in sinergia con altre piante ed estratti vegetali utili per il benessere della donna in menopausa a 360°!