Disfunzione Erettile: l'Andrologo Risponde

Disfunzione Erettile: l'Andrologo RispondeDa qualche settimana la Wellvit ha messo a disposizione dei propri utenti un servizio di consulenza online completamente gratuito "Chiedi all'andrologo". Chi ha un dubbio, una curiosità, un problema o chi desidera ricevere maggiori informazioni su un argomento, può inviarci la sua domanda. La Redazione Scientifica, avvalendosi della preziosa collaborazione di uno Specialista in Andrologia e Urologia, fornisce una risposta o un parere.

Abbiamo ricevuto tantissime richieste e in questo post vogliamo riassumere le domande più frequenti che riguardano in particolare la Disfunzione Erettile e la cui risposta può essere di interesse generale per tutti gli utenti.

La disfunzione erettile può guarire?

Quando si parla di cure per la disfunzione erettile, è fondamentale fa riferimento alla causa. Spesso la Disfunzione Erettile dipende da alterazioni organiche che interessano le arterie mentre nel 77% dei casi rappresenta una spia di malattie quali ipertensione, ictus, diabete, patologie cardiovascolari. In questi casi la DE è curabile con ottimi risultati, anche in pazienti con traumi e interventi chirurgici alla pelvi. Tuttavia, se la disfunzione erettile è dovuta a fattori ormonali, psicologici o agli effetti collaterali legati all’assunzione di altri farmaci, allora può essere reversibile e i risultati di una terapia adeguata possono essere ancora più soddisfacenti. Ad ogni modo occorre farsi valutare attentamente da un medico oppure rivolgersi ad uno specialista per determinare la prognosi della vostra DE.

Non avevo mai avuto problemi, fino a che, la scorsa settimana non sono riuscito ad avere un’ erezione. Mi devo allarmare?

No, capita a quasi tutti gli uomini di avere un insuccesso, bisogna riuscire a non pensarci ed andare avanti. Se la cosa dovesse ripetersi sarebbe allora buona regola consultare un medico.

È vero che alcuni farmaci possono causare disfunzione erettile?

Si è vero, e in questi casi si parla di disfunzione erettile di natura iatrogena, quando appunto il disturbo consegue a terapie mediche o farmacologiche. Numerosi sono i farmaci di uso comune implicati nell'insorgenza o nel peggioramento della disfunzione erettile. E' importante, però, sottolineare che la disfunzione erettile non è conseguenza automatica dell'assunzione di questi farmaci, bensì un effetto collaterale che si manifesta in una percentuale generalmente minoritaria di pazienti utilizzatori.

Tra questi farmaci che possono causare disfunzione erettile vi sono ad esempio:

  • alcuni diuretici, i  beta-bloccanti utilizzati per la cura dell’ipertensione arteriosa;
  • farmaci per la cura delle dislipidemie (trigliceridi alti, colesterolo alto);
  • farmaci per la cura dell’insufficienza cardiaca;
  • farmaci per la cura di malattie neurologiche e psichiatriche;
  • farmaci per la cura di patologie prostatiche ed endocrinologiche;
  • assunzione di Droghe(cocaina, marijuana, amfetamine, metadone, eroina, Lsd …).
 

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Da qualche mese ho notato una marcata diminuzione della sensibilità del pene e una certa difficoltà ad avere erezioni. Soffro di diabete, può essere questa la causa? Se sì, Cosa posso fare?

Il diabete, soprattutto se trascurato, può determinare dei processi degenerativi a carico della circolazione periferica e a carico del sistema nervoso periferico, evento che può verificarsi anche a del pene: il flusso sanguigno al pene diminuisce, diminuisce la sensibilità e, quindi, si verifica una deficit erettivo. Le consiglio di rivolgersi ad un Andrologo che, attraverso indagini specifiche, potrà effettuare una diagnosi e trovare la giusta soluzione al suo problema.  

A che età è normale avere la disfunzione erettile?

In realtà non esiste un’età per cui si debba avere la disfunzione erettile. Esistono tanti anziani che hanno normali rapporti sessuali.

Non ho più erezioni mattutine. Devo preoccuparmi?

Non si deve allarmare, ma non deve nemmeno trascurare questo evento che potrebbe essere un segnale d’allarme di qualcosa che non opera come dovrebbe. Le consiglio di effettuare degli esami , semplici e non invasivi, di tipo neurovascolare attraverso i quali l’Andrologo potrà stabilire con certezza se c’è qualcosa che non funziona.

Da qualche tempo faccio fatica a raggiungere erezioni rigida soddisfacente. Devo preoccuparmi? Devo fare qualcosa?

Sicuramente deve fare una visita Andrologica a seguito della quale poi lo Specialista Andrologo le dirà se è il caso di eseguire qualche indagine più approfondita e specifica per poter risalire alle possibili cause del suo disturbo, ed eliminare o attenuare tutte le concause che possono perpetuarlo: fumo, dieta scorretta, terapia antiipertensiva, diabete, ipercolesterolemia ecc.

Come mai, quando faccio l’amore, in certe posizioni, non riesco a mantenere l’erezione?

In alcune disfunzioni erettive dovute a compromissioni nella circolazione sanguigna, il mantenimento dell’erezione è difficile se non impossibile in certe posizioni. Normalmente l’erezione viene mantenuta perché vi è una compressione delle radici dei corpi cavernosi del pene che impediscono lo svuotamento accelerato dei corpi cavernosi permettendo così una migliore qualità dell’erezione. In alcune posizioni, questo meccanismo può non funzionare correttamente. In ogni caso, è sicuramente utile effettuare un’indagine più approfondita che chiarisca la situazione: la Farmaco - cavernosometria dinamica.

Nonostante la mia giovane età non sono mai riuscito ad avere un rapporto completo: raggiungo a fatica l’erezione e poi è ancor più difficile mantenerla. A volte non riesco proprio a penetrare.

Una delle cause organiche più frequenti di disfunzione erettile nel giovane è sicuramente la “fuga venosa”; si tratta di una incontinenza del sistema venoso responsabile del drenaggio sanguigno del pene che causa appunto una fuoriuscita troppo rapida del sangue dai corpi cavernosi del pene non permettendo così un mantenimento adeguato della rigidità. Le consiglio vivamente di effettuare un’indagine(farmaco-cavernosometria dinamica-cavernosografia, attraverso la quale un Andrologo potrà verificare se esiste o meno un normale drenaggio dei corpi cavernosi, e stabilire se la causa è di tipo organico o se invece si tratta di un blocco psicologico. Stabilito questo, lo specialista saprà consigliarle la soluzione migliore per la risoluzione del suo problema.

 

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