Dimensioni del pene: quanto contano nel rapporto sessuale
Le dimensioni del pene hanno sempre suscitato grande interesse: l’etologia e la storia ci insegnano che un pene di grandi dimensioni è simbolo di forza e di potenza.
Fra i gli uomini primitivi, ad esempio, le dimensioni del pene erano tenute molto in considerazione: possedere un pene di dimensioni maggiori rispetto agli altri componenti del gruppo poteva essere utile per costruire una gerarchia di dominanza sugli altri maschi e attrarre le femmine.
Ancora oggi la dimensione del pene per molti uomini diventa un problema e i centimetri possono essere fonte di insicurezza sotto le coperte. Alcuni sono costantemente concentrati sulla ricerca di metodi per l'allungamento del pene. Ma cosa c'è di vero in prodotti che promettono il miracolo?
Ma quanto veramente contano le dimensioni del pene?
Le dimensioni del pene è uno degli argomenti su cui più sono diffusi pregiudizi, ignoranza e luoghi comuni. Le dimensioni del pene, infatti, non sono direttamente proporzionali al piacere che prova la donna.
Cominciamo a sfatare alcuni miti sulla virilità e la potenza del maschio.
- L’anatomia genitale femminile è strutturata in modo tale che le dimensioni del pene sono del tutto ininfluenti ai fini della soddisfazione sessuale e dell’orgasmo della donna.
- La vagina, a riposo, ha le dimensioni di circa 2 cm di diametro e 8 cm di lunghezza. Durante l’eccitazione le dimensioni arrivano a 10-12 cm di lunghezza e 6 cm di larghezza. Quindi, a quanto pare un pene di 12 cm (che in genere si considera piccolo) potrebbe già essere più che soddisfacente.
- Le parti genitali femminili più innervate, e quindi più sensibili alla stimolazione nel corso del rapporto, sono le parti esterne; il piacere femminile nasce in gran parte dal clitoride che si trova all’esterno e dai primi 5 centimetri del canale vaginale. Ciò significa che le dimensioni del pene non contano: qualunque pene è in grado di raggiungerle e stimolarle adeguatamente.
- Per contro le parti più interne della vagina fino al collo dell’utero hanno pochissime terminazioni nervose, e dunque avere o meno un pene lungo è del tutto irrilevante.
- Anzi: molte donne riferiscono un senso di fastidio o dolore dalle spinte pelviche di peni troppo lunghi.
- Va poi sottolineato che la maggior parte degli uomini possiede un pene del tutto normale, che in erezione va dai 12 ai 18-20 cm. Questo non significa tuttavia che chi ha un pene di misura inferiore agli 11- 12 cm. Abbia un problema. Bisogna anche tenere conto della statura, delle misure corporee del soggetto, dell’età, ecc.
- Durante la penetrazione, nel coito, l’erezione subisce leggere fluttuazioni, impercettibili; le dimensioni del pene cambiano continuamente, anche di 1 o 2 centimetri. Quindi è inutile controllare continuamente quanto è lungo il vostro pene in erezione!
- La lunghezza e le dimensioni del pene variano anche fra diversi gruppi etnici (ad esempio maggiore negli africani, minore negli asiatici). Queste differenze sembrano dipendere da un fattore anatomico-costituzionale: una diversa radicazione del pene sulle ossa del bacino.
La dimensione che valuta la donna è quella affettiva.
Allora, cari maschietti, basta sensi di inferiorità e soprattutto state tranquilli: le donne sono poco interessate alle dimensioni del pene.
Nel sesso, la donna cerca attenzione, comprensione, qualche coccola e tanta passione…tutte cose che non sembrano “scientificamente” correlate ad alcuni centimetri, sicuramente non alle dimensioni del pene.
La cosa più importante in un rapporto non sono le dimensioni del pene, ma il raggiungimento di tempi adeguati a quelli della donna, che come noto ha tempi di risposta sessuale più lunghi di quelli dell’uomo. Il che significa avere quel minimo di autocontrollo e di sensibilità per i tempi della donna, in modo da adeguarsi a lei e non viceversa.
A questo riguardo, i casi di eiaculazione precoce sono purtroppo abbastanza frequenti, e richiedono terapie adeguate, e questa (e non la scarsa lunghezza o comunque le dimensioni del pene) è la disfunzione sessuale che le donne maggiormente lamentano.