<Se non affrontata, l'ipertrofia prostatica benigna può diventare un disturbo irreversibile e permanente con sintomi fastidiosi e spesso complicati da gestire. Per questo va diagnosticata e va trattata per tempo in modo adeguato, ed è possibile effettuare un'efficace prevenzione.
I sintomi dell' ipertrofia prostatica
Chi soffre di Ipertrofia prostatica benigna lamenta prima di tutto una diminuzione del calibro e del getto urinario, spesso associato anche a difficoltà nell’iniziare la minzione . Altri sintomi possono essere:
- il bisogno di urinare più spesso del normale (pollachiuria),
- la necessità di urinare durante la notte (nicturia),
- il bisogno urgente di urinare
- la perdita involontaria di qualche goccia di urina (urgenza minzionale),
- la minzione intermittente,
- la sensazione di non aver svuotato la vescica completamente,
- la difficoltà ad iniziare la minzione nonostante la presenza di un forte stimolo,
- il gocciolamento di urina dopo la minzione.
Effetti della trascuratezza
Se trascurati e sottovalutati, i sintomi dell'ipertrofia prostatica benigna, tendono a farsi sempre più evidenti e acuti fino a diventare cronici e permanenti. I sintomi urinari, infatti, nel tempo possono causare una infiammazione cronica della vescica che si indebolisce e perde tono fino alla formazione di diverticoli . Inoltre il mancato svuotamento completo della vescica può dare luogo allo sviluppo di infezioni e calcoli vescicali.
Nei casi più gravi può insorgere anche la completa incapacità ad urinare ( ritenzione urinaria acuta) tanto da rende necessario il ricorso al catetere per svuotare la vescica .
Non solo, trascurare i sintomi dell'ipertrofia prostatica può provocare anche difficoltà durante il rapporto sessuale: possono insorgere disturbi dell’eiaculazione, spesso più precoce di quanto non avvenga normalmente per il paziente, oppure dolorosa o semplicemente fastidiosa e/o problemi erettili.
In ogni caso, anche nei casi meno acuti e gravi, la sintomatologia tipica dell'ipertrofia prostatica può condizionare negativamente la qualità della vita dell'uomo che ne è affetto . L’incontinenza urinaria può compromettere la vita sociale, mentre il bisogno di urinare di notte diminuisce la qualità e la quantità del sonno, influendo negativamente anche le attività giornaliere.
Importanza della prevenzione
In definitiva, oltre ad essere la patologia più diffusa fra la popolazione maschile, è anche invalidante sia per la salute personale che per lo stile di vita della persona.
Per cui è fortemente raccomandato che tutti gli uomini già a partire da 35 – 40 anni, si sottopongano con regolarità ad una visita specialistica urologica sia per una eventuale diagnosi, nel caso in cui vi siano dei sintomi urinari, che semplicemente come prevenzione. A volte infatti, i sintomi urinari possono essere molto lievi o tardivi a manifestarsi.
Come prevenire l'Ipertrofia prostatica (IPB)?
I benefici di estratti naturali
Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che gli estratti di alcune piante possono essere un valido aiuto
- sia nel tutelare la salute prostatica, quindi con carattere preventivo,
- che nel ridurre la sintomatologia associata all'ingrossamento della prostata.
Fra questi citiamo in particolare gli estratti della Ajuga Reptans e i Semi di zucca. Agiscono inibendo l'azione delle 5-alpha-reduttasi, enzima che trasforma il Testosterone in Diidrotestosterone, (meccanismo che agisce sulla prostata aumentandone le dimensioni).
Se paragonati ai farmaci, gli estratti di queste piante sono meno potenti e i tempi di trattamento necessari ad ottenere un miglioramento dei disturbi sono più lunghi. In ogni caso integratori per l'ipertrofia prostatica benigna, sono più tollerati e senza spiacevoli effetti collaterali.
Alimentazione ed equilibrio intestinale
Bere almeno 1,5 litri al giorno, dilazionato nell'arco della giornata, per diluire le urine e ridurre il rischio di infezioni batteriche causate dal ristagno dell’urina in vescica.
Preferire una dieta povera di proteine (carne) e più ricca in carboidrati (amido).
Assumere molta frutta e verdura e ridurre al minimo il consumo di carne rossa, grassi, cibi elaborati e ricchi in salse e spezie, caffè, cioccolato che possono irritante le vie urinarie.
Mantenere l'equilibrio intestinale. La circolazione sanguigna della prostata è strettamente correlata con quella dell’ultimo tratto dell’intestino: irritazione intestinale o ristagno delle feci possono quindi avere ripercussioni anche a livello prostatico.