Andrologo e giovani: "andro che?"

L’andrologo è una risorsa specialistica molto utile, non solo per i maschi adulti e non solo per la cura di patologie, ma anche per i giovani e come prevenzione. Ma pochissimi ragazzi ci vanno. Perché?

 

Andrologo e giovaniMentre le adolescenti vanno abitualmente dal ginecologo, la figura dell’andrologo come medico di riferimento per il giovane maschio italiano, è quasi sconosciuta! Il 13% dei ragazzi interpellati, all domanda "Sei mai andato da un andrologo?" hanno risposto "Andro...che?"

Sono pochissimi i giovani uomini che vanno dall’andrologo o dall’urologo, le percentuali dicono che solo il 5% dei ragazzi italiani si rivolge a questo specialista. Eppure 1 ragazzo su 3 soffre di un disturbo andrologico (eiaculazione precoce, disfunzione erettile) o ha un rapporto confuso con i cambiamenti del proprio corpo (ansia da misure del pene, masturbazione convulsiva, disinformazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, ecc).

«Purtroppo sono anche questi gli effetti di una società stressogena», spiega Giovanni Ferrari, Primario del Servizio di Urologia e Andrologia all’Hesperia Hospital di Modena. «I giovani oggi sono vittime da ansie da prestazione e di stili di vita aggressivi e smodati che non aiutano affatto il loro rapporto con il sesso».

Nonostante viviamo nell’era dell’accesso veloce all’informazione, in realtà i giovani sono poco informati sulla loro sessualità in genere, oppure le informazioni che apprendono dal web sono talmente tante che spesso sono forvianti. Anche il dialogo con i genitori o con altri adulti di riferimento su argomenti che riguardano la vita e lo sviluppo sessuale, ancora non è aperto e sereno.

Se a tutto questo aggiungiamo lo stress, l’abuso di droghe e alcol e stili di vita cattivi, il quadro della situazione sui giovani e il rapporto con l’andrologo si fa ancora più complicato. Queste abitudini, infatti, oltre a essere dannose per la salute in generale, influiscono anche sulla funzionalità sessuale.

Ma non solo, come fanno notare molti specialisti, non essendo più obbligatoria la leva militare, è venuto a mancare quello screening intorno ai 18 anni importantissimo per individuare in tempo alcuni problemi e a risolverli tempestivamente.

Anche nell’ambito uro-andrologico la prevenzione è fondamentale e non ha età. Dovrebbe infatti iniziare fin dall’adolescenza per diventare un appuntamento abituale e costante sia nei giovani che negli adulti e anziani.

 
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