Micropene o pene corto o pene piccolo ... problema o fissazione?

Il pene piccolo o micropene è una patologia che affligge molti uomini e che può determinare dei disturbi fino a compromettere la qualità della vita dell’uomo che ne è colpito. Ma attenzione, il pene piccolo è una condizione piuttosto rara anche se è molto diffusa fra i maschi l’idea (o la paura) di non avere una dimensione del proprio organo genitale adeguata! In questo articolo cercheremo di fare chiarezza e dare una definizione precisa del problema rispondendo ad alcune domande: cos’è il micropene o pene corto? Quali sono le cause e i possibili rimedi?

 

Cosa si intende per dimensioni normali del pene?

Prima di definire cosa si intende per pene piccolo, è bene fare chiarezza su cosa si intende per dimensioni normali del pene.

Le dimensioni considerate standard sono:

  • La lunghezza media riposo fra 8- 9.5 cm;
  • lunghezza media in erezione 13-14,5 cm;
  • circonferenza media in erezione 10-10,5 cm.
 

Il micropene - Definizione

Esistono dei quadri clinici bene definiti (anche se molto rari) di micropene (o più tecnicamente ipoplasia peniana). E’ una patologia dell’apparato genitale maschile che riguarda le dimensioni e le misure dell’organo sessuale maschile.

Sulla base delle misure medie sopra indicate, si definisce micropene un pene di dimensioni significativamente piccole (2,5 volte inferiori rispetto allo standard) senza anomalie a carico dei genitali interni; quindi un micropene in erezione ha una lunghezza inferiore 8 cm.

 

Le cause

Le cause del micropene possono essere di natura organica e psicologica.

CAUSE ORGANICHE DI IPOPLASIA PENIENE

Il micropene organico può essere una patologia congenita o acquisita. Tra le forme congenite riconosciamo:

  • micropene associato a endocrinopatie;
  • epispadia ipospadia dove convivono anche patologie a carico dell'uretra.

Vi sono anche delle forme acquisite, conseguenza di neoplasie, episodi traumatici, induratio penis plastica, sindrome di Klinefelter, ipogonadismo.

Esistono poi dei quadri di micropenia relativa:

  • “sindrome del pene sepolto”, condizione legata all'eccesso di grasso sovrapubico, presente essenzialmente nei soggetti obesi dove il grasso della regione pubica può arrivare a ricoprire abbondantemente il pene
  • "pene palmato", condizione in cui la cute scrotale si prolunga sulla superficie ventrale del pene.

CAUSE PSICOLOGICHE

In questi casi si parla di dismorfofobia peniena, conosciuta anche come "sindrome da spogliatoio", condizione in cui è l’uomo che considera ridotte le dimensioni del proprio pene, pur rientrando nei parametri standard o teme un'alterazione di forma.

 

Conseguenze sulla qualità della vita

Questa condizione può determinare alcuni disturbi e compromettere la qualità della vita del soggetto colpito.  Molto spesso infatti provoca nell’uomo stati di ansia e paure talmente forti da portarlo a:

  • evitare il confronto con altri maschi nelle condizioni di riposo,
  • isolarsi sociale,
  • rifiutare il contatto con eventuali partner per una reale o ipotetica inadeguatezza.
 

Diagnosi – Come misurare correttamente il pene?

micropene o pene corto

Per effettuare una diagnosi è necessario fare un esame obiettivo ed effettuare una misurazione corretta del pene che deve essere eseguita partendo dalla sinfisi pubica fino all'apice del glande in una situazione di riposo e con il massimo stiramento manuale (che simula l’erezione) del pene stesso.

Dopo aver eseguito la corretta misurazione delle dimensioni del pene il valore ottenuto deve essere comparato con i valori normali per età e sviluppo sessuale e se il risultato fosse inferiore a 2.5 deviazioni standard  rispetto alla media allora è possibile definire una condizione di micropene.

Per la misurazione corretta è possibile far riferimento alla tabella di Schonfeld W. A e Beebe G. W. [Schonfeld WA, Beebe GW. Normal growth and variation in the male genitalia from birth to maturity. J Urol 48: 759, 1942] in cui vengono riportate le normali lunghezze per le varie età (dalla nascita all’età adulta).

A supporto della misurazione talvolta può essere utile anche un'ecografia con ecocolordoppler basale e dinamico dei corpi cavernosi.

micropene o pene corto

Tabella di Schonfeld W. A e Beebe G. W

Cure e Trattamenti

APPROCCIO PSICOSESSUOLOGICO

Prima di considerare cure e chirurgia, il paziente dovrebbe tenere in considerazione l'approccio psicosessuologico mirato:

  • sia ad evitare di sottoporre l’uomo ad interventi in realtà inutili,
  • sia (e soprattutto) al miglioramento della percezione del sé e alla gestione delle ansie e delle paure che condizionano la qualità della vita del paziente.

APPROCCIO CHIRURGICO

Quando si diagnostica un caso di micropene alla nascita e conseguente ad ipogonadismo, il trattamento è di tipo ormonale sostitutivo con testosterone. Se invece il problema viene diagnosticato in età adulta è possibile considerare un intervento chirurgico di allungamento del pene.

Qualora sia diagnosticata una reale necessità, si può intervenire chirurgicamente con varie metodiche:

  • sezione del legamento sospensore del pene: questo legamento, che  è una continuazione di una delle membrane che avvolge il pene e va a inserirsi all'osso pubico, ha il compito di mantenere il pene tirato all'indietro e verso l'alto; con l’intervento crea si crea uno scivolamento della parte pendula del pene in avanti e leggermente verso il basso ottenendo un quadro di allungamento;
  • a volte, eseguito questo intervento, vengono spesso inseriti dei distanziatori in silicone alla base dei corpi cavernosi con la finalità di allungare il pene;
  • aspirazione del grasso pubico che circonda la base della porzione pendula del pene.

E’ovvio che, trattandosi di interventi delicati e non sempre scevri da effetti collaterali, devono essere eseguiti successivamente a chiare diagnosi di micropene e da specialisti qualificato.

Esistono anche tecniche per aumentare la circonferenza del pene, che agiscono quindi sull’aumento del diametro. Consistono nell’inserimento di tessuto adiposo autologo, nel sottocutaneo del pene o nell'infiltrazione di acido ialuronico cross linkato, una tecnica molto veloce nella sua esecuzione, sicura e che permette una completa distribuzione omogenea e priva di inestetismi.

DISPOSITIVI ED INTEGRATORI

Nel web sono largamente pubblicizzati dispositivi e supplementi che promettono risultati veloci, indolore e sicuri per l’allungamento e/o l’ingrossamento del pene.

Gli estensori penieni: dispositivi esterni che mantengono il pene stirato e che richiedono un impegno costante e frequente. Le evidenze scientifiche che dimostrano la loro efficacia, in realtà, sono poche e molte deboli; inoltre, se utilizzati senza opportuna istruzione e monitoraggio da parte di un esperto urologo-andrologo, possono frequenti complicanze (infezioni, infiammazioni, ematomi, ecchimosi).

Integratori e creme: non sono mai stati scientificamente validati a tal fine, quindi diffidate da chi promette effetti veloci, sicuri! Alcuni integratori contengono piante come il Ginkgo Biloba e la Vitis vinifera che agiscono stimolando e favorendo l’afflusso di sangue al pene. Questo meccanismo certamente, previa assunzione costante e per almeno 4-6 mesi, può aiutare a migliorare l’erezione, a ritrovare turgore e vigore ma non si può parlare di allungamento o ingrossamento del pene che, come abbiamo visto sopra, necessitano di trattamenti delicati e impegnativi.

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