Che le donne simulino l'orgasmo è un fatto risaputo. A dimostrarlo è stata un’equipe di ricercatori delle università di Oakland e Columbia University, che ha eseguito un test su circa 450 donne eterosessuali impegnate in una relazione fissa da poco meno di un anno; il risultato è stato che quasi il 68% del totale fingeva abitualmente l’ orgasmo.
Flavia Coffari - psicoterapeuta e sessuologa e presidente del Centro Italiano di promozione alla salute (CIPSal) di Roma - spiega:
La percentuale reale di quelle che fingono l'orgasmo quando fanno l'amore è, per ovvi motivi di privacy, molto difficile da stabilire attraverso la ricerca. Quel che è certo è che, in determinate situazioni o periodi della vita, almeno una volta nella vita tutte hanno finto o pensato di farlo.
In un precedente articolo, abbiamo affermato che in realtà anche gli uomini simulano l’ orgasmo, ma in percentuale decisamente minore rispetto alle donne. In fondo, da un punto di vista fisiologico, la femmina è più facilitata. A meno che il partner non sia dotato di una particolare sensibilità peniena, la donna in quanto a finzione in materia di orgasmo ha davvero strada libera: le sue contrazioni spesso risultano impercettibili al partner.
Perché una donna simula l’orgasmo.
Le donne simulano l’orgasmo, questa è una cosa ormai nota, ma le cause di questo comportamento sono tutt’altro che scontate.
I motivi, precisano gli esperti, sono innumerevoli ma possiamo suddividerli in 4 macro gruppi: per ignoranza, opportunismo, per amore o per ragioni professionali.
Le donne del primo gruppo fingono l'orgasmo per mancanza di conoscenze sul funzionamento del proprio corpo: "Credono di essere anorgasmiche" spiega la sessuologa Coffari "perché non sono mai riuscite a raggiungerlo o perché non si sono mai masturbate, oppure perché ancora intrappolate nella querelle tra orgasmo di tipo A (vaginale) e orgasmo di tipo B (clitorideo)".
Quelle del secondo gruppo fingono l' orgasmo per paura di essere lasciate dal partner in quanto "difettose", o per evitare discussioni oppure per impedire all'uomo di essere infedele. Gli uomini infatti, spiegano i ricercatori, sono più propensi a rimanere al fianco di una donna se convinti di soddisfarla sessualmente. Il "teatrino" della finzione rappresenta dunque per la scienza un vantaggio evolutivo, perché permette alla donna di suscitare più interesse nel compagno, primeggiando sulle rivali meno scaltre o passionali. Vi sarebbe un meccanismo direttamente proporzionale fra la percezione del rischio di infedeltà da parte del proprio compagno e la tendenza alla simulazione. Una strategia volta a “conservare l'interesse e il grado di eccitazione nella coppia”, si legge nello studio. Secondo Mireille Dubois Chevalier, sessuologa francese, questo meccanismo sarebbe più evidente nelle donne più giovani:
più una donna è giovane, più la sua sessualità è influenzata da quella maschile, è l'esigenza di soddisfare l'uomo a prevalere sulla propria.
Secondo l'esperta, tuttavia, questa tendenza a simulare l' orgasmo va sempre più diminuendo, man mano che cresce la consapevolezza femminile della propria sessualità.
Per le donne del terzo gruppo, l’orgasmo simulato sarebbe in realtà un estremo atto d'amore: nelle intenzioni delle donne simulare l'orgasmo serve a soddisfare l'ego dei propri partner che così non metterebbero in discussione la loro virilità.
Il quarto gruppo invece, lo fa per "mestiere", e gli esperti si riferiscono al mondo del porno e alle prostitute.
Le donne del primo gruppo vivono tutto questo con grande frustrazione, sensi di colpa e sentimenti di inadeguatezza, le seconde e le terze con ansia e/o risentimento, le quarte invece sono le più serene e lo vivono come una routine nella normalità.
E l’uomo?
Come si sente lui quando scopre che la partner finge l' orgasmo?
Scoprire che la propria donna, a volte la compagna di una vita, ha finto per anni l'orgasmo durante i rapporti sessuali è devastante per un uomo.
È una ferita narcisistica all'orgoglio maschile - conclude la sessuologa - all'essenza stessa della propria mascolinità. Una vera catastrofe per l'autostima.