Gli integratori sessuali per donna

L’uso di integratori a base di erbe per migliorare le funzioni sessuali femminili è in forte aumento: sono facilmente reperibili su internet, spesso proposti con sconti allettanti, non richiedono ricetta medica. Il tutto supportato dalla crescente tendenza al naturale e anche da strategie di marketing mirate ed accattivanti: “il Viagra Rosa”, la “Pillola Rosa”, prodotti miracolosi che promettono di riaccendere il desiderio sessuale, infiammare donne forse annoiate dalla vita coniugale o scoraggiate dalla mancanza di libido.

Tutto questo però, spesso va a discapito dell’efficacia e, soprattutto, del benessere della donna che sta realmente vivendo un disagio. Ricordiamo che la sessualità è un aspetto fondamentale nella vita di ogni persona e quando qualcosa non va, questo si riversa inevitabilmente sul benessere personale e, inevitabilmente, della coppia.

Come può una donna districarsi nella giungla degli “afrodisiaci in rosa”?

In questo articolo cercheremo di spiegare cosa sono gli integratori sessuali per donna, quali veramente possono essere efficaci e daremo anche dei consigli per scegliere in maniera consapevole il prodotto migliore e per migliorare la propria vita sessuale in maniera naturale e sana.

integratori sessuali per donna

I Disturbi Sessuali Femminili (DSF)

Inserire i disturbi presenti della sessualità femminile all’interno di una classificazione non è cosa facile.

Come quelli maschili, i disturbi sessuali della donna possono essere:

  • legati a cause organiche, psicologiche o ad entrambe;
  • primari, ossia presenti da tempo nella vita della persona, secondari cioè acquisiti dopo una spiacevole esperienza o come conseguenza di un altro disturbo;
  • situazionali, ossia presenti solo in particolari situazioni o condizioni sessuali, generali, presenti sempre ogni qual volta si tenta o si ha un rapporto sessuale.

Al di là di questa prima e sommaria suddivisione, le problematiche sessuali femminili non possono essere considerate come quelle maschili. Pur essendoci delle somiglianze anatomiche e funzionali tra la sessualità dell’uomo e della donna, rimangono delle considerevoli differenze dal punto di vista psicologico, dell’approccio alla sessualità e dell’esperienza sessuale stessa. Nonostante alcuni disturbi femminili siano legati alla presenza di disturbi organici, l’insorgenza e /o il mantenimento di un disturbo sessuale nella donna è determinato molto spesso da fattori psicologici, emozionali e/o relazionali.

Bisogna anche tener conto anche che la risposta sessuale femminile non è stabile e costante nel tempo: ad esempio, può essere strettamente interconnessa con la variabilità indotta dalle alterazioni del ciclo mestruale, dalla gravidanza, dal puerperio, dalla menopausa e, in ciascuno di questi casi, per ragioni sia biologiche, sia psichiche che relazionali.

Tenuto conto di tutto questo e sulla base di recenti formulazioni teoriche [1], la gran parte dei disturbi sessuali femminili possono essere considerati come riguardanti una delle fasi del ciclo della risposta sessuale e quindi essere suddivisi in:

  • disturbi del desiderio sessuale femminile, si manifestano con scarso o assente desiderio sessuale, calo dell’interesse per le attività sessuali, scarse o inesistenti fantasie sessuali;
  • disturbi dell’eccitazione sessuale, sono caratterizzati da carenza di lubrificazione vaginale e di vaso-congestione genitale. Se il disturbo è lieve e se la donna prova comunque piacere durante l’atto sessuale, può esserci eccitazione mentale; al contrario può manifestarsi l’assenza di sensazioni mentali di eccitazione sessuale da qualsiasi tipo di stimolazione sessuale.
  • disturbi dell’orgasmo, consiste nell'impossibilità di raggiungere il piacere intenso e la soddisfazione mentale e fisica associata all'orgasmo; in alcune situazioni, le sensazioni associate all'orgasmo sono presenti ma molto flebili.
  • disturbi caratterizzati da dolore sessuale durante le fasi di penetrazione e/o coito; quando presenti, possono incidere sul desiderio sessuale. Il più noto è il vaginismo.
 

Fattori di rischio per lo sviluppo dei disturbi sessuali femminili

Sono stati individuati alcuni fattori di rischio per lo sviluppo del disturbo sessuali nella donna:

Fattori genetici e fisiologici: anche se gli studi non sono ancora riusciti a chiarirne le basi, sembra che alcuni disturbi femminili abbiano una predisposizione genetica; è chiaro invece il legame tra alcune condizioni fisiologiche e i disturbi del desiderio. Pensiamo ad esempio a condizioni mediche (diabete mellito e disfunzioni alla tiroide), a interventi chirurgici, all’assunzione di farmaci, soprattutto antidepressivi della classe SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, con molecole tra cui fluoxetina, paroxetina, sertralina); anche le cure con ormoni possono creare problemi (sia estroprogestiniche come le pillole anticoncezionali, che sostitutive, in caso di menopausa. Nei fattori fisiologici rientrano anche gli sbalzi ormonali tipici del climaterio che in molte donne procurano diminuzione o assenza di desiderio, difficoltà di eccitazione.

Fattori ambientali: difficoltà relazionali, eventuali problemi sessuali del partner, ma anche la storia dell'individuo (il vissuto legato alle prime esperienze sessuali, eventuali situazioni stressanti durante l'infanzia, ecc) possono creare disagi nella sfera sessuale.

Fattori psicologici: l’ansia, lo stress legato a difficoltà lavorative ed economiche, uno stile di vita eccessivamente frenetico e disordinato, possono scatenare difficoltà di “prestazione da stress”, che si sovrappongono ai classici circoli viziosi della coppia, dai conflitti alla mancanza di attrazione.

Conclusioni

Le disfunzioni sessuali femminili (DSF) comprendono un insieme di disturbi di origine multifattoriale e multidimensionale, che comportano l’insorgenza di un profondo disagio a impatto negativo sulla qualità di vita della persona.

Tanto la diagnosi quanto il trattamento delle problematiche sessuali femminili vanno quindi considerate secondo una prospettiva integrata che prende in considerazione sia l’aspetto biologico che quello psicologico.

Integratori sessuali per donna: quando possono essere utili

Nella donna (più che nell’uomo), desiderio, eccitazione e orgasmo sono tre circuiti strettamente collegati e sinergici che dipendono tutti da un unico generatore, il cervello. Per questo molti sostengono che l’organo sessuale femminile per eccellenza sia proprio il cervello.

Questa battuta per dire che nella donna, più che nell’uomo, attrazione, desiderio, eccitazione, sono meccanismi strettamente dipendenti da fattori psicologici. Se la donna è stressata, distratta, arrabbiata, se è afflitta da preoccupazioni, se vive dei conflitti con il partner, difficilmente proverà attrazione e desiderio sessuale. Se a tutto questo aggiungiamo problemi fisiologici prevalentemente di tipo ormonale dovuti al ciclo mestruale o alla menopausa, allora la situazione potrebbe essere ancora più disastrosa!

Se il fattore primario che scatena ad esempio un calo del desiderio è psicologico o interpersonale o dovuto a disturbi ormonali come accade in menopausa, alcuni prodotti naturali specifici possono essere molto utili per ridare tono, vigore, energia sessuale e per contenere gli effetti collaterali sulla sessualità dovuti a squilibri ormonali.

L’uso di prodotti naturali per la sfera sessuale è in forte aumento, grazie soprattutto ai vantaggi che essi presentano: sono prodotti naturali che, salvo particolari intolleranze a qualche ingrediente, non hanno effetti collaterali come i farmaci; questo aspetto è oggi enfatizzato dalla tendenza al naturale che sta dilagando negli ultimi anni. Inoltre, sono facili da reperire, in farmacie e anche sul web, in quanto non richiedono ricetta medica.

Integratori sessuali femminili: benefici

Parliamo di prodotti a base naturale quindi la loro azione è lenta e non immediata, per cui per verificare i risultati bisogna effettuare dei trattamenti di almeno 2-3 mesi. Apportano però una serie di vantaggi:

  • non hanno controindicazioni o effetti collaterali;
  • contengono principi attivi che stimolino l’organo sessuale aumentando il flusso sanguigno, la lubrificazione vaginale e a rilassando la muscolatura;
  • migliorano il benessere generale, dando tono ed energia; aiutano a diminuire l’ansia e lasciarsi andare senza remore.
 

Gli ingredienti degli integratori sessuali femminili

Sono molte oggi le erbe officinali e le sostanze naturali conosciute e commercializzate come rimedi naturali per la sessualità femminile dall’azione afrodisiaca. Sono, in genere, dei tonici energizzanti che agiscono positivamente sulla libido e sull'energia fisica, migliorando le prestazioni sessuali della donna e il benessere della coppia.

Grazie alla nostra esperienza nel campo dell’integrazione, abbiamo selezionato i migliori integratori sessuali per donna (clicca qui per scoprire quali sono i rimedi naturali per la sessualità maschile). Vediamo nel dettaglio quali sono e come funzionano.

Maca

Il primo integratore per la libido femminile è la Maca Peruviana. I suoi principi attivi risultano utili per stimolare il desiderio sessuale sia delle donne che degli uomini, senza dare alcun effetto indesiderato.

Ricca di vitamine A, B, C e di minerali, agisce sui livelli di energia e sugli stati d’animo.

La maca è un'altra opzione, completamente naturale, per rilanciare la sessualità, ma sembra che l'effetto sia più marcato negli uomini. È una pianta rara che cresce negli altopiani delle Ande ed è nota per aumentare il desiderio sessuale secondo la medicina tradizionale peruviana.

Non conosciamo ancora i meccanismi d'azione di questa pianta soprannominata "oro degli Incas", anche se molti ricercatori hanno formulato l'ipotesi secondo cui agirebbe soprattutto come tonico generale (2). Altri studi hanno mostrato che poteva agire anche alleviando i sintomi di ordine psicologico (come l'ansia o la depressione) che svolgono un ruolo certo nella disfunzione sessuale (3).

Damiana

Pianta impiegata come afrodisiaco e nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi sessuali in particolare; è efficace in particolare nella frigidità e nel calo del desiderio sessuale.

Muira Puama

Pianta molto utile per stimolare la libido femminile grazie alla sua potente azione afrodisiaca. E’ anche un ottimo stimolante sessuale che migliora l'inturgidimento dei genitali nella donna.

Ginkgo Biloba

I suoi principi attivi aumento la circolazione sanguigna, fondamentali per gli organi sessuali.

Questo promuove la vasodilatazione e, quindi, un maggior desiderio sessuale. L’azione è offerta dai suoi componenti noti come Terpenoidi e Ginkgolidi, di cui sono molto ricche le foglie della pianta.

Ginseng

Il ginseng è noto per la sua potente azione tonica ed energizzante: aumenta la resistenza, aiuta a sopportare gli stati di affaticamento, dona energia; inoltre migliora l'umore. Tutti questi benefici si aggiungono all’azione di supporto all’attività sessuale.

Le donne hanno ottimi benefici dal Ginseng anche perché contiene arginina.

L-arginina

Un amminoacido a partire dal quale l'organismo fabbrica ossido nitrico, una sostanza che favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni. E’ quindi responsabile dell'avvio di alcune risposte fisiologiche come l'aumento del flusso sanguigno nei genitali, la riduzione della secchezza vaginale, l'aumento della sensibilità nel clitoride e infine l'orgasmo femminile.

Uno studio ha dimostrato che nelle donne in menopausa, un'integrazione con arginina aumenta l'ampiezza delle pulsazioni vaginali (4).

Schisandra

Pianta che aiuta a rinvigorire l'organismo; dona energia a fisico e mente, migliora il rendimento nelle attività quotidiane. Permette all'organismo di resistere meglio allo stress e ai sovraccarichi emotivi, di conseguenza migliorano anche le prestazioni sessuali. Alla Schisandra, infatti,  sono attribuite anche proprietà afrodisiache capaci di migliorare le prestazioni sessuali e di contrastare la carenza di libido.

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Integratori per la donna in menopausa

integratori sessuali in menopausa

Spesso con l’arrivo della menopausa la donna inizia ad accusare dei sintomi sulla sfera sessuale: calo del desiderio, stanchezza sessuale, secchezza vaginale.

Molte pensano che per far fronte a tutto questo si deve per forza ricorrere agli ormoni di sintesi. Non è detto: esistono delle validissime alternative naturali, a base di piante e sostanze chiamate ormoni bio-identici, ossia molecole naturali dall’azione più soft, privi di rischi per la salute, ma con gli stessi benefici effetti di quelli di sintesi.

In questo caso parliamo di piante ed estratti naturali che agiscono compensando l’azione degli ormoni femminili che in menopausa vanno gradualmente a diminuire la loro azione: citiamo ad esempio il Trifoglio rosso, la Dioscorea, ma anche la Maca peruviana.

Queste piante agiscono non solo alleviando i tipici sintomi della menopausa come ad esempio le vampate di calore, ma anche sulla sessualità femminile. Meglio se assunte in sinergia con i principi attivi naturali della Damiana, della Maca, della Muira Puama e della Schisandra.

E per contrastare la secchezza vaginale in menopausa e non solo?

In menopausa, come anche a tutte le età, la donna può essere esposta a fastidi vulvo-vaginali che ostacolano e a volte impediscono di avere o mantenere rapporti sessuali. A volte i disagi possono essere così fastidiosi da dover addirittura evitare l’atto sessuale. Questo accade non solo in presenza di secchezza vaginale ma anche quando compaiono arrossamenti associati a bruciore e prurito dei genitali esterni, cistiti.

Esistono prodotti ed ingredienti naturali possono essere molto utili e salvare la vita intima femminile. In questo caso ci riferiamo a formulazioni non per uso orale (compresse, capsule o bustine) ma ad uso topico locale (creme o gel) che dovrebbero contenere:

D-Mannosio

Frequentemente, i batteri responsabili della cistite o delle infezioni urinarie trovano nella vagina un ambiente adatto per la riproduzione e l’incubazione. A causa dell’attrito che si crea durante il rapporto sessuale si possono produrre microlesioni che alterano lo strato epiteliale superficiale della vagina e permettono l’attecchimento dei batteri; i batteri possono quindi risalire verso la vescica e dare origine alla cistite.

Il D-Mannosio è uno zucchero semplice estratto da legni di larice e betulla, che applicato in gel o creme crea un ambiente sfavorevole all’attecchimento dei batteri alle pareti vaginali, rappresentando anche  una efficace misura preventiva contro le infezioni dell’apparato genitale femminile.

Acido Ialuronico

L’applicazione di acido ialuronico in vagina:

  • aumenta l’idratazione, la lubrificazione, l’elasticità la flessibilità delle mucose rendendole più resistenti;
  • favorisce la guarigione delle microlesioni;
  • ricerche mirate hanno dimostrato che l’ acido ialuronico può rappresentare una valida alternativa all’applicazione dell’estrogeno locale nella cura della secchezza vaginale. Il suo utilizzo, quindi, appare di particolare interesse per tutte le donne che non possano effettuare terapia estrogenica.

Estratti vegetali ad azione lenitiva ed emolliente

Piante come la Malva, l’Aloe, la Calendula  migliora la lubrificazione, hanno effetto emolliente, lenitivo e cicatrizzante, migliorano la guarigione delle abrasioni e delle lesioni a carico della mucosa vaginale.

Vitamina E

Anche questa Vitamina aumenta la lubrificazione, ha effetto lenitivo e ristabilisce la flora batterica.

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BIBLIOGRAFIA

[1] ISC Istituto di Sessuaologia Clinica, Le Disfunzioni Sessuali Femminili: Nuove Prospettive Teoriche, Michela Pieroni, Valentina Cosmi, Adele Fabrizi http://sessuologiaclinicaroma.it/le-disfunzioni-sessuali-femminili-nuove-prospettive-teoriche/

[2] Dording CM et al. A double-blind, randomized, pilot dose-finding study of maca root (L. meyenii) for the management of SSRI-induced sexual dysfunction. CNS Neurosci Ther. 2008 Fall;14(3):182-91.

[3] Zenico T et al. Subjective effects of Lepidium meyenii (Maca) extract on well-being and sexual performances in patients with mild erectile dysfunction: a randomised, double-blind clinical trial. Andrologia. 2009 Apr;41(2):95-9.

[4] Meston CM, Worcel M. The effects of yohimbine plus L-arginine glutamate on sexual arousal in postmenopausal women with sexual arousal disorder.Arch Sex Behav. 2002 Aug; 31(4): 323-32.

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