Le disfunzioni sessuali colpiscono molte persone, sia maschi che femmine, nel corso della loro vita. Ma molti non chiedono aiuto e non si rivolgono a professionisti. Cerchiamo di capire perché.
Le disfunzioni sessuali colpiscono molte persone, sia maschi che femmine, nel corso della loro vita. Dati statistici riferiscono addirittura che colpiscono 3 persone su 4 in età adulta, indipendentemente dall’età e dal sesso, con implicazioni in molti ambiti della vita.
Nonostante tale diffusione, le persone che cercano aiuto sono poche. Secondo lo studio condotto dal ricercatore David Lafortune e dal suo team,
- solo circa il 19% delle persone con difficoltà sessuali si è recato da uno specialista in medicina generale
- il 10% da uno specialista in urologia o ginecologia
- il 12% è andato da uno psicologo.
Barriere e difficoltà che limitano la ricerca di soluzioni
Le difficoltà e le barriere che i soggetti con disfunzioni sessuali devono affrontare sono diverse e, secondo Lafortune, sembrerebbero dipendere da (Lafortune et al., 2023):
- Quasi 2 persone su 10 non hanno ricevuto informazioni adeguate (le strategie sanitarie che puntano l’attenzione su altri ambiti, in particolare sulla salute riproduttiva e sulla prevenzione della diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili).
- Quasi 3 soggetti su 10 non possono permettersi il suo elevato costo economico.
- Quasi 6 persone su 10 hanno difficoltà ad accedere a un esperto.
- Quasi 3 pazienti su 10 erano in lista d’attesa per un lungo periodo.
A questi inconvenienti si possono aggiungere anche motivazioni personali che spingono molte persone ad evitare di contattare un professionista della salute sessuale, quali:
- molti considerano queste condizioni una parte naturale e normale del processo di invecchiamento, lo sottolinea uno studio pubblicato sull’International Urogyneacology Journal (2018);
- altri, soprattutto gli uomini, provano vergogna, inadeguatezza e disagio quando si tratta di parlare di problematiche sessuali, sia con la persona con cui si divide l’intimità sia con un professionista.
Come dovrebbe essere l’approccio delle politiche sanitarie ai problemi sessuali?
Le persone con problemi sessuali si sentono insoddisfatti delle proprie esperienze sessuali e sperimentano alti livelli di disagio con se stessi e verso il partner.
Tenendo conto dell’elevato numero di casi di persone con entità cliniche legate alla sfera sessuale e del fatto che, come sottolinea Lafortune, la pandemia prodotta dal virus SARS-COV-2 avrebbe aumentato il numero di pazienti con DS, sarebbe necessario attuare politiche di sanità che affrontino questi problemi.