Malattie Sessualmente Trasmissibili: Colpiscono Giovani e Giovanissimi

Sembra quasi un paradosso, ma è un dato di fatto: per i giovani e i giovanissimi il sesso non è più tabù, ne parlano e lo fanno anche precocemente ma l’informazione corretta sulla sicurezza e la salute sessuale è insufficiente. Questo li mette sempre più a rischio da Malattie Sessualmente Trasmissibili

Malattie sessualmente trasmissibili tra i giovanissimi

Non solo, di eventuali problemi non parlano né col medico né con i genitori, al massimo cercano notizie su forum e motori di ricerca osi confrontano fra loro ma, il più delle volte,  ne ricavano solo informazioni sbagliate. Il COA (Centro Operativo Aids) dell’Istituto Superiore di Sanità  negli ultimi anni ha monitorato un accrescimento esponenziale di Malattie Sessualmente Trasmissibili che si pensava fossero scomparse, rilevando un peggioramento inaspettato che non si osservava dagli anni ’70. Dal 1991 al 2011 il Sistema di Sorveglianza basato su centri sentinella italiani ha segnalato  più di 85mila nuovi casi, circa il 20% riguarda i giovani tra 15 e 24 anni.

Complice, probabilmente, il calo dell’attenzione dovuto alla decadenza dello sparacchio HIV, malattia ancora altamente infettiva ma per la quale i progressi in ambito farmaceutico hanno permesso ai sieropositivi di vivere una vita lunga e normale. Negli anni, è diminuita la mortalità grazie alle nuove terapie, ma in Italia il numero di nuovi casi è in costante aumento, 40-50enni fino a poco tempo fa, sempre più giovani negli ultimi anni. Sono soggetti che non hanno vissuto pienamente l’epoca in cui si moriva di AIDS, perché troppo piccoli o non ancora nati. Ora un ragazzo di 15 anni che si affaccia alla sessualità lo fa in maniera molto promiscua e poco informata: mancano comunicazione e prevenzione adeguate.

Clamidia, herpes, papilloma virus. Ma anche HIV e sifilide. Sono queste le malattie sessualmente trasmissibili che, secondo alcune ricerche condotte dal Ministero della Salute britannico e replicato in Italia dalla Società Italiana di andrologia e medicina della sessualità, sarebbero in aumento tra i giovani under 25 a causa della mancata protezione durante i rapporti sessuali.

Le infezioni sessuali spesso sono poco sintomatiche, e  nella maggior parte dei casi sono perfettamente curabili, quasi sempre con una terapia antibiotica da somministrare a entrambi i partner. Se trascurate, però,  possono provocare problematiche molto più serie, pericolose e irreversibili come sterilità, tumori, problemi in gravidanza e parto prematuro.

“Serve soprattutto più informazione. I giovani devono capire che anche se l’Aids viene ormai cronicizzata dai farmaci è ancora un rischio reale, e poi ci sono tutte queste malattie, alcune delle quali credevamo debellate come la sifilide, che sono in aumento e che sono molto pericolose. Eppure non ci vuole molto: basta fare sesso protetto”, ha detto il presidente della Società Italiana di andrologia e medicina della sessualità. 

E’ necessario che anche pediatri e medici di medicina generale possano diventare per i giovanissimi una fonte di informazione sulla salute sessuale, oltre alle campagne che prevedano controlli gratuiti della popolazione giovanile.

I pediatri sono il confine tra l’età infantile e quella adulta, tra le loro raccomandazioni dovrebbe esserci quella di educare all’uso del preservativo non solo come metodo per evitare gravidanze indesiderate nei giovanissimi ma anche come metodo per evitare queste temibili infezioni in soggetti più fragili come gli adolescenti e facilitare l’offerta di test gratuiti e controlli per le malattie sessualmente trasmesse.

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