Malattie Sessualmente Trasmissibili: i Sintomi

Quello delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (o malattie veneree) sembra essere un argomento quasi tabù: se ne parla pochissimo e si fa fatica a parlarne perfino al proprio medico di fiducia. In realtà le malattie sessualmente trasmissibili sono un problema molto grave che molte delle persone che si avvicinano al sesso non prendono in considerazione; magari ci si preoccupa di scongiurare gravidanze indesiderate  e non si pensa a proteggere il proprio corpo.

Malattie sessualmente trasmissibili i sintomi

Secondo un recente studio condotto dalla Società Italiana di Andrologia, però, queste malattie stanno tornando a diffondersi, principalmente a causa della mancanza di precauzioni nei rapporti da parte dei giovani.

Una recente ricerca medica, inoltre, ha dimostrato che la popolazione italiana è in genere poco informata sui rischi che si corrono contraendo tali patologie oppure spesso le confonde con altre patologie.

Noi crediamo che la conoscenza sia fondamentale per prevenire le Malattie Sessualmente Trasmissibili. In un altro post abbiamo visto quali sono, ora cerchiamo di capire come riconoscerle.

     

I Sintomi delle Malattie Sessualmente Trasmissibili

Le malattie sessualmente trasmissibili vengono veicolate tramite virusfunghi, batteri e parassiti, che transitano da un corpo all’altro attraverso il contatto della pelle o delle mucose genitali, o con liquidi organici infetti (in alcune malattie anche la saliva).

I sintomi di queste malattie variano in base al tipo di patologia e alla persona, in ogni caso molti di questi virus restano silenti per tanto tempo e non danno sintomi evidenti.

In alcuni casi, inoltre, il sistema immunitario riesce a confinare l’agente patogeno e ad impedirne un eccessivo sviluppo, di conseguenza la patologia decorre in maniera asintomatica. Anche se in tal caso non si può parlare di vera e propria malattia, il soggetto può comunque trasmettere l'infezione in occasione di contatti sessuali e l’individuo infettato, a sua volta, potrà diventare portatore sano o subire i sintomi e le complicanze della patologia.

Dopo il contagio, alcune malattie veneree impiegano molto tempo per produrre i primi sintomi (come accade nei casi di HIV o di Papilloma virus); altre malattie, invece, hanno tempi di incubazione più corti e per questo il loro riconoscimento è più tempestivo (come accade nei casi di Gonorrea e Sifilide).

In generale, le prime manifestazioni delle malattie veneree insorgono poco dopo il contagio (da pochi giorni fino a tre mesi); si parla, in tal caso, di infezione primaria o di infezione acuta. Talvolta la sintomatologia è talmente leggera ed aspecifica da essere interpretarla come un malessere passeggero, ad esempio un'irritazione cutanea od un semplice raffreddore. Sebbene questa fase possa passare del tutto inosservata, le sue tipiche manifestazioni includono sintomi come:

  • perdite di sangue o sanguinamenti vaginali al di fuori del ciclo mestruale;
  • dolore o bruciore durante la orinazione;
  • dolore o fastidio durante i rapporti sessuali;
  • pruriti, irritazioni, arrossamenti e bruciore agli organi genitali;
  • bolle, ulcere o vescicole più o meno dolenti nell'area genitale, orale o rettale;
  • ingrossamento dei linfonodi inguinali;
  • febbre ed altri sintomi similinfluenzali.

Generalmente i sintomi dell'infezione primaria si risolvono nel giro di poche settimane, talvolta anche in assenza di cure.

Malgrado ciò, molte volte l’infezione continua a evolversi, specie in assenza di un valido trattamento, fino a produrre segni e sintomi molto più gravi mesi o addirittura anni dopo l'infezione primaria. I sintomi più comuni in questi casi sono:

  • episodi ricorrenti di dolore genitale,
  • infertilità,
  • alcune forme di cancro,
  • dolore pelvico,
  • arrossamenti e gonfiori scrotali,
  • rash cutanei generalizzati,
  • ascessi inguinali e comparsa di vescichette in varie sedi corporee.

Il fatto che i segni primari delle malattie veneree siano spesso modesti e tali da non essere riconosciuti, ne complica la diagnosi ed il trattamento, facilitandone la trasmissione e l'evoluzione in senso sfavorevole. Pertanto, se avete dei bruciori, perdite o prurito o anche solo qualche minimo sospetto andate dal vostro ginecologo che con una visita saprà individuare il problema e dare la giusta terapia, di solito si tratta di antibiotici specifici.

E’ importante inoltre puntualizzare che sono in larga parte malattie curabili e, se la diagnosi è tempestiva, non danno luogo a sequele a distanza.

Facciamo notare, inoltre, che le malattie sessualmente trasmesse riguardano entrambi i partner ed è quindi la coppia che deve essere trattata per una eradicazione della malattia, impedendone così l'ulteriore diffusione. Le uniche malattie per le quali la guarigione è in dubbio ed a maggior rischio di evoluzione sono quelle a trasmissione virale. Tra queste, l'AIDS è sicuramente quella più conosciuta e per la quale non esiste ancora un rimedio efficace. Quindi l'unica maniera per evitarla consiste nella prevenzione.

 

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