Masturbazione femminile: tabù o pudico segreto?

L’autoerotismo femminile è ancora uno dei grandi tabù sulla sessualità, qualcosa che non si confida nemmeno alla migliore amica. Nonostante la libertà sessuale di oggi, la masturbazione della donna porta con sé un certo alone di immoralitàvergogna e spesso senso di colpa tipico delle società occidentali.

Gli uomini praticano la masturbazione senza che nessuno si scandalizzi per questo e lo fanno tutti nello stesso modo.

Per molte donne invece, ancora oggi, la masturbazione è un tabù e ciò ben evidenzia la complessità psicologica e sessuale della donna: in poche ammettono di ricercare il piacere da sole e, se lo fanno, precisano che si tratta di una soluzione estrema in periodi forzati di astinenza. Ma questo potrebbe anche non significare nulla: l’autoerotismo non è necessariamente legato a un periodo di astinenza e spesso rappresenta semplicemente un metodo alternativo per la ricerca del piacere.

Questo dato di fatto è fondamentale per abbandonare retaggi maschilisti e anacronistici sul tema.

 

Masturbazione femminile: un aspetto naturale della sessualità

Eppure, la masturbazione è un aspetto naturale  fondamentale  della nostra sessualità e quindi, non andrebbe assolutamente trascurato perché,  pur essendo una dimensione apparentemente solitaria e privata, porta con sé molti aspetti positivi: innanzi tutto, consente alla donna di conoscere più approfonditamente il proprio corpo e le proprie reazioni e la sua capacità di ricevere piacere in modo naturale e semplice; in secondo luogo può aiutare ad abbassare l’ansia legata al rapporto sessuale e a vivere più serenamente il sesso con il proprio partner.

Anche nella vita di coppia e relazionale in generale la masturbazione femminile ha risvolti positivi: molti uomini infatti apprezzano la capacità delle donne di cercare ed ottenere piacere, anche da sole.

 

Perché una donna dovrebbe praticare la masturbazione?

Attraverso la masturbazione la donna:

  • Riesce a capire profondamente come funziona il proprio corpo e le proprie sensazioni erotiche sui propri punti sensibili: il clitoride, il punto G e altre zone erogene.
  • Insegna al partner come procurale piacere e come le piace essere accarezzata. Una donna che scopre i suoi punti piacevoli e sa come raggiungerli sarà in grado di guidare il proprio partner al raggiungimento di soddisfazione sessuale di coppia, oppure provare piacere dalla stimolazione ricevuta senza necessariamente aspettare di avere un orgasmo assieme.
  • Si rilassarsi e allevia lo stress.
  • Eccita ancora di più il proprio partner.
  • Si sente sessualmente appagata a prescindere dall’esistenza o meno di un partner.
 

La cultura scientifica

La masturbazione femminile è stata per lungo tempo trascurata dalla cultura scientifica (specie da teorie psicoanalitiche ortodosse); lo sviluppo psicosessuale della donna era solo in funzione dell'aspetto riproduttivo della sessualità e della maternità.

I primi a parlarne con un certo rilievo sono stati Masters & Johnson che in uno studio degli anni Sessanta svelarono che era una pratica abituale tra le donne americane, anche se quasi sempre negata.

Oggi la posizione della scienza è cambiata e sono numerose le ricerche e gli studi sulla masturbazione femminile e i suoi benefici per la donna.

E' frequente riscontrare come molte donne raggiungano l'orgasmo solo masturbandosi; già negli anni '80 Shere Hite nel suo trattato sul piacere femminile parlava di 85% di donne che raggiungevano l'orgasmo con la masturbazione piuttosto che con la penetrazione vaginale.

Numerose ricerche in sessuologia clinica hanno riscontrato che le donne che si dedicano all'autoerotismo hanno una vita sessuale molto più attiva e soddisfacente e raggiungono più facilmente l'orgasmo rispetto a quelle che non la praticano.

Molte donne, invece, che non riescono a raggiungere l'orgasmo con il proprio partner spesso dichiarano di non essersi mai masturbate.

 

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