Le molecole bioattive sono contenute in un gran numero di sostanze, per lo più vegetali, che possono influenzare positivamente lo stato fisico e prevenire un gran numero di malattie.
Le molecole bioattive contenute nei fitocomposti non devono intendersi dei nutrienti in senso classico, ma piuttosto possono essere inquadrate come sostante in grado di modulare numerose attività biologiche; infatti le attività esercitate dalle molecole biologiche sono molteplici, ad esempio stimolazione del sistema immunitario, modulazione del sistema ormonale, attività antibatterica, attività stimolante su alcuni sistemi o apparati come ad esempio quello sessuale. La loro assunzione nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata, può aiutare l’organismo a mantenersi sano o a contrastare determinate patologie.
L’interesse versi questi composti si configura in un progetto più grande e cioè quello di avere disponibile in futuro alimenti funzionali; studi futuri, avvalendosi di metodiche moderne , quali ad esempio la nutri genomica, potranno fornire nuove evidenze sulle loro funzioni e permetteranno di suggerire livelli diversi e diverse associazioni a seconda del tipo di popolazione.
A livello europeo non esiste ancora una definizione di alimento funzionale ma piuttosto di una serie di indicazioni sul determinato composto; l’evidenza biologica delle molecole bioattive sarà quindi di grande importanza anche nella valorizzazione di specifici alimenti.
C’è da notare che oggi la scienza sta prendendo in seria considerazione l’attività biologica di tali composti e, dopo anni di oscurantismo sull’argomento, finalmente potremo costatare se le sostanze utilizzate empiricamente per millenni dai nostri avi abbiano valenza di farmaco o comunque abbiano una loro efficacia.
Il loro uso millenario sembrerebbe però essere già una conferma, perché altrimenti ostinarsi ad usarle se inefficaci?