Punto G: individuata la leggendaria zona erogena femminile

Individuato, misurato e descritto nei minimi dettagli: il Punto G, l’organo del piacere femminile non solo è stato scoperto ma anche fotografato!

Ma le critiche non mancano.

Punto G

Il punto G (altrimenti detto il Punto di Grafenberg), ossia il punto che, se stimolato, può provocare nelle donne il massimo piacere sessuale, ha preso il suo nome dal ginecologo tedesco Ernst Grafenberg, che per primo lo individuò più di 50 anni fa. Il medico in realtà si sbagliava, perché credeva si trovasse sulla parete frontale della vagina, a un’altezza di circa 2 cm e mezzo.

Il Punto G, la leggendaria zona erogena femminile che si è convinti esista davvero senza sapere né dove si trovi, né come sia fatta finalmente non solo è stata individuata, misurata e descritta nei minimi particolari ma perfino è stata fotografata!

Il dilemma è stato svelato da Adam Ostrzenzki, chirurgo plastico dell’Istituto di Ginecologia dell' Università di St. Petersburg in Florida, che sul Journal of Sexual Medicine pubblica il risultato delle sue ricerche: il punto G esiste veramente ed è una struttura a forma di sacchetto, con qualche striatura blu, costituita da tre parti (testa, centro e coda) che misura 8,1 mm di lunghezza, da 3,6 a 1,5 mm di larghezza e 0,4 di spessore, le pareti sembrano fatte di tessuto fibroconnettivo.

Già nel 2008, uno studio pubblicato sempre su Journal of Sexual Medicine e condotto da Emmanuele Jannini - docente di sessuologia medica presso L'Università dell'Aquila - su alcune donne sottoposte a ecografia transvaginale aveva mostrato la possibile esistenza del punto G: un ispessimento della parete tra vagina e uretra.

 

Dove si trova il punto G

Ostrzenzki avrebbe addirittura individuato le coordinate per ritrovare in punto G . Ebbene il punto G si trova tra l’apparato genitale e quello urinario e forma un angolo di 35° con la parete laterale dell’uretra. La ricerca ne ha stabilito anche la lunghezza (8,1 millimetri), la larghezza (da 3,6 a 1,5 millimetri) e l’altezza (0,4 millimetri). La sua formazione è simile a quella del tessuto erettile, ossia di tipo cavernoso, quindi come quello dei genitali maschili e del clitoride.

A rendere ancora più incredibile la scoperta di Ostrzenzki è il fatto che il ricercatore abbia trovato il punto G, l’ organo del piacere femminile, semplicemente attraverso la dissezione di un cadavere di un’anziana signora. Sembra quasi incredibile che fino ad oggi  nessuno avesse mai eseguito la stessa operazione ottenendo un risultato simile. Per decenni, gli studiosi hanno tentato di individuare il punto G e i luoghi che custodiscono il piacere sessuale femminile ma nessuno di loro si era mai imbattuto in quella “ struttura uniforme, facile da osservare e ben delineata” descritta da Ostrzenzki.

 

Ma il punto G sarà uguale in tutte le donne?

In attesa di conferme di quanto descritto da Ostrzenzki in merito al punto G, il chirurgo statunitense si sente in diritto di autoproclamarsi come

il primo ad avere descritto nella letteratura scientifica clinica, la collocazione, le misure e le caratteristiche del punto G.

Ma, ci tiene a dirlo, la sua carriera non può terminare qui:

Intanto bisogna capire se questo ispessimento si trovi sul corpo di tutto le donne e nella medesima posizione. Poi ci sono ancora molte parti sconosciute dell’organo genitale femminile da trovare e studiare.

 

Punto G: le polemiche

Diretta e decisa è stata la risposta del sessuologo Dottor Puppo :

Non esiste alcun punto G!

Secondo il medico l’articolo pubblicato nel Journal of Sexual Medicine non avrebbe in realtà valore scientifico in quanto riporterebbe una  serie di errori, e quindi sarebbe stato pubblicato scandalosamente senza una verifica di esperti.

Ma continua a seguirci: nel prossimo post analizzeremo insieme le spiegazioni a queste polemiche sorte intorno all' esistenza del punto G.

Punto G: leggenda o realtà?

 

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