La top 10 delle scuse per non fare sesso
Gli uomini lo sanno bene, non sempre le donne hanno voglia di fare sesso. E’ normale che capitino momenti in cui la voglia sessuale possa calare, tutti hanno bisogno di una pausa. Ma attenzione maschietti: sembrerebbe che le donne stiano raggiungendo la parità dei sessi anche su questo frontre.
Un istituto di ricerca sociologica inglese, dopo aver intervistato 1000 persone sulla propria vita sessuale, rilevando che circa l'80% ha ammesso di aver trovato scuse per non fare sesso almeno una volta nel corso dell'ultimo anno.
I risultati della ricerca sono alquanto sorprendenti: le scuse per dire di no al sesso sono utilizzati indistintamente da uomini e donne. Può suonare come qualcosa di impossibile e invece anche un uomo può non voler fare l’amore e può inventarsi delle scuse, proprio come accade spesso a mogli, fidanzate e amanti. E’ risaputo che fino a qualche anno fa erano le donne ad avere l’indiscusso primato della scusa, oggi invece, come dimostra la ricerca, sono anche gli uomini a evitare i momenti intimi.
L’istituto ha poi stilato la classifica delle 10 scuse maggiormente utilizzate da uomini e donne per sottrarsi alle performance sotto le lenzuola e a momenti di intimità con il partner.
Ma diamo un’occhiata alla classifica delle scuse, che banalmente evidenzia la mancanza di fantasia di tutti, uomini o donne che siano.
La top 10 delle scuse per non fare sesso
Al primo posto Lui e Lei sono uniti dal più classico, noioso e banale dei lamenti: “Sono stanco/a”, tutto sommato è una scusa che non invecchia mai, anzi, ormai siamo tutti, perennemente stanchi!
Al secondo posto un più semplice e forse anche sincero, ma non meno sgradevole, “Non ho voglia”. Anche questa scusa è sulla bocca di entrambi i sessi ed ha un effetto devastante sulla libido del partner al quale viene comunicata la scarsa propensione verso l’erotismo e una chiara mancanza di desiderio.
Medaglia di bronzo al fantomatico e diffuso “Mal di testa”, molto gettonato dalle donne le quali, in generale, preferiscono scuse fisiche a tormentoni psicologici. A parimerito , infatti, un’altra scusa del tutto di stampa femminile è il ciclo mestruale che va utilizzata con una certa discrezione ed intelligenza, infatti nessuna donna potrebbe avere le mestruazioni a distanza di pochi giorni, quindi non bisogna esagerare con il falso ciclo.
Scendendo dal podio, al quarto posto troviamo “Devo alzarmi presto domattina”, scusa da usare con cautela perchè ha due grossi limiti: vale solo per i tentativi serali con lavoratori o lavoratrici mattinieri/e ed è facilmente verificabile.
Al quinto posto un’altra scusa che può andar bene più o meno sempre di questi tempi, “Sono preoccupato/a per questioni di lavoro”. Questa scusa conferma il vecchio problema del portarsi i problemi di lavoro a casa. Attenzione però: si corre il rischio di creare nel partner astio verso la nostra occupazione (venire dopo il lavoro non è sicuramente una sensazione piacevole!)
Al sesto gradino un netto “Mi innervosisci”: drastico e scortese, più che una scusa sembra una dichiarazione di guerra e ci fa capire che la cortesia è un atteggiamento in forte declino.
“Ho sentito il bambino agitarsi” è al settimo posto. Una scusa molto sottile e particolare, non solo perché sembra quasi un atteggiamento premuroso e non è scortese come le altre, ma inoltre riesce a distoglie il pensiero dal sesso inducendo un sottile senso di colpa per il pensiero fuori luogo.
L’ottavo posto è detenuto da una scusa assai brutale “Dovresti farti una doccia” è un’altra sincera dichiarazione di guerra! E attenzione, non usatela troppo spesso: potrebbe far scattare nel partner un automatismo per cui, ogni volta che si fa la doccia, si aspetta una serata intima!
Al nono posto un’altra scusa fisica, “Ho mal di schiena”, una variante della scusa numero tre che effettivamente è una questione castrante in situazioni intime.
Infine, all’ultimo posto c’è “Non ci conosciamo abbastanza”: purtroppo è un epilogo inutilizzabile con partner di lunga durata, a meno che non soffriate di amnesia.
Probabilmente, la cosa più semplice è essere sinceri, almeno all’interno di una relazione stabile. Negare il sesso non è facile e serve molto tatto, per non far sentire il partner respinto.
Anche perché questi meccanismi possono scatenare reazioni psicologiche a catena come il calo del desiderio o l’ansia da prestazione.