Sesso virtuale: troppo e troppo presto!

Grazie a Internet tutto è diventato più facile da ottenere…anche il sesso! Il rischio è quello di diventarne dipendenti e compromettere i rapporti personali e sociali.

Sesso virtuale

Se è vero che Internet ha cambiato il contesto sociale, il linguaggio, i comportamenti e le abitudini di milioni di persone, è anche vero che è diventato un "luogo" dove poter esprimersi, incontrarsi, a volte anche trasgredire per evadere dalla dimensione, talvolta monotona, della quotidianità.

Sempre un maggior numero di persone utilizza la Rete per instaurare nuove amicizie o rapporti. Ed è in crescita costante anche il fenomeno della navigazione su siti dedicati agli incontri, alla ricerca del sesso virtuale facile e senza complicazioni.

 

Sesso virtuale: si inizia troppo presto

L’adolescenza è il periodo della vita in cui inizia a formarsi l’identità sessuale di ogni soggetto e Internet, diventa un mezzo per scoprire, conoscere, soprattutto se i genitori o la scuola, non affrontano l’argomento con i ragazzi.

La Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale Medica (Siam), ha rilevato che i giovani di oggi cominciano a frequentare la sessualità molto presto, anche troppo, attraverso i siti porno, in una fascia ristretta di età compresa tra i 15 e i 16 anni. Una ricerca condotta dalla Società Italiana Ginecologia ed Ostetricia ha evidenziato che il 14% dei minorenni scambia foto osé con soldi, il 40% guarda immagini porno, il 22% ha rapporti sessuali con persone conosciute in rete.

Anche la Siam, Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale Medica, fa rilevare come la Rete sia diventato il canale "maestro" per l’educazione sessuale dei giovani che iniziano a frequentare i siti pornografici già da 15/16 anni. Su circa 28mila giovani sotto i 25 anni che visitano siti porno, sono in aumento problemi di eiaculazione o erezione e difficoltà ad eccitarsi con un partner sessuale reale.

 

La pornografia di ieri

La pornografia di una volta si consumava a casa con i giornalini e le riviste acquistate di nascosto o rubate al fratello maggiore, con le cassette VHS o aspettando le programmazioni notturne di qualche emittente locale. Oggi le cose sono decisamente cambiate: l’accesso a materiale pornografico è più facile, immediato, gratuito, basta un click. Tanta facilità e tanta abbondanza hanno moltiplicato in numero esponenziale il numero degli utenti (secondo una recente indagine, il mercato del porno su internet è l’unico che non conosce crisi).

 

Quando si diventa malati di cybersex

Ma anche questo settore ha i suoi punti di debolezza. La frequentazione dei siti pornografici, in molti casi particolarmente assidua, porta con sé dei problemi di ordine psicologico e di sviluppo sessuale.

Vediamo quali:

EIACULAZIONE PRECOCE

Secondo Psicology Today, che ha affrontato l'argomento riprendendo i risultati delle analisi della e di un sondaggio condotto dall'Università di Padova, su un campione eterogeneo di ragazzi sotto i 25 anni di età, ci sono molti soggetti alle prese con eiaculazione precoce e difficoltà di erezione, e anche scarsa eccitazione quando si trovano davanti partner in carne e ossa.

 

DIPENDENZA DALLA PORNOGRAFIA

Se per molte persone, il cybersex è un modo per trasgredire, giocare eroticamente, parlare di sesso e "rimorchiare", per altri diventa una vera e propria dipendenza con conseguenze allarmanti sulla vita "reale", nella quale si perde il senso della sessualità vera e propria, arrivando persino ad annullare le relazioni interpersonali, con ripercussioni negative in ambito sociale e lavorativo. In moltissimi casi si tratta di una vera e propria dipendenza da questi siti porno, alla stregua di altre dipendenze quali il gioco d'azzardo o la droga. Non se ne può fare più a meno, e il sesso reale diventa qualcosa di insoddisfacente, rispetto a quello virtuale.

 

PERDITA DI RECETTIVITA' DEL CERVELLO

Molti studi hanno confermato che quando viene prodotta in eccesso la dopamina, la sostanza che a livello cerebrale e nervoso produce l'erezione, il cervello perde la capacità di rispondere correttamente a questo stimolo, con la conseguenza di un'erezione difficile sia da ottenere che da mantenere.

 

ANORESSIA SESSUALE

Si tratta di un disturbo sempre più frequente, ormai considerata una vera e propria malattia. Il primo sintomo è tangibile: quanto tempo si passa a guardare video hard on line. Con il passare del tempo si perde quasi interesse alle immagini di sesso, c'è un calo della libido fino ad arrivare a una impossibilità di avere un'erezione.

 

DIFFICOLTA’ MNEMONICHE

Secondo una ricerca tedesca pubblicata sul “Journal of sex research”, il punto debole del consumo spasmodico di sesso virtuale è la memoria. Gli scienziato hanno analizzato come l’area cerebrale deputata ad immagazzinare informazioni reagisca alla visione di immagini sessuali, concludendo che guardare immagini pornografiche su internet può danneggiare e indebolire la capacità di ricordare le cose.

 

I segni clinici di chi ha una dipendenza dal sesso su Internet si riscontrano se la persona  trascorre molto tempo in rete cercando materiale pornografico, nasconde agli altri la fruizione di tale materiale e prova vergogna o senso di colpa per il proprio comportamento. Inoltre, il ricorrere alla masturbazione compulsiva per arrivare alla eiaculazione solo visionando delle immagini pornografiche e perseverare in tali comportamenti, mette a rischio anche gli equilibri familiari e sociali. I rischi patologici sono individuabili, in quattro categorie che vanno dalla depressione all’abuso che causa la riduzione di esperienze di vita reali anche nella coppia fino alla degenerazione.

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