Smettere di fumare è davvero difficile e molte volte si ricorre ai metodi più disperati: c’è chi legge libri-manuali che guiderebbero passo passo ad abbandonare la sigaretta; chi fa uso di cerotti o medicinali; chi chiede aiuto all’ipnosi o a presunti maghi! Intanto da un paio di anni (in Italia da qualche mese) dilaga il fenomeno della sigaretta elettronica, mentre il dibattito sul loro reale supporto nello smettere di fumare ancora aperto.
Noi crediamo che l’unica strategia sia la forza di volontà, accompagnata da disintossicanti naturali che aiutano a liberare l’organismo dalle sostanze tossiche che l’organismo assorbe dalla combustione del fumo da sigaretta.
Non è certo scopo di questo articolo demonizzare la sigaretta elettronica, vogliamo solo focalizzare la vostra attenzione su alcuni autorevoli pareri in disaccordo con i benefici di questo ausilio, e sottolineare che, come accade spesso, la pubblicità può essere ingannevole.
- Giuseppe Tamborini, responsabile della T-tex srl, una delle società importatrici della sigaretta elettronica, avrebbe dichiarato che in Italia “alcune aziende inseriscono nel liquido della cartuccia della sigaretta elettronica il dietilene glicole, una sostanza chimica utilizzata nei radiatori delle auto con funzioni anti-gelo, che consente di avere un perfetto `effetto fumo`. Tuttavia quella sostanza è cancerogena”.
- La stragrande maggioranza di queste sigarette elettroniche è prodotta in Cina dove non sempre vengono rispettate le norme igieniche e la tipologia di ingredienti impiegati nel confezionamento dei prodotti più vari. Negli Usa, la Food and Drug Administration ha condotto alcune analisi sui prodotti di due marche. In entrambi i casi è stato esaminato il contenuto delle cartucce e in vari campioni è stato trovato il dietilene glicole assieme ad altri composti noti per il loro potere cancerogeno come le nitrosamine.
- Molte società distributrici dichiarano di possedere la certificazione CE che, per il sistema sanitario italiano sembra sufficiente ai fini della distribuzione della sigaretta. “Non essendo un medicinale, possiamo vendere le sigarette elettroniche senza l`autorizzazione del Ministero della Sanità”, spiega Rosario Maggese della Effimero Group. Ma attenzione: bisogna assicurarsi che l`utente non venga tratto in inganno dalla sigla CE che spesso sta per China Export!
- Molti distributori commercializzano cartucce che contengono nicotina. “Non è richiesta nessuna prescrizione medica per la sua vendita e quindi chiunque può utilizzare la nostra sigaretta elettronica”, spiega il responsabile dell`Effimero Group. Ma poi aggiungono: “La nicotina è un veleno e per questo consigliamo di non fumare più di due cartucce al giorno in modo da non avere conseguenze sull`organismo”.
- Il video pubblicitario del prodotto venduto da una azienda, recita così: “La sigaretta elettronica è la soluzione non solo per chi vuole smettere di fumare ma per chi vuole vivere una vita sana, rispettando di più se stesso e gli altri. La terapia di disintossicazione dalla nicotina avviene in modo graduale, sano e senza alcuna sofferenza. Ma i medici avvertono: “Quello pubblicitario è un messaggio subdolo, in quanto spesso si sostiene che con queste sigarette si può smettere di fumare”, dichiara Trianni. Se è vero che si evita di inalare sostanze tossiche e cancerogene, non scompaiono “la dipendenza da nicotina (quando presente) e la dipendenza psicologica correlata. In questo senso rende il consumatore comunque `schiavo` del prodotto”.
- Fino ad ora, l`Organizzazione Mondiale della Sanità ha considerato la sigaretta elettronica come un rimedio fittizio, e nessun organismo regolatorio, come l`italiana AIFA, ne ha autorizzato la vendita come rimedio anti-dipendenza.
- “Non sappiamo ancora se questi dispositivi siano più sicuri rispetto alle sigarette normali, nonostante vengano sponsorizzati così - spiega Christina Gratziou, l'autrice della recente ricerca condotta dall’Università di Atene - abbiamo rilevato un immediato aumento della resistenza delle vie aeree nel nostro gruppo di partecipanti, il che suggerisce che le sigarette elettroniche possono causare un danno immediato dopo che sono state utilizzate. Saranno necessarie ulteriori ricerche per capire se questo danno abbia anche effetti nel lungo termine”.
Allora cosa si deve fare per smettere di fumare? Noi consigliamo di rivolgervi al vostro farmacista o medico di fiducia, per una terapia specifica. Intanto aiutate il vostro organismo a disintossicarsi dalle sostanze tossiche sprigionate dalla combustione del tabacco.