Vademecum della contraccezione ormonale

La contraccezione è un’esigenza di ogni coppia. Gli obiettivi sono diversi a seconda delle caratteristiche fisiche, dell’età e delle condizioni di salute e diversi sono i metodi contraccettivi.

In questo post approfondiamo, in particolare, la contraccezione ormonale cercando di rispondere alle domande più comuni. In cosa consiste? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? E’ pericolosa?

Vademecum della contraccezione ormonale

I metodi di contraccezione ormonale più efficaci oggi disponibili sono la pillola, il cerotto transdermico e l’anello vaginale. Ecco un piccolo vademecum.

Che cosa è un contraccettivo ormonale?

I metodi di contraccezione ormonale si basano sull'assunzione di ormoni femminili prodotti chimicamente, che però sono molto simili a quelli prodotti naturalmente dalle ovaie: parliamo degli estrogeni e dei progestinici. Questi sono capaci di inibire l’ovulazione e quindi agiscono impedendo la fecondazione. La contraccezione ormonale rappresenta ancora oggi un metodo esclusivamente femminile, anche se da anni sono in via di sperimentazione prodotti utilizzabili dal sesso maschile.

Quali sono le modalità di assunzione?

La contraccezione ormonale può essere somministrata sia per via orale ovvero per bocca assumendo delle pillole, sia per via transdermica (cerotto), transvaginale (anello), come impianto sottocutaneo (non ancora disponibile in Italia).

La scelta va fatta in base alle preferenze soggettive e deve essere concordata con il ginecologo. La classica pillola va assunta tutti i giorni per tre settimane al mese. Il cerotto deve essere applicato una volta la settimana, sempre per tre settimane, sulla schiena, sull’addome, sulle gambe, sulle braccia o sui glutei ma non sul seno. L’anello vaginale va inserito una sola volta al mese, sempre con una settimana di pausa.

Come agiscono?

Gli ormoni entrano nel corpo per bocca e per mucosa intestinale, nel caso della pillola, con il contatto con la pelle, nel caso del cerotto, e attraverso la mucosa vaginale, nel caso dell’anello. L’unica differenza fra i tre tipi di contraccettivi ormonali sta proprio nella modalità di somministrazione, poi il meccanismo contraccettivo è simile in tutti e tre i casi: estrogeno e progestinico raggiungono l’ipotalamo, la  zona del cervello che produce gli ormoni che inducono l’ovulazione, e lo mettono in pausa per il tempo desiderato. Dopo aver esercitato la loro azione gli ormoni vengono inviati al fegato, che ha il compito di disattivarli ed eliminarli. Quando la donna vuole tornare fertile, basta interrompere la somministrazione: gli ormoni contraccettivi svaniscono dal sangue e l’ipotalamo torna a lavorare e a coordinare sia l’ovulazione sia la produzione di ormoni femminili.

Quali sono i vantaggi della contraccezione ormonale?
  • Questo tipo di contraccezione consente di controllare, in modo sicuro, efficace e innocuo la propria fertilità.
  • Utilizzati costantemente e correttamente, i metodi ormonali, hanno un'elevatissima protezione da gravidanze indesiderate ed inattese.
  • E’ reversibile, nel senso che la donna torna fertile quando ne interrompe l’assunzione.
  • Consente di fare l’amore in piena serenità.
  • Interagire positivamente con la salute della donna.
  • Permette di scegliere fra diverse vie di somministrazione, orale ma non solo.

E’ vero che ha dei vantaggi per la salute della donna?

Oltre a garantire un'elevatissima protezione da gravidanze  inattese, i contraccettivi ormonali si rivelano prodigiosi alleati della salute femminile per più motivi:

  • Mantengono una perfetta regolarità mestruale, riducendo episodi cicli irregolari e sanguinamenti intermestruali
  • Alleviano i dolori mestruali
  • Alleggeriscono i sintomi della sindrome premestruale
  • Riducono le anemie da carenza di ferro, dovute a flussi eccessivamente abbondanti o troppo frequenti.
  • (Alcuni) assicurano un flusso mestruale poco abbondante
  • Contribuiscono ad alleviare alcuni disturbi estetici, quali l'acne
  • Diminuiscono l'incidenza di cancro alle ovaie e non causano tumore alla cervice
  • Alcune donne utilizzano metodi contraccettivi ormonali per far fronte a disturbi patologici più o meno importanti, quali endometriosi, fibromi e squilibri ormonali

E’ doverosa, però, una precisazione: l'utilizzo di metodi contraccettivi ormonali NON protegge in alcun modo da malattie sessualmente trasmissibili. Per questa ragione, gli anticoncezionali ormonali non sono indicati per i rapporti sessuali occasionali o con partner multipli.

La contraccezione ormonale può interferire con la fertilità futura della donna?

In realtà è vero proprio il contrario: come dimostrato da diversi studi i contraccettivi ormonali proteggono la fertilità femminile e non hanno alcun effetto negativo sulla fertilità: una volta sospesa l’assunzione, l’ovulazione e la mestruazione riprendono rapidamente e la donna ritrova la fertilità.  

E’ vero che riduce il rischio di contrarre il tumore?

Cerotto, pillola e anello vaginale riducono il rischio di tumore dell’ovaio del 40-50 per cento. In generale, più lungo è stato il periodo di contraccezione ormonale, minore è il rischio di tumore ovarico. Non solo, anche la possibilità di contrarre il cancro all’endometrio (lo strato interno dell’utero) si dimezza, stessa cosa accade per il carcinoma al colon, che viene ridotta del 40-60 per cento. Mentre per quanto riguarda il rischio di tumore al seno, non è influenzato dalla contraccezione ormonale attuale o passata, né dalla sua dose e durata di assunzione, né dall’età di prima contraccezione. Infine il lieve aumento di tumori del collo dell’utero, in corso di contraccezione ormonale, riportato in alcuni studi, non sembra essere dovuto all’effetto degli ormoni, quanto al fatto che le donne che adottano questo tipo di contraccezione tendono a non far usare il profilattico al proprio partner. Questo le espone a un maggior rischio di infezioni da Papillomavirus, responsabile del cancro del collo dell’utero nel 96.6 per cento delle donne colpite.

Per chi è sconsigliata la contraccezione ormonale?

Anche se in generale i contraccettivi ormonali sono ben tollerati, esistono situazioni di particolare rischio in cui la scelta deve essere valutata con attenzione insieme con il proprio ginecologo. Uno dei primi fattori di rischio da considerare è il fumo di sigaretta; anche l’obesità è un problema perché riduce l’efficacia dei contraccettivi ormonali. Se questi due fattori convivono nella stessa persona sarà sicuramente lo stesso ginecologo a sollecitare una modificazione dello stile di vita ancora prima di consigliare un metodo contraccettivo ormonale.

Esistono poi una serie di controindicazioni assolute. Tra le più importanti ci sono:

  • emicrania con aurea
  • malattie del fegato, in corso o passate (valori elevati nel sangue delle transaminasi ovvero gli enzimi epatici)
  • disturbi alle valvole cardiache (soprattutto quando associati a rischio di trombi)
  • flebiti o trombosi in corso o passate o come predisposizione genetica
  • tumori ormono-dipendenti (per es. il tumore del seno)

Esistono poi una serie di situazioni (tutte riportate per legge nel foglietto illustrativo all’interno della confezione di ogni contraccettivo ormonale) che rappresentano controindicazioni relative e devono essere valutare insieme al proprio medico mettendo sulla bilancia i vantaggi di una contraccezione sicura come quella ormonale con i possibili rischi nella propria situazione.

 

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