I calcoli renali sono uno dei disturbi urologici più dolorosi che affliggono sia uomini che donne. Vediamo cosa sono e come si manifestano.
Il calcolo renale, in termini medici nefrolitiasi o litiasi (dal greco “pietre nel rene”) è una patologia delle vie urinarie caratterizzata dalla formazione di calcoli. Essi compaiono quando nelle urine la concentrazione dei sali litogeni come calcio, ossalato di calcio o fosfato di calcio e acido urico, aumenta formando così i primi cristalli che poi, aggregandosi tra di loro, costituiscono il calcolo vero e proprio. Possono avere dimensioni variabili che vanno da pochi millimetri fino a 6-7 centimetri di diametro. Questi aggregati duri di cristalli sono vere e proprie pietruzze derivanti dai depositi di sali minerali che si separano dall’urina all’interno delle vie urinarie oppure nei reni.
Quando i calcoli sono di piccolissime dimensioni e riescono ad attraversare le vie urinarie vengono espulsi spontaneamente dall’organismo, talvolta, se necessario con l’aiuto di farmaci ed integratori, invece, quando i calcoli renali hanno dimensioni più grandi si possono depositare nei reni, negli ureteri e in vescica, in questo caso oltre ad avvertire forti dolori nell’espulsione può essere necessario intervenire chirurgicamente.
I calcoli non sono tutti uguali, ne esistono diversi tipi, i più comuni sono formati dai sali di calcio, i più rari sono di acido urico e di struvite (o infettivi), conseguenti ad una particolare infezione urinaria, e poi ci possono essere quelli di cistina, causati da una rara patologia ereditaria. Per una precisa diagnosi del tipo di calcolosi è necessario affidarsi a tecniche diagnostiche precise:
- L’ecografia è in grado di identificare eventuali dilatazioni del rene e delle vie urinarie e la presenza di calcoli nei reni
- La radiografia, che però non è efficace in presenza di calcoli di acido urico o cistina o della vicinanza degli stessi con l’apparato scheletrico
- L’urografia, un esame che impiega un mezzo di contrasto per localizzare con precisione la posizione e la natura del calcolo
- La TAC all’addome senza contrasto
L’approccio terapeutico per contrastare la calcolosi urinaria dipende molto dalle dimensioni del calcolo e, soprattutto, dal punto in cui si trova nei reni, è importante adottare una specifica dieta nella quale introdurre anche integratori mirati per smussare, rompere e disintegrare i calcoli renali.
Fra gli integratori specifici in commercio, noi consigliamo Tekovit, un prodotto completo in quanto agisce sulla prevenzione e sul trattamento (espulsione) sia dei calcoli renali da ossolato di calcio che da acido urico. si può acquistare in farmacia o in offerta speciale online.
Calcoli renali: sintomi
Può succedere che i calcoli renali siano asintomatici e vengano scoperti per caso durante una radiografia di controllo altre volte, invece, un dolore acuto e violento, la classica colica renale, segnala prepotentemente la loro presenza. Infatti, in questo caso il calcolo si muove o ostruisce il passaggio dell’urina, provocando un dolore improvviso e lancinante che parte dalla schiena e arriva al basso ventre, questo accade perché l’ostruzione può avvenire all’interno dello stesso rene o più facilmente nel passaggio tra l’organo emuntore (sezione di rene) e l’uretere (piccolo canale che collega il rene alla vescica) il più delle volte si irradia anche lungo la gamba del lato interessato dal dolore e negli uomini può arrivare ad interessare il testicolo, spesso il dolore è accompagnato da nausea, vomito e stati febbrili. Segnali premonitori di una colica renale possono essere bruciore e stimolo frequente di urinare e sangue nelle urine (urina rossa, rosa o marrone).
Chi lo ha provato spesso paragona il dolore della colica renale ad una ferita inflitta con un’arma, alcuni poi lo ritiene inferiore soltanto al dolore del parto perché è talmente forte da smorzare il respiro. Non bisogna mai sottovalutare uno dei sintomi descritti, e se compaiono è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia, che attraverso dei semplici esami saprà consigliarvi e capire se si tratta di calcoli renali o no.
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