Non tutti lo sanno e non sempre i ginecologi lo dicono, ma alcuni tipi di contraccettivi possono condizionare la sessualità femminile, a volte in maniera positiva ma più spesso in modo negativo. Vediamo come alcuni contraccettivi spengono il desiderio sessuale.
Quali contraccettivi spengono il desiderio sessuale?
I metodi contraccettivi si possono dividere in due tipologie: i metodi “coito indipendenti” (la contraccezione ormonale orale ossia la "pillola", il cerotto contraccettivo, l'anello vaginale, il dispositivo intrauterino e la sterilizzazione), quelli “coito dipendenti” ( il profilattico, il diaframma o i metodi naturali). Sono molti gli studi che hanno evidenziato un impatto negativo della contraccezione ormonale (pillola, cerotto contraccettivo o anello contraccettivo) sula sessualità. Citiamo alcuni dati forniti dalla letteratura scientifica: il 12-27% delle donne che assume contraccettivi ormonali riporta un peggioramento; il 55-62 % non nota variazioni rilevanti, mentre il 10-18 per cento riferisce un miglioramento significativo.
Come i contraccettivi spengono il desiderio?
I metodi contraccettivi ormonali sono tutti basati sulla somministrazione di ormoni che bloccano la funzione delle ovaie, impedendo loro di maturare i follicoli. Questi hanno effetti collaterali riconosciuti come la ritenzione idrica, la secchezza vaginale, difficoltà a raggiungere l'orgasmo e calo del desiderio, tutti dovuti all'effetto degli ormoni somministrati. Anche se le pillole contraccettive di ultima generazione contengono un bassissimo dosaggio ormonale, i disturbi sembrerebbero persistono.
In questi casi la cosa migliore sarebbe di smettere di assumere il farmaco o ricorrere a lubrificanti o ad altri prodotti che stimolino il desiderio.
Metodi contraccettivi e desiderio sessuale: alcuni studi
Conferme che alcuni metodi contraccettivi spengono il desiderio sessuale della donna, arrivano da più studi internazionali.
Uno studio della Indiana University ha esaminato 1.101 donne: di queste il 50% usava un metodo contraccettivo ormonale e l'altra metà il preservativo o il diaframma; tutte dichiaravano di avere una vita di coppia serena ed appagante. I risultati hanno evidenziato che gli ormoni somministrati attraverso le pillole, i cerotti o gli anelli, nella maggior parte dei casi avevano effetti negativi sulla sessualità, provocando un calo del desiderio, scarsa lubrificazione e difficoltà a raggiungere l'orgasmo.
Uno studio pubblicato sulla rivista Obstetrics & Gynecology ha indagato più a fondo sulla possibile relazione fra contraccettivi e calo del desiderio sessuale femminile. Dai dati relativi a 1938 donne coinvolte nel progetto per circa 6 mesi, sono emerse le seguenti evidenze:
- il 25% delle donne dopo 6 mesi dall’inizio della terapia contraccettiva si sono rivelate più disinteressate al sesso;
- in questa percentuale sono rientrate maggiormente le donne con meno di 18 anni, di colore, sposate o con un partner fisso;
- non tutti i metodi contraccettivi utilizzati, però, influenzano il desiderio sessuale nello stesso modo: sembra che l’assunzione i patch contraccettivi non lo influenzino, mentre la pillola contraccettiva, spirale o l’anello vaginale lo riducono.
Second il parere della psicoterapeuta e sessuologa e presidente del Centro Italiano di promozione alla salute (CIPSal) di Roma, dott.ssa Flavia Coffari, la contraccezione ormonale può rappresentare un problema per la sessualità femminile:
Si tratta di un composto di ormoni sessuali femminili di origine chimica molto simili al progesterone e all'estrogeno, in percentuali differenti a seconda del prodotto. Essendo questi legati al desiderio femminile, il loro uso, specie se prolungato e con farmaci di non nuovissima generazione, può portare a un abbassamento "fisiologico" del desiderio di fare l'amore e quindi a problemi di intesa sessuale col partner.
Sempre secondo il parere della dott.ssa Coffari, la contraccezione ormonale può minare la serenità della coppia anche sotto l'aspetto psicologico:
alcune donne decidono di prendere la pillola come anticoncezionale (magari per accontentare il partner) ma nascondono un desiderio più o meno conscio di una gravidanza e di una maternità, che in questo modo viene invece evitata. Tutto ciò genera una sorta di risentimento che può inficiare l'intesa di coppia.