L’ influenza dell’eros nella letteratura inizia essenzialmente a partire da Freud, padre della psicanalisi, il quale considerava la libido come principale motore della vita. Per Freud la libido rappresentava in maniera conscia o inconscia la ragione primitiva dei nostri comportamenti, delle nostre scelte sessuali, del nostro modo di fare sesso, e infine del nostro modo di vivere la vita.
In base a questa interpretazione freudiana i vari miti (ad es. Edipo) o i vari racconti (favole comprese) hanno sempre una connotazione sessuale più o meno velata.
L'interpretazione freudiana della letteratura ha riscosso notevole successo in epoca moderna ed ha influenzato scrittori e scrittrici, nonché l’approccio stesso all’argomento sesso. E’ come se di colpo si fosse sdoganato un argomento tabù e si sia data la giusta importanza ad un componente essenziale alla salute mentale e fisica dell’uomo quale può essere appunto la libido.
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Freud ha reso possibile parlare non solo di sesso ma anche delle sue varie deviazioni, dell’omosessualità, delle perversioni, di rapporti anali, orali, ecc. Questa liberazione culturale è di fondamento per tutta la letteratura moderna che ha analizzato ciascun personaggio partendo spesso dal suo vissuto erotico.
Tornando a noi non vi è dubbio che la libido rappresenti una componente importante e necessaria nell’espletamento della nostra vera personalità. Tuttavia nella maggioranza dei casi questo avviene di rado, vuoi per motivi culturali, vuoi per la difficoltà di mostrare al proprio partner la parte più ben nascosta di noi. La conseguenza è che viviamo a metà, spesso insoddisfatti e frustati.
Libido e la sessualità sono parte di noi, e gridano a gran voce i loro bisogni; ascoltarli è il primo passo per vivere una vita più completa e felice.