Un giovane uomo romano si affida alle cure di due specialisti per un problema di disfunzione erettile. L’iniezione prescritta dai medici, però, ha un tragico effetto collaterale: un'erezione prolungata e dolorosa. Per il 45enne è l'inizio di un travaglio che culmina in tribunale.
Una storia sicuramente bizzarra e che ad una lettura superficiale potrebbe strappare qualche sorrisino. In realtà cela il calvario doloroso si un paziente che, in buona fede, si affida alle cure di due incauti specialisti.
Andrea è un uomo romano di 45 anni che da qualche tempo ha problemi di erezione. Per risolvere il disturbo che lo affligge e ritrovare una vita sessuale serena, si rivolge a due specialisti della capitale , un urologo ed un andrologo, che gli somministrano un’iniezione.
Ma questa che doveva essere una cura miracolosa ha avuto in realtà un terribile effetto collaterale; il disturbo di erezione si è risolto ma l’uomo si è trovato a soffrire del problema opposto: il suo pene è rimasto in erezione per ben 36 ore consecutive, con conseguenti dolori lancinanti.
Subito si reca al Pronto Soccorso dove vengono diagnosticate lesioni guaribili in circa trenta giorni dovute all’iniezione di prostaglandina E1. Durante la convalescenza il disturbo, conosciuto in medicina come priapismo, ha continuato ad alternarsi provocando ad Andrea dolori fortissimi, lesioni e non meno imbarazzo del precedente.
L’incubo dell’uomo romano finisce in tribunale. Secondo il parere del pm, i due specialisti in urologia e andrologia sarebbero colpevoli di "negligenza e imperizia per non avere correttamente e adeguatamente informato il degente che il trattamento avrebbe potuto indurre un'erezione prolungata e dolorosa". I due incauti specialisti dovranno ora rispondere di lesioni colpose.
La disfunzione erettile colpisce circa 3 milioni di italiani e sembra essere sempre più diffusa anche tra gli uomini al di sotto dei 40 anni. Il problema di erezione - nella maggior parte dei casi passeggero e dovuto essenzialmente a periodi di stress o ansia - si può curare e risolvere senza necessariamente ricorrere a rimedi aggressivi e potenzialmente pericolosi. Ma è importante affidarsi a medici specializzati e fidati. E attenzione alle “cure” miracolose.