Il mandarito del Malabar conosciuto come Garcina cambogia (la sostanza biologicamente attiva) è un arbusto subtropicale dell’Indonesia appartenente alla famiglia delle Clussiaceae. Le sue proprietà fitoterapiche sono attribuite all’acido idrossicitrato (HCA, presente nella polpa e soprattutto nella buccia del suo piccolo frutto che ricorda piccole zucche) in grado di interrompere ed inibire l’enzima che metabolizza i grassi nell’organismo limitando il deposito di questi, favorendo un senso di sazietà e accelerando il metabolismo. Un rimedio naturale con proprietà dimagranti.
Garcinia cambogia proprietà e come funziona?
La Garcinia cambogia è una pianta tropicale ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo, che negli ultimi anni è stata incoronata regina fra gli estratti vegetali utili nell’ardua fatica di perdere peso. Tutto questo perché diversi studi hanno evidenziato come gli integratori a base di Garcinia in sinergia con altri principi attivi riuscirebbero ad inibire la citricolasi, uno degli enzima “colpevole” di trasformare le proteine, i carboidrati e gli zuccheri in eccesso in grasso che si deposita liberamente sul tessuto adiposo. 1
Oltre a limitare la formazione di grasso nel nostro corpo l’HCA (contenuto nella buccia del frutto) può aiutarci a ridurre la fame, alcuni studi indicano che aumenterebbe i livelli di seratonina nel cervello (l’ormone del buonumore considerato anche inibitore dell’appetito) e di conseguenza la sensazione di sazietà frenando così la voglia di mangiare di più 2 e tenendo lontano le abbuffate che oltre a farci ingrassare, puntualmente, aumentano i nostri sensi di colpa.
Certo tutti aspetti importanti e attendibili ma che non ci devono convincere e soprattutto illudere che per dimagrire basta assumere esclusivamente integratori a base di Garcinia ciò sarebbe solo una bella favola, un mito però da sfatare! L’alimentazione è fondamentale anche per perdere peso, seguire regimi alimentari specifici con l’aiuto di uno specialista è il primo passo da fare se si vogliono vedere risultati efficaci e sicuri.
Ciò significa che il consiglio del medico è fondamentale anche se si vogliono introdurre nella propria dieta integratori a base di Garcinia, che con buone probabilità ci aiutano a ritrovare la forma fisica che tanto desideriamo, ma se a questi non affianchiamo una lieve, ma frequente attività fisica durante la giornata (una camminata più volte alla settimana di 15/20 minuti può essere sufficiente) almeno una volta al giorno, caratteristici alimenti nutrienti come cereali integrali e frutta secca (in piccole quantità) ogni giorno ed uno stile di vita sano potremmo avere speso soldi inutilmente dando la colpa all’integratore di non avere fatto bene ciò che prometteva!
Garcinia cambogia e altri benefici, sicura? Solo con un HCA al 60%
Le proprietà benefiche dell’estratto vegetale del frutto e della buccia di Garcinia sembrerebbero essere un aiuto anche nel ridurre i livelli di zucchero nel sangue, un alleato in più per contrastare il diabete. Effetti positivi li avrebbe anche sul controllo dei livelli del colesterolo cattivo e dei trigliceridi nel sangue. E’, inoltre, considerato come un buon antistress, in quando agirebbe oltre che sulla produzione di seratonina anche sul cortisolo stimolando così il buon umore. Ricca di vitamine, calcio e carboidrati la Garcinia cambogia è sempre di più riconosciuta fra le cure naturali efficaci. Le pectine poi (fibre solubili che migliorano in transito intestinale) in essa contenute possono apportare benefici anche per il sistema digerente. Per quanto considerata sicura dalla FDA (Food and Drug Administration, ente governativo statunitense responsabile della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) gli effetti indesiderati che si manifesterebbero in soggetti più sensibili all’estratto a causa di un’assunzione prolungata nel tempo possono essere mal di testa, bocca secca, vertigini, nausea e diarrea è sconsigliata l'assunzione di Garcinia cambogia nel corso della gravidanza e allattamento. Nella sua dichiarazione l’FDA ha dichiarato la Garcinia sicura nelle condizioni del suo uso previsto, sarebbe priva di effetti collaterali se assunta a dosaggi specifici con il 60% di HCA, ciò indica che il produttore ha sdandardizzato l’estratto al 60% di acido idrossicitrico per volume (formula ideale) una percentuale più alta fornirà più HCA totale per compressa, ma non significa che sarà più efficace.
LEGGI ANCHE: Integratori Consigliati per Dimagrire in Menopausa
Non esistono integratori che fanno miracoli!!!
Lo so può essere frustrante, impegnativo e dispendioso (anche dal punto di vista economico) ma qualsiasi integratore, inclusi quelli a base della “regina” Garcinia, non possono farvi dimagrire se non modificate le vostre abitudini, soprattutto quelle alimentari. In realtà diffidate degli integratori presentati e venduti con slogan che promettono benefici miracolosi e soprattutto, da chi vuole convincervi che senza sforzo e sacrificio si possono raggiungere brillanti risultati! La Garnicia può essere un ottimo coadiuvante nella perdita di peso e non solo, ma dai suoi frutti non si estraggono pillole miracolose che sciolgono il grasso (senza modificare le abitudini alimentari) e che fanno perdere tanti kg in un mese (senza il minimo sforzo).
Gli aspetti fondamentali, nel caso di prodotti a base di Garcinia, che devono convincervi nella scelta dell’integratore giusto, sono:
- Certificazione del prodotto
- Composizione del prodotto, scegliere un integratore a base di estratti vegetali puri (anche in presenza di altri principi attivi) senza additivi
- In etichetta l’integratore dovrà riportare la specifica “Garcinia cambogia descrizione scorza frutto al 60% di acido idrossicitrico”.
In qualsiasi erboristeria e farmacia per non dimenticare le piattaforme on line, lo sappiamo bene possiamo ordinare e comprare integratori a base di estratto secco di Garcinia cambogia con estrema facilità, ma questo non deve indurci a scegliere un integratore naturale qualsiasi…occhio all’etichetta!
FONTI: 1. studio pubblicato su ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26667686. 2. studio pubblicato su ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3748738/
