Prostata ingrossata: curarla con i rimedi naturali

La Prostata ingrossata, o ipertrofia prostatica benigna, può essere curata e trattata con rimedi naturali a base di erbe ed estratti vegetali che hanno dimostrato essere molto efficaci soprattutto per alleviare i sintomi urinari della patologia.

 

Prostata ingrossataLa prostata ingrossata , meglio definita come Ipertrofia Prostatica Benigna, è una disfunzione molto comune tra gli uomini, che di solito si manifesta negli uomini dopo i 40 anni.

Non è una patologia maligna ma può provocare una sintomatologia molto fastidiosa a livello delle vie urinarie, con disagi soprattutto sulla qualità di vita della persona che ne è affetta. Insorgono difficoltà nella minzione, il flusso di urina è più debole o intermittente, si possono avere delle piccole fuoriuscite anche dopo aver terminato i propri bisogni, la necessità di urinare diventa più frequente ed improvvisa, anche durante la notte, e in alcuni casi il disturbo può anche causare insonnia.

In Europa, soprattutto in Germania, le cure naturali per la prostata ingrossata (ipertrofia prostatica benigna) sono molto utilizzate. In Italia, invece, è ancora forte la tendenza ad usare i farmaci senza tener conto che spesso degli effetti collaterali spiacevoli, soprattutto sulla vita sessuale del paziente (problemi di eiaculazione e calo del desiderio) e senza valutare la possibilità di effettuare un trattamento con rimedi naturali a base di piante che possono migliorare il flusso urinario.

 

Rimedi naturali per la prostata ingrossata

Di solito, soprattutto nella fase di esordio dell'ingrossamento della prostata, i rimedi naturali possono essere molto efficaci e danno meno complicazioni dal punto di vista dei sintomi.

Sono molti gli studi che dimostrano l'efficacia dei trattamenti naturali in molti casi di iperplasia prostatica benigna. Per esempio, alcuni integratori che sfruttano la sinergia di più piante ed estratti vegetali, possono rallentare o fermare l’ingrossamento della prostata in poche settimane.

La Teupolioside, estratto dalla pianta Ajuga Reptans L.,  ad esempio, grazie al suo meccanismo inibitorio degli ormoni androgeni che causano l'ingrossamento della prostata, è indicata nella prevenzione e nel trattamento della prostata ingrossata. Questa azione specifica è supportata da evidenze scientifiche hanno messo a confronto l’efficacia dell’estratto di Ajuga reptans con l’azione della Serenoa repens nel trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna. I risultati hanno dimostrato come il principio attivo della Ajuga reptens, il Teupoliside (nome commerciale Teupol 10P o 50P)  sia in grado di indurre una inibizione dell’85% sull’enzima 5-alfa reduttasi, rispetto al 48% delle cellule trattate con Serenoa.

E' ovvio che si tratta di terapie che impiegano più tempo ad agire, ma gli effetti possono essere soddisfacenti, duraturi e senza effetti collaterali spiacevoli. Si consigliano trattamenti continuativi di almeno 3-5 mesi, trascorsi i quali, se non si dovessero rilevare miglioramenti, potrebbe essere il caso di ricorrere ai farmaci.

 

Dieta e stile di vita

La cura dell’IPB non può prescindere dal mantenimento di uno stile di vita sano ed equilibrato. Secondo gli ultimi studi scientifici l’aumento del peso corporeo, della massa grassa, dei livelli di colesterolo e trigliceridi, la pressione alta, e l’obesità viscerale, potrebbero essere fattori di rischio responsabili dell’ingrossamento della ghiandola prostatica e quindi dei disturbi urinari e della disfunzione erettile (sintomi tipici dei problemi alla prostata).

La corretta alimentazione è il punto di partenza per mantenere o ritrovare la salute della prostata, sia per quanto riguarda la componente infiammatoria (alcuni alimenti possono aiutare e lenire gli stati infiammatori e a non favorire i fattori di rischio sopra citati), che per la regolarità della funzione intestinale (la stipsi cronica e la diarrea devono essere evitate perché possono irritare la ghiandola).

Con l’aiuto di uno specialista o un nutrizionista, è fondamentale impostare una dieta adeguata, che preveda un giusto rapporto fra Omega-3 e Omega-6, la riduzione degli zuccheri, dei grassi totali, degli acidi grassi saturi e polinsaturi.

Sono indicati quindi cibi come il pesce (pesce azzurro, olio di pesce e crostacei), la crema di riso integrale, l’olio extravergine di oliva e di riso; fra le verdure le carote, la zucca, le zucchine, il cavolo, il finocchio, la cicoria, le rape e le radici in genere; la frutta, preferibilmente mele o pere cotte non zuccherate.

Sarebbe meglio, invece, limitare (o evitare) i cibi che contribuiscono agli stati infiammatori della prostata: fra questi le carni fresche e conservate, i salumi e gli insaccati, le uova, i fritti, i dolci e le bevande zuccherate, i formaggi grassi e le farine raffinate.

In merito allo stile di vita, per la prevenzione e il trattamento delle problematiche prostatiche è bene:

  • bere molta acqua, almeno un litro e mezzo o due al giorno a piccoli sorsi e frequentemente nell’arco delle 24 ore, così da diluire le urine presenti in vescica e ridurre il rischio di infezioni alle basse vie urinarie
  • praticare  attività fisica, anche moderata
  • praticare anche l’attività sessuale
  • mantenere un’adeguata igiene a livello genitale.

 

 

 

 

Prova gli effetti benefici di un trattamento naturale per la prostata ingrossata

 

Torna al blog