Per affrontare il tema delle prostatiti, oggi vi proponiamo una interessante intervista al dott. Andrea Militello, Andrologo e Urologo.
Oltre a vantare una ampia esperienza come Andrologo e Urologo, il dott. Militello è autore di oltre 150 pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali ed internazionali, ha partecipato come relatore a numerosi congressi in ambito nazionale ed è collaboratore scientifico di alcune riviste scientifiche e non.
Le risposte alle nostre domande evidenziano la risonanza e l'esperienza che il dottore ha in merito alle problematiche maschili e la forte indole che lo guida nell’aiutare e far star bene le persone.
Prostatiti fortunate e prostatiti sfortunate: Intervista al dott. Militello
1) Anche se ormai i nostri lettori la conoscono molto bene, le chediamo di presentarsi brevemente.
Mi chiamo Andrea Militello, sono specialista Urologo Andrologo e svolgo la mia attività nelle città di Roma e Viterbo. Ho conseguito la Laurea nel 1991 e la specializzazione nel 1996, ho conseguito il Perfezionato in Ecografia Nefro Urologica e Urodinamica, il Master di perfezionamento in PsicoSessuologia, il Master in Andrologia di II° Livello, il Master in Seminologia e Fisiopatologia della riproduzione Umana.
2) Sottolineare che ama il suo lavoro è quasi superfluo, la cosa traspare prima di tutto dai feedback dei suoi pazienti che possiamo leggere anche online. In due parole, cosa ama di più della sua professione?
In due parole è difficile! Una delle cose più belle della mia professione è la possibilità di affrontare ogni giorno sfide nuove, aspetto che comporta un grande impegno e un aggiornamento quasi quotidiano, ma il desiderio di essere utile alle persone che si rivolgono a me, vince su tutto. Poi, visto che hai fatto riferimento ai feedback, amo molto il rapporto che negli anni sono riuscito ad instaurare con i miei pazienti. Non per vantarmi, ma posso definirmi in un certo senso un pioniere nell’uso di Internet come mezzo di comunicazione con i mie pazienti. Sono stato uno dei primi specialisti dell'area uro-andrologica ad utilizzare il web come risorsa per far conoscere la figura dell'andrologo e per farmi conoscere. Ogni giorno comunico con i miei pazienti e anche con uomini che in realtà non ho ricevuto in studio e forse neanche verranno mai, ma che hanno bisogno di consigli per affrontare al meglio alcune problematiche.
3) Quale è il suo approccio al paziente e alle problematiche?
Credo fortemente che ogni problematica e ogni patologia debba essere analizzata e trattata in un contensto ampio e personalizzato. Di fronte ad un nuovo paziente che si rivolge a me, mi pongo sempre e prima di tutto in una situazione di ascolto e di attenzione non solo alla sintomatologia ma anche alle componenti personali e psicologiche coinvolte. Valuto la salute generale, le tue abitudini di vita, anche la qualità della vita di coppia. Il trattamento delle malattie dell'apparato genitale maschile è una sfera molto molto delicata, che porta il paziente ad allarmarsi (spesso anche ingiustificatamente). Mi impegno sempre a rassicurare la persona che ho davanti, ad informarla correttamente rispetto alla diagnosi, alla terapia e alle misure preventive da osservare.
4) Rispetto alla sua esperienza quotidiana, quali sono le problematiche maschili più diffuse?
La patologia prevalente dell'apparato genitale maschile riguarda, nel giovane, il varicocele e le malattie a trasmissione sessuale, mentre nell'anziano sono i problemi prostatici ed erettili a diventare più frequenti.
5) A proposito di problemi alla prostata, sappiamo che lei, simpaticamente ma con cognizione di causa, ha suggerito una nuova e singolare definizione delle prostatiti. Vuole condividerla anche con noi?
Hai detto bene, simpaticamente ma allo stesso tempo in modo molto serio e rispettoso!
La prostatite è una insidiosa patologia dell'apparato urinario maschile, spesso di difficile interpretazione e trattamento, che crea notevoli disagi e fastidi non solo alla salute ma anche alla vita quotidiana e relazione.
Proprio sulla cura della prostatite ho creato un gruppo FB dove ogni iscritto può condividere la sua esperienza, confrontarsi e sfogarsi con chi come lui si trova a convivere ogni giorno con le insidie e i fastidi della prostatite. Basta leggere alcuni interventi per rendersi conto della disperazione che spesso genera nei pazienti, soprattutto in quelli in cui tende a recidivare.
In medicina la prostatite viene classificata in batterica e non batterica, acuta e cronica. Fra me e me io distinguo tra "prostatite fortunata" e "prostatite non fortunata".
- Chiamo prostatite fortunata quella forma in cui si individua subito la causa, infettiva o infiammatoria spesso su base ostruttiva e che in breve tempo si risolve (laddove per breve intendo comunque un tempo abbastanza lungo e difficle da definire).
- La prostatite sfortunata è quella difficile da identificare e quindi trattare. In questi casi il paziente dopo una lunga terapie inefficace tende ad andare in ansia e ad iniziare una 'disperata' ricerca di nuove soluzioni e consigli.
6) Nel corso dei suoi anni di esperienza, ha cambiato l'approccio medico verso questa patologia?
Dire che ho cambiato l'approccio medico non è esattamente corretto; diciamo che ho iniziato a delineare e considerare aspetti che un tempo mi sfuggivano rispetto alla "prostatite sfortunata". Motivo che mi ha spinto a creato un equipe di specialisti per affrontare a 360 gradi questa patologia.
Di fronte ad un paziente con questa problematica:
- mi accerto della perfetta condizione dell'intestino ed eventualmente indirizzo il paziente verso un percorso di regolarizzazione del microambiente intestinale anche con l’aiuto di un nutrizionista;
- verifico che la colonna vertebrale non abbia problemi, da li partono tutti i nervi che arrivano alla la pelvi e al bacino;
- escludo patologie muscolo tensive del perineo, su base organica o psicogena; in caso di problemi consiglio un bravo fisioterapista osteopata. Per questo motivo ho creato un equipe di specialisti per affrontare a 360 gradi questa patologia.