Cattivo odore intimo femminile. Le cause

Il cattivo odore intimo femminile è una condizione piuttosto diffusa che può diventare problematica.  E' spesso causa di imbarazzo per la donna, che fa fatica anche a parlarne,  e di frustrazione per l'uomo.  In condizioni normali le perdite vaginali hanno un odore caratteristico. Quando questo però diventa troppo penetrante, forte e sgradevole (quasi tutte le donne lo descrivono con l'espressione "odore di pesce") può essere il sintomo di un problema.

Di solito le donne, nel tentativo di alleviare il cattivo odore intimo, iniziano a lavare la vagina più frequentemente del solito, utilizzando saponi e detergenti vari, applicando profumazioni intime o utilizzando rimedi fai da te. Nulla di più sbagliato! Non solo perchè in realtà il problema continua a ripresentarsi ma soprattutto in quanto la situazione può perfino peggiorare. I profumi intimi e i detergenti troppo aggressivi possono scatenare reazioni allergiche ed irritazioni e, come i lavaggi troppo frequenti,  tendono ad alterare la microflora vaginale facilitando l'attecchimento di batteri e germi.  

Le cause più comuni del cattivo odore intimo

Le cause del cattivo odore della vagina possono essere diverse.  Nella maggior parte dei casi il cattivo odore intimo è il sintomo di una Vaginite Batterica. Normalmente la vagina è abitata da patogeni in quantità talmente basse da essere innocui. Quando questi proliferano si scatena una infezione, ossia la vaginite batterica. Pur non essendo una malattia venerea, il fattore di rischio principale per la contrazione della vaginite è sicuramente la promisquità sessuale, infatti può essere trasmessa da partner a partner e il cattivo odore può intensificarsi dopo un rapporto sessuale. Altre cause vanno ricercate vanno ricercate anche nell'eccessiva o insufficiente igiene intima, nell'utilizzo di contraccettivi meccanici intrauterini e nella sottoposizione a terapia antibiotica. Il cattivo odore intimo è un sintomo comune anche in alcune Malattie a Trasmissione Sessuale come la  Gardnerella, la Candida, la Gonorrea. In questi casi l'odore diventa ancora più forte e sgradevole quando le mucose vaginali entrano a contatto con lo sperma. Durante l'infezione, infatti, il pH delle secrezioni vaginali sale a più di 4.7; dall'altra parte lo sperma ha un pH neutro di circa 7.  In questi casi, quando il seme entra a contatto con le mucose i batteri “cattivi” rilasciano un maggior numeri di ammine producendo cattivo odore. Nello stesso modo può agire il sangue che, avendo un pH neutro o leggermente basico, può rendere l'odore particolarmente intenso anche durante le mestruazioni. Anche i cambiamenti ormonali possono causare cattivo odore intimo.  Questi infatti inducono una produzione di ferormone abbastanza forte da poter essere percepita. Altre cause sono riconducibili alla scarsa o all'eccessiva igiene intima: nel primo caso si facilita la proliferazione di batteri cattivi; nel secondo si rischia di  ridurre  o eliminare i batteri “buoni”, lasciando più spazio agli altri.

Le cause meno frequenti

Durante la pulizia della zona intima, bisognerebbe aver cura di eliminare lo smegma, ossia l'accumulo pastoso e biancastro di secrezioni prodotte dai genitali maschili o femminili. In genere è presente prevalentemente nella zona intorno al clitoride dove si concentrano la maggior parte degli odori. Più raramente il cattivo odore intimo può derivare da problematiche più complesse quali il cancro cervicale o vaginale, dalla presenza di una fistola rettovaginale (un'apertura anomala tra il retto e la vagina), da una forma grave di severo herpes genitale, dalla sifilide o da un tampone interno dimenticato.

Alcuni consigli

Ecco alcuni consigli da seguire quando si inizia ad avvertire un odore sgradevole a livello vaginale:
  • rivolgersi subito al medico o al ginecologo;
  • evitare rimedi e soluzioni fai da te e l'uso di deodoranti e lavande vaginali che potrebbero aggravare l'infezione;
  • fare sempre attenzione all'igiene intima;
  • utilizzare saponi e detergenti senza profumazioni aggiunte e a ph neutro; lo stesso consiglio dovrebbe essere seguito nella scelta dei lubrificanti per la secchezza vaginale;
  • non vergognarsi di affrontare l'argomento con il partner, ma cercare di mantenere aperta la comunicazione riguardo a queste condizioni.
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