Chi è affetto da dispareunia, uomo o donna che sia, prova un ricorrente o persistente dolore genitale prima, durante o dopo un rapporto sessuale.
Ciò impedisce alla persona di vivere serenamente la sessualità. La ripetuta esperienza di dolore genitale sperimentata ad ogni tentativo di penetrazione fa si che il rapporto sessuale si ammanti sempre di più dei colori della paura, della colpa, dell’umiliazione, dell’inadeguatezza e della vergogna fino a determinare l’evitamento delle stesse esperienze sessuali con conseguente compromissione della relazione di coppia.
Le cause di Dispareunia
Il disturbo riconosce una multifattorialità di cause mutuamente interagenti di tipo biologico, psicosessuale e relazionale. Vediamole insieme!
Nella donna affetta da una dispareunia superficiale, quando cioè il dolore è localizzato all’introito vaginale o alla vagina spesso si evidenziano infezioni flogistiche della vulva, della vagina o delle vie urinarie, inadeguata lubrificazione, vulvovaginiti (da monilia, trichomonas, herpes, etc.), cisti e infezioni a carico delle ghiandole di Bartolini, uretriti e patologie labiali, problemi clitoridei e fimosi o malformazioni vaginali, vaginismo.
Nella dispareunia profonda, dove invece il dolore è localizzato internamente a livello pelvico, possono riscontrasi malattie infiammatorie pelviche, endometriosi, retroversione uterina, patologie ovariche – cisti, tumori, ecc. –, congestione pelvica, dispareunia parapelvica, complicazioni dell’IMD, contrazioni uterine, spasmi addominali, angina da sforzo, papillomavirus vulvare, ipertono e mialgia tensiva del pavimento pelvico. Può essere dovuta anche all’assunzione di farmaci.
A livello psicologico le possibili cause che possono contribuire al persistere e all’aggravarsi della percezione del dolore e al peggioramento del disturbo sono rintracciabili nella mancanza di intimità affettiva, in rapporti non desiderati, nei conflitti coniugali o negli abusi fisici e psicologici da parte del partner, in preliminari inadeguati, nell’insoddisfazione sessuale o nei problemi sessuali del partner. Spesse volte, tre le cause psicosessuali che favoriscono la dispareunia, coesistono più disturbi sessuali come, per esempio, il vaginismo, la diminuzione dell'eccitazione, la caduta del desiderio, ecc.
Conflitti sessuali inconsci e pregiudizi possono essere all’origine di un dolore che assume spesso l’aspetto di un sintomo di conversione. Fra i pregiudizi più diffusi di particolare importanza appaiono quelli su base religiosa.
Il disturbo è frequente in donne con una storia di violenza o di abusi sessuali subiti in età infantile.
Inoltre, la dispareunia, al pari di altre disfunzioni sessuali, può avere come causa diverse patologie psichiche maggiori quali depressione, schizofrenia, disturbi ossessivi, etc. Può esserci comorbidità con altre patologie sessuali come il vaginismo, disturbo del desiderio e dell’eccitazione e disturbo dell’orgasmo.
Affrontare il problema
Vista la multifattorialità di insorgenza del disturbo occorre affrontare correttamente il problema per impedire il cronicizzarsi di una situazione che porterebbe, inevitabilmente, al fallimento della vita di coppia valutando le caratteristiche e la localizzazione del dolore, nonché le capacità di tolleranza della paziente, il momento in cui il dolore insorge, le posizioni in cui è più frequente, le eventuali malattie ginecologiche preesistenti.
Dal punto di vista psicosessuologico l’intervento, che prevede anche il coinvolgimento del partner, è mirato a ridurre il dolore e a migliorare la funzione sessuale. A tal fine il lavoro si focalizza sulla riduzione della paura di provare dolore durante il rapporto e sull’eliminazione dei fattori psicologici associati quali condizionamenti negativi, elementi fobici, etc.
Utili strumenti sono gli esercizi vaginali volti alla conoscenza della muscolatura vaginale, alla desensibilizzazione verso la penetrazione e a sviluppare il controllo volontario, l’uso di fantasie guidate e di induzioni ipnotiche.
La terapia sessuologia inoltre è volta ad aiutare la coppia a ristabilire l’intimità emotiva e fisica al fine di promuovere un maggiore coinvolgimento emotivo che preveda un repertorio di preliminari adeguati tanto da provocare una lubrificazione vaginale tale da facilitare la penetrazione e inibire così l’insorgenza del dolore e rendere il rapporto piacevole.
Per tale motivo l’uso di prodotti idratanti come l’Acido Ialuronico e lenitivi (d-mannosio, calendula e malva) o a base di aloe e vitamina E o di lubrificanti a base di d-mannosio che impediscono l'attrito durante il rapporto e quindi le microlesioni possono essere un aiuto efficace.
Dr.ssa Anna Carderi