Il ph vaginale è una difesa importante in quanto contrasta la crescita di microorganismi nocivi che possono causare disturbi e infezioni vaginali. Cosa può alteralo? Come mantenerlo in equilibrio?
Il pH cos’è?
Lo vediamo riportato su tutti i nostri prodotti di bellezza ed igiene intima, su farmaci ed integratori, su alcuni dispositivi medici e anche prodotti per la casa, la lista potrebbe continuare ancora…ma cos’è il pH?
Il termine pH significa potenziale dell’idrogeno, si tratta di un valore compreso tra 0 e 14 che ha il compito di misurare con una scala l’acidità o la basicità (alcalinità) del nostro organismo (cellule, acqua, sangue…) della pelle e quindi anche delle nostre zone intime!
E se è riportato in così tanti prodotti, anche importanti, dovrà avere un ruolo rilevante anche nella nostra vita, o no?
Assolutamente sì! Il pH gioca un ruolo importante nella salute e benessere del nostro organismo, la qualità della nostra vita è strettamente legata, infatti alla qualità della vita delle nostre cellule ed è, fondamentale, che queste lavorino al meglio se vogliamo assicurare un benessere fisico e psichico al nostro organismo. Per riuscire in questa impresa e vivere in buona salute dobbiamo raggiungere il giusto equilibrio, ovvero il giusto rapporto tra un pH neutro ( valore 7) un pH acido (valori inferiori a 7) e un pH basico o alcalino (valori superiori a 7)!
Benessere intimo femminile, come si misura il pH vaginale?
Spostando il focus su ciò che davvero ci interessa e che, a tantissime di noi sta a cuore la nostra attenzione si sposta, automaticamente, al benessere delle nostre zone intime…le più delicate del nostro corpo spesso le prime ad essere attaccate da infezioni e in alcuni casi campanello d’allarme di un malessere che stiamo vivendo in quel momento, possono infatti, manifestarsi cambiamenti nella consistenza, nel colore e nell’odore del liquido vaginale, tutto ciò comporta in noi donne, inevitabilmente, imbarazzo nella vita sociale e sessuale.
E’ fondamentale che le nostre parti intime vivano in un ambiente ideale per stare bene, il pH in questo è un nostro alleato ci aiuta, infatti, a trovare il valore più corretto. Un kit acquistabile in farmacia consente di conoscere, in breve tempo, il pH vaginale, si può eseguire sia in ambito clinico che nell’intimità delle nostre case, ma in questo caso il risultato avrà esclusivamente un fine indicativo perché non effettuando altri esami diagnostici - come quelli che garantiscono le strutture sanitarie - non avremmo alcuna certezza sulla presenza o meno di un’infezione, per questo è molto importante parlarne sempre con il nostro medico o specialista, che ci aiuterà anche in questa richiesta.
PH vaginale: le parole chiave sono giusta acidità!
Il pH vaginale è generalmente acido ed è il più importante mezzo di autodifesa del delicato equilibrio della nostra flora vaginale, un pH acido garantisce il giusto equilibrio tra i batteri naturalmente presenti nell’ecosistema vaginale, impedendo l’attacco e la proliferazione di batteri o funghi patogeni. L’ambiente acido, poi, favorisce la produzione dei lattobacilli, i cosiddetti guardiani della flora batterica vaginale.
L’acido lattico prodotto da questi bacilli, a sua volta, mantiene il pH della vagina entro valori tali da rendere molto difficile l’insediamento dei germi, responsabili delle infezioni che tanto detestiamo.
Il pH vaginale varia fisiologicamente nelle diverse fasi ormonali della vita di noi donne:
- Fino alla pubertà: si producono pochi estrogeni (ormoni steroidei prodotti e secreti principalmente nell’ovaio) quindi il pH tende ad essere neutro, tra i 6.5 ed i 7
- Durante il ciclo mestruale: l’acidità tende a ridursi, tra 4 e 6, per questo motivo nei giorni post ciclo siamo più soggette a rischio di infezioni
- In età fertile: comandano gli estrogeni, quindi il pH dovrebbe essere acido tra i 3.5 e i 4.5
- Durante la gravidanza: l’aumento di estrogeni fa crollare drasticamente il valore del pH che raggiunge un’acidità fino a 3
- Durante la menopausa: con il brusco calo degli estrogeni si ritorna ad un pH più neutro tra 6 e 7, aumenta il rischio di infezioni, ma anche fastidio e secchezza locali.
Cosa può alterare il pH vaginale?
Oltre alle fasi ormonali tipiche di noi donne, di seguito riporterò alcuni “nemici” della nostra microflora vaginale:
- Detergenti intimi aggressivi
- Cure antibiotiche
- Stress
- Pillola (contraccettivo orale)
- Basso sistema immunitario
- Biancheria intima sintetica/colorata
- Alimentazione squilibrata
- Diabete
- Assorbenti interni
- Uso eccessivo di lavande vaginali
L’importante ruolo del detergente intimo
Un prodotto sbagliato, cioè troppo neutro o troppo acido, può alzare o abbassare eccessivamente l’acidità locale, impoverendo i lattobacilli e aprendo le porte alle infezioni è importante scegliere ed anche in questo caso può essere fondamentale il consiglio del medico, prodotti specifici che garantiscano la giusta delicatezza e rispettino il pH delle mucose intime di quella fase ormonale precisa. Ricordate donne il detergente giusto non si limita a rispettare l’acidità delle nostre zone intime, ma le deve difendere, la sua azione protettiva è garantita dalla presenza di sostanze di origine naturale.
Il prodotto giusto deve avere:
Azione protettiva: un buon detergente intimo non è aggressivo, non contiene tensioattivi né profumazioni artificiali che a contatto quotidiano con la mucosa genitale sono causa di prurito e bruciore
Sostanze naturali di provata efficacia: timo, hamamelis virginiana, camomilla, malva e pantenolo (precursore della vitamina B, provitamina della vitamina B5, viene impiegato sostanzialmente nelle cure per la rigenerazione cellulare della pelle) sono alcune tra le piante e vitamine amiche intime delle donne.
Fondamentale poi è che tutte le piante e le vitamine contenute nei migliori detergenti intimi, non solo devono rispettare il pH vaginale fisiologico, ma soprattutto devono aiutarlo a mantenerlo costante nel tempo.
Il nostro consiglio per le donne in menopausa o in presenza di secchezza vaginale è il Keva (pH 6.8), detergente intimo naturale utile per l’igiene quotidiana delle donne con pH neutro. Grazie alla sua naturale azione lenitiva, emolliente e rinfrescante delle zone intime, Keva detergente intimo aiuta ad alleviare i fastidi legati alla secchezza vaginale e contribuisce a ripristinare idratazione e trofismo delle mucose genitali senza alterarne l’equilibrio fisiologico.
La nostra raccomandazione è quella di non sottovalutare mai i sintomi fastidiosi che possiamo accusare nelle nostre zone intime, rivolgersi sempre al medico di fiducia per valutare la situazione individuale e scegliere il detergente adatto da utilizzare.
Ciao a tutte,
spero di avervi aiutato nella vostra ricerca…se volete lasciate un commento!!!