Quanto è importante il sesso in un rapporto?
La maggior parte delle persone risponderebbe a questa domanda con un molto, alcuni direbbero che è fondamentale altri ancora che il sesso ha un’importanza marginale … e poi c’è una piccola percentuale che invece ha raggiunto la “pace dei sensi” tanto da poter parlare di una vera e propria anoressia sessuale.
L'anoressia sessuale
Sono casi limite in cui si ha una totale perdita del desiderio e assenza di reattività agli stimoli sessuali.
Un disinteresse che si espande anche alla sfera più emozionale e intima. Chi soffre di anoressia sessuale infatti rifugge non solo dal rapporto sessuale ma da qualunque tipo di rapporto che possa innescare una situazione emotivamente profonda oppure sceglie partner che presentano anch’essi qualche difficoltà sessuale, e che quindi gli permettono di continuare a sfuggire il problema.
C’è una perdita più importante della fisicità e della sessualità. Più importante persino dell’intimità intesa come comprensione e complicità, come la capacità di abbandonarsi all’altro. C’è l’assenza più profonda di se stessi!
La persona appare fortemente distaccata, come coperta da una corazza durissima e difficilmente scalfibile che la blocca in una negazione di se stessa, dei propri bisogni e desideri impedendogli di esprimerli a 360°. In balia del bisogno di controllare tutto e tutti, non può certo lasciarsi andare al piacere e a sensazioni che sono percepite come un salto nel buio.
Invischiata in una logica di dovere, responsabilità e paura che la priva e nello stesso tempo la tutela dal provare piacere e la porta ad evitare, rifiutare e svalutare tutto ciò che si attiene alla sfera intima e sessuale.
Incapace di abbandonarsi alle proprie sensazioni corporee, rimane saldamente ancorata alle sue paure verso l’intimità e alle preoccupazioni sulle proprie prestazioni sessuali nutrendo sempre di più i suoi atteggiamenti negativi verso il sesso e il piacere.
Una corazza difensiva che spesso nasconde tratti ansioso-depressivi nonché fobie (avversione sessuale, philofobia, dismorfofobia) e tratti ossessivi compulsivi funzionali all’evitamento dei rapporti intimi.
Effetti sul partner
L’anoressia sessuale inevitabilmente modifica la qualità della vita del paziente ma anche quella del partner.
Il non sentirsi più l’oggetto dei desideri inevitabilmente si traduce in un attacco alla propria identità e può innescare in chi lo subisce sentimenti di rifiuto e di abbandono, sensi di colpa e di accuse che minano il rapporto. Lo sguardo cattivo, disapprovante con cui l’altro ci guarda finiscono per rendere difficile se non impossibile l’accettazione di sé. E così la persona che ci ama e che amiamo si trasforma in una minaccia costante.
Spesso i partner non si riconoscono più. La perdita spesso è profonda. La distanza emotiva aumenta fino all’inevitabile rottura.
Come affrontare l'anoressia sessuale
E allora l’unica via d’uscita rimane il cercare di capire quando, come e perché è accaduto ciò.
Il primo passo è valutare i possibili eventi che possono aver scatenato la sintomatologia e quelli che la alimentano. Un esempio ne sono l’assunzione di alcuni farmaci, patologie fisiche o squilibri ormonali. Ma anche stress, preoccupazioni, intenso lavoro, gravidanza e allattamento, eventi traumatici, anoressia alimentare possono portare all’anoressia sessuale.
Ma quando il problema nasce in seno alla coppia il problema va affrontato con la coppia. Chi manifesta la difficoltà infatti, il più delle volte è solo il portatore di un sintomo che ha radici nel rapporto a due. Non c’è un Tu da aiutare ma un Noi. Le dinamiche sono tante e specifiche della coppia che arriva in terapia. Senza rendercene conto nella coppia possono scatenarsi dinamiche di potere che portano all’annullamento dell’unicità dell’altro o lo relegano ad un entità da cui attingere piacere e soddisfacimento e che possono innescare tutta una serie di problematiche sessuali, inclusa l’anoressia.
Dott.ssa Anna Carderi