Troppo spesso nel curare tale problematica ci si focalizza troppo sull’uomo trascurando che la disfunzione erettile inevitabilmente si ripercuote e modifica anche la qualità della vita della sua compagna.
Tale problematica rappresenta per la donna un attacco alla propria identità e può scatenare tutto un corollario emozionale che mina il suo benessere psicosessuale traducendosi in facilità al pianto, insonnia, stile alimentare inadeguato, ansia e depressione, sensi di colpa, calo dell’autostima, frustrazione, rabbia e irritazione.
Ma come mai accade tutto ciò?
È innegabile, tutti noi misuriamo la nostra autostima, femminilità/mascolinità e desiderabilità in base a quanto sessualmente risponde bene il nostro partner.
Questo atteggiamento, quando si verifica un problema di deficit erettile, può innescare nella donna ingiustificati sentimenti di abbandono e di rifiuto. In questi casi la disfunzione viene vissuta come l’incapacità di procurare un’erezione valida al proprio partner e genera nella donna confusione, rabbia, frustrazione, disorientamento, paura del tradimento, paura di non essere più seduttiva ed attraente.
Così, al fine di salvaguardare la stima di sé, la donna preferisce non correre rischi di delusioni future e rinuncia al piacere e alla sessualità. Progressivamente il desiderio sessuale si riduce ed ella prova un sempre più nutrito disinteresse sessuale, rifugia dai contatti affettivi e corporei e dai rapporti sessuali che si fanno sempre più radi fino ad arrivare all’astensione.
Ciò innesca nella coppia una catena di sensi di colpa e di accuse reciproche che minano il rapporto e la propria identità.
La ferita narcisistica, vissuta o subita e la reciproca ostilità rendono difficile o distruttiva la comunicazione all’interno della coppia, riducono o annullano “la complicità” amorevole tra i partner, il linguaggio del corpo diventa rigido e distante, cambia il rapporto con i propri genitali.
La conflittualità emersa, a volte, può raggiungere toni drammatici e può portare alla rottura della coppia.
Deficit erettile problema di coppia: cosa fare?
È evidente che in questi casi la disfunzione erettile è un evento che ha fatto precipitare un equilibrio già precario dei singoli componenti della coppia stessa. In questi casi la terapia può essere utilizzata per migliorare o stabilizzare la comunicazione all'interno della coppia, per approfondire aspetti irrisolti o aggravati dalla crisi evolutasi all'interno della coppia e per tutelare o assicurare l'equilibrio della stessa. Liberare le emozioni, discutere dei timori consente alla coppia di superare gli stati di ansia e di angoscia correlati, diminuire l'incidenza dello stress vissuto e superare i diversi contrasti comunicazionali.
È inoltre necessario che la coppia, al fine di affrontare il problema, consideri la propria impotenza come una condizione e non come una menomazione, conservando la lucidità necessaria per affrontare il problema.
Infatti, il verificarsi di ripetuti fallimenti induce la coppia a confrontarsi in modo realistico con l'impossibilità di avere rapporti sessuali. In tal caso il supporto psicologico può facilitare la reinterpretazione della situazione.
Articolo scritto dalla dott.ssa Anna Carderi
La dott.ssa Anna Carderi è Psicologo clinico, Psicoterapeuta e Sessuologo. Oltre alla formazione scientifica qualificata e all’ esperienza professionale, la dott.ssa vanta esperienze didattiche, attività di ricerca, attività editoriali mediatiche, pubblicazioni scientifiche e affiliazioni scientifiche. La dott.ssa riceve presso il proprio studio: Riano, Via del Falco 56 (Rm) Roma, Via R. Giovagnoli 6. Per contatti: 3294087906