L’endometriosi è una malattia capace di cambiare la qualità della vita sia affettiva sia sessuale della donna e della coppia.
È una brutta bestia, un alieno che ti cova dentro fino ad invadere parte del tuo corpo, silente si fa strada per poi un giorno implodere dentro con dolori e fitte pelviche che da lì in poi si presenteranno puntuali ad ogni ciclo mestruale, durante la minzione o la defecazione. Ma non solo!
L’endometriosi può causare dolore anche durante e dopo il rapporto sessuale.
A seconda della presenza o meno di congestione vaginale e della localizzazione dell’endometriosi e dello stato di avanzamento della malattia, l’intensità del dolore durante la penetrazione può essere tale da inibire il desiderio e con esso l’eccitazione e la conseguente disponibilità al rapporto. Andando a compromettere la vita sessuale stessa.
Inevitabilmente la paura del dolore inizialmente porta ad evitare alcune posizioni e quando questo non basta più si inizia a castrare il desiderio di fare l’amore. Il pensiero di poter star male sia durante il rapporto che dopo porta ad evitare tutte quelle situazioni di intimità che possano confluire in un rapporto come baci, carezze e abbracci. La perdita di intimità che ne deriva unitamente ai continui evitamenti e rifiuti infiacchiscono il rapporto e la coppia va in crisi.
I passi verso la guarigione dall'endometriosi
Il primo passo verso la guarigione è quello di non lasciare che l’endometriosi si impossessi del proprio corpo. Da una parte c'è la strada della chirurgia conservativa, dall'altra la strada degli ormoni o nei casi più gravi l’isterectomia da integrare ad una psicoterapia o terapia sessuale.
L’endometriosi ti aggredisce e ti sfianca fisicamente ma anche psicologicamente. Le recidive, lo spauracchio dell’infertilità, lo scoramento nell’idea che nonostante le cure non si guarirà mai del tutto e il senso di impotenza che ne deriva, la menopausa forzata, la stanchezza, le vampate di calore e l’aumento di peso, i problemi sessuali, tutto ciò concorre a minare la propria immagine corporea e la propria femminilità per cui non ci si sente più attraenti, sexy e sessualmente attive, in compenso ci si sente inutili ed in colpa per l’altro.
È quindi importante un supporto psicologico integrato che si dipani sugli aspetti sessuali, individuali e di coppia, e che aiuti la persona a recuperare la propria autostima e la propria identità femminile. Dal punto di vista psicosessuologico l’intervento, che prevede anche il coinvolgimento del partner, è mirato a ridurre il dolore, a migliorare la funzione sessuale e ripristinare l’equilibrio nella coppia in crisi.
In questi casi l’intervento sessuologico consente ad entrambi i membri della coppia di riappropriarsi della propria intimità sia affettiva sia sessuale ad iniziare dal condividere quelle paure e insicurezze nascoste, riducendo così la distanza venuta a crearsi.
Inoltre, le tecniche di rilassamento e quelle mansionali consentono di intervenire sul dolore anche definendo alcune accortezze come l’uso di lubrificanti o la scelta di posizioni che consentano alla donna di controllare l’intensità delle spinte coitali in modo da evitare il dolore connesso a una penetrazione profonda.
Tutto ciò permette alla coppia di ritrovare un nuovo equilibrio psicosessuale nonostante l’endometriosi.
Dott.ssa Anna Carderi