Da sempre simbolo di virilità mascolinità e potere, fonte di soddisfazione, ansie e paure, il pene è stato negli anni da prima dopato, protesizzato, allungato e infine liftato.
La medicina oggi offre una soluzione, o quasi, ad ogni sorta di problema sia funzionale, riguardante l’espletamento del rapporto sessuale e l’incapacità di soddisfare la propria partner, sia puramente estetico, al fine di migliorare e quindi aumentare le dimensioni dei propri genitali pur avendo un pene di dimensioni perfettamente normali.
Le misure del pene contanto!
Che si parli di lunghezza o circonferenza le misure del pene per gli uomini contano a tal punto che il 79% degli interventi di allungamento penieno viene eseguito con finalità puramente estetiche, al pari della rinoplastica o delle protesi mammarie, e, solo il restante 21% è praticato per patologie organiche.
Spesso sono uomini a cui essere normodotati e rientrare in una media statistica (13,8 - 15,5 cm di lunghezza ; 11,8 - 12,8 cm di circonferenza) non basta!
Tanto che più del 45% dichiarano di essere insoddisfatti delle dimensioni del proprio pene. Un’insoddisfazione che mina l’immagine che si ha di sé con forti ripercussioni sulla propria autostima. Perché il pene non è solo un organo del corpo … è lo strumento con cui misurare le proprie capacità sessuali.
Tanto che il 15% degli uomini tra i 25 e i 55 anni fa una visita per ingrandimento.
Tecniche per l'ingrandimento del pene
Tante le tecniche tra cui districarsi per guadagnare centimetri non solo in lunghezza ma anche in larghezza.
TECNICHE PER L'AUMENTO DEL DIAMETRO DEL PENE
Per quando riguarda l’aumento del diametro sono tanti gli uomini che auspicano di appartenere a quel 1% dei detentori del guinness dei 6 pollici (15cm) di circonferenza e che optano per interventi come la lipopenoscultura, l’infiltrazione a base di acido ialluronico cross linkato o di materiali non riassorbibili come il bio alcamid.
Nonostante entrambe le procedure siano ambulatoriali e il materiale sia riassorbirle, l’infiltrazione a base di acido ialluronico cross linkato, a differenza di quella a base di grasso centrifugato, sembra escludere il rischio di aderenze, di asimmetrie o di deformità. Sconsigliate invece le tecniche a base di bio alcamid poiché nel tempo potrebbero dare problemi di reattività locale come ascessi e formazione di granulomi.
Va tuttavia considerato che, come riportato in letteratura, spesso anche il lipofilling eseguito sul pene, può provocare necrosi tissutali con perdita di sostanza, infezioni ed estrusioni di materiale purulento.
TECNICHE PER L'ALLUNGAMENTO DEL PENE
Per quanto riguarda l’allungamento del pene tra le varie tecniche riporto la sezione laser del legamento sospensore. Una procedura chirurgica che consente di estrarre parte del pene, circa un terzo, che si trova all’interno del corpo. I risultati, in centimetri, non sono sempre molto evidenti.
Altra tecnica spesso accessoria a quella della sezione del legamento sospensorio è la vibroliposcultura sovra pubica. Essa consiste nell’aspirazione del grasso pubico in modo da scoprire ulteriormente la parte superiore del pene.
Considerazioni
Tecniche a parte è necessario chiarire che non esiste nessuna procedura che garantisca il recupero di una sessualità soddisfacente … ergo … recuperare in centimetri non significa necessariamente recuperare il senso di se stessi come uomo o appagare la propria partner.
Certo che migliorare l’idea che si ha del proprio pene migliorerà l’idea che si ha di se stessi, il proprio comportamento e gli atteggiamenti nei confronti della vita e dell’altro sesso. Ma una sessualità soddisfacente spesso prescinde dalle dimensioni. Una buona e appagante sessualità è un connubio di coinvolgimento emotivo, intimità e seduzione erotica, elaborazione di fantasie sessuali eccitanti, efficace stimolazione fisica e capacità di abbandonarsi alle proprie sensazioni corporee, scambio di piacere e affettività. La sessualità è comunicazione, gioco, fantasia. È ciò che ci avvicina e ci consente di conoscere l’altro e riconoscersi nell’altro.
La sessualità è tutto ciò che migliora e accresce il nostro rapporto con il partner e l’ascolto, la condivisione, il confronto e l’aiuto reciproco sono ulteriori fonti di soddisfazione che agiscono positivamente sulla sessualità.
A fronte di ciò è fondamentale chiarire se un problema di "dimensioni" sia realistico o presunto, o ancora, psicopatologico come nei casi di dismorfofobia. In quest’ultimo caso e nei casi in cui non vi siano evidenze cliniche che giustifichino l’operazione bisogna indirizzare la persona verso un intervento psicosessuologico. Un intervento atto a rieducare e fare riappropriare la persona della loro sicurezza e stima di sé al fine di migliorare le percezione e l’immagine corporea e permettere così alla persona di riappropriarsi di uno status di “potere” necessario al buon funzionamento intimo e relazionale.
Articolo scritto dalla dott.ssa Anna Carderi
La dott.ssa Anna Carderi è Psicologo clinico, Psicoterapeuta e Sessuologo. Oltre alla formazione scientifica qualificata e all’ esperienza professionale, la dott.ssa vanta esperienze didattiche, attività di ricerca, attività editoriali mediatiche, pubblicazioni scientifiche e affiliazioni scientifiche. La dott.ssa riceve presso il proprio studio: Riano, Via del Falco 56 (Rm) Roma, Via R. Giovagnoli 6. Per contatti: 3294087906