Esistono rimedi naturali contro il prurito intimo esterno ai genitali esterni? In cosa differisce questo tipo di prurito da quello vaginale interno? E quali cause lo determinano?
Prurito intimo esterno: cos’è ed in cosa differisce dal prurito interno
Al giorno d’oggi può accadere, anche per causa differenti, di soffrire di un fastidioso senso di prurito alle parti genitali: esso può essere sia di tipo esterno, ovvero localizzato nella valva (prurito vulvare), sia di tipo interno, ovvero essere riferito alla parte più interna (prurito vaginale). La sensazione è in ogni caso fastidiosa, ma in cosa differisce il prurito intimo esterno dal prurito intimo interno?
Prurito intimo: maschile o femminile?
Prima di tutto, sfatiamo un mito: è quasi sempre diffuso e normale parlare di prurito intimo femminile ma, seppur in casi differenti, questa sensazione può colpire anche l’uomo. Pertanto, quando si parla di prurito alle parti genitali, si può anche fare riferimento al prurito maschile che presenta sostanzialmente le stesse tipologie di fastidio anche se le cause possono essere molto diverse. Se nella donna le cause scatenanti del prurito intimo possono essere anche di tipo ormonale, nell’uomo il prurito è una sensazione che può dipendere soprattutto da fattori legati ad una scarsa o inadeguata igiene personale, oppure da malattie infettive, molte delle quali sono sessualmente trasmissibili. Pidocchi, scabbia, idiopatia, sono solo alcune delle condizioni che, in un uomo, possono determinare l’insorgenza del prurito.
In ogni caso, facendo riferimento al prurito femminile, ricordiamo che quello esterno è fastidioso, esattamente come quello interno, e che può comportare anche l’insorgenza di perdite bianche. Differisce dal prurito intimo interno perché è per lo più concentrato sulla zona esterna, quella direttamente a contatto con gli slip e, forse anche per questo, una delle cause scatenanti può essere proprio l’uso di biancheria non esattamente pulita oppure sintetica.
Cause del prurito intimo esterno in una donna
Il prurito intimo esterno è causato soprattutto dal periodo precedente al flusso mestruale ed in questo caso, infatti, le cause possono essere ormonali, ma non solo: una cattiva igiene o inadeguata igiene personale, o al contrario una pulizia troppo specifica e repentina, possono condizionare l’insorgenza del prurito intimo in una donna, con tutte le conseguenze del caso. Ancora, tra le cause del prurito intimo esterno si ricordano anche menopausa, infezioni vaginali dovute a malattie sessualmente trasmissibili o vestibolite vulvare.
Vediamo nello specifico le cause del prurito intimo esterno in una donna:
- Infezioni sessuali: il prurito può essere un campanello d’allarme relativo all’insorgenza di malattie sessualmente trasmissibili. Bisogna ricordare che, a questo proposito, non si parla solo di patologie come Aids, ma anche di infezioni di entità minori ma comunque importanti. Tra queste si può ricordare, ad esempio, la candida: un fungo che si trasmette anche per via sessuale – ma non solo in questo modo – e che può comportare diversi problemi, come ad esempio prurito e bruciore intimo. Tra i rimedi contro il prurito intimo esterno determinato dalla candida vi sono sia rimedi farmacologici, sia rimedi naturali, ma sicuramente la prevenzione è la più importante: indossare sempre il preservativo o farlo indossare al partner è fondamentale se i nostri rapporti sessuali sono occasionali e se non siamo certi dello stato di salute del partner. Poiché la candida può essere determinata anche da un’infezione da contatto in ambienti umidi, si consiglia sempre di evitare di sedersi a bordo piscina o comunque in ambienti che potrebbero determinare una eccessiva estensione del fungo. In questo caso possono essere utilissimi lavaggi con rimedi naturali calmanti, come la camomilla e, per disinfettare e calmare il bruciore, invece, acqua e sale oppure acqua e bicarbonato;
- Infezione da batteri. Non solo la candida, ma anche molti altri batteri possono essere determinanti per quel che riguarda l’insorgenza di questo disturbo. Anche in questo caso è possibile agire in linea preventiva, anche con un’alimentazione più sana che renda il corpo più forte e adatto a sostenere eventuali problemi fisici;
- Cattiva o inadeguata igiene intima. È una delle cause determinanti del prurito intimo esterno: sappiamo, infatti, che talvolta il problema relativo all’insorgenza di prurito intimo ai genitali esterni è ascrivibile in qualche modo ad un’igiene intima sbagliata o scarsa, composta, ad esempio, da prodotti detergenti che possono irritare la pelle e quindi determinare la sensazione di fastidio. Ciò accade anche a causa della depilazione con prodotti non adeguati, che può provocare diversi danni specialmente a chi ha la pelle molto delicata e soffre più facilmente da infiammazione dei follicoli. Anche un’igiene intima eccessiva può essere determinante nell’insorgenza di fastidi come prurito intimo esterno o bruciore, perché abbatte il ph fisiologico della pelle, rendendo così possibile l’insorgenza del fastidio.
- Allergia alla biancheria intima. Se i tessuti che compongono la biancheria intima non sono in puro cotone – ma, al contrario, sono sintetici - ecco che può insorgere il fastidio del prurito intimo vaginale. È bene quindi evitare di indossare slip che potrebbero incentivare questo disturbo, così come è bene non indossare pantaloni o indumenti troppo stretti.
- Gravidanza o menopausa. Si tratta, in entrambi i casi, di condizioni che sono per lo più determinate dal cambiamento ormonale e che rappresentano comunque fastidi passeggeri.
Prurito intimo esterno: quali sono i rimedi naturali (e non solo)
Non solo rimedi farmacologici, ma anche rimedi naturali contro il prurito intimo esterno: infatti, in caso di prurito – che, come abbiamo anticipato può essere associato a bruciore – è possibile fare riferimento sia a rimedi di tipo medico e farmacologico, sia a rimedi naturali, sia alla prevenzione.
In fatto di rimedi farmacologici, essi sono per lo più necessari per contrastare il problema da un punto di vista medico ovvero rappresentando un trattamento a lungo termine: in sostanza, con l’aiuto di un farmaco o di una pomata è possibile agire sulla causa scatenante, mentre i rimedi naturali possono agire per lo più sul sintomo, rappresentando comunque un’ottima arma per affrontare il disturbo anche dal punto di vista della sopportazione stessa del sintomo. I rimedi naturali possono essere anche preventivi: ad esempio, una giusta alimentazione associata ad una buona attività fisica sono dei metodi entrambi non farmacologici per affrontare a livello preventivo il disturbo.
Se ci sono infezioni, è bene ricorrere al medico e quindi all’aspetto farmacologico del trattamento: potrebbero essere necessari anche degli antibiotici, se ad esempio il problema è determinato dalla presenza di batteri; al contrario, si possono utilizzare dei farmaci ad uso topico, come ad esempio pomate, specialmente laddove il disturbo sia generato da funghi (la candida ne è un esempio specifico). In particolare si possono utilizzare farmaci come il miconazolo, il clotrimazolo e il tolnaftate.
Dal punto di vista dei rimedi naturali, è possibile invece utilizzare rimedi come impacchi a base di camomilla o lavaggi naturali contro infiammazioni ed irritazioni, che è possibile fare utilizzando ingredienti molto semplici e di uso comune, come ad esempio acqua e aceto bianco, acqua e bicarbonato, acqua e sale (utile, quest’ultimo, in caso di irritazioni senza lesioni o escorazioni), oppure yogurt, il cui scopo è quello di ripristinare la flora batterica vaginale.
Per quel che riguarda invece la prevenzione, è bene condurre uno stile di vita corretto, ovvero composto da alimentazione controllata e adeguata (ricca, ad esempio, in frutta e verdura) e da attività fisica moderata. Inoltre, si consiglia a chi ha la predisposizione all’insorgenza di questi disturbi, di non indossare biancheria intima stretta oppure sintetica.
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