Il prurito vulvare è un disturbo molto diffuso tra le donne: può essere determinato dalla presenza di funghi e batteri o da una scarsa (o al contrario eccessiva) igiene, e può essere trattato anche in maniera naturale.
Cos’è il prurito vulvare intimo e come si presenta
Molte donne avranno provato la sensazione di fastidio legata ad un eccessivo ed insopportabile prurito vulvare almeno una volta nella vita: si tratta di un disturbo molto diffuso, che può essere generato da diverse cause, sia di tipo fisiologico che di tipo sessuale. La vulva è quella parte del corpo che rappresenta il punto di accesso alla vagina: anche per questo motivo, essa può essere un vero e proprio riferimento per i batteri che possono annidarsi e raggiungere l’interno stesso dell’organo genitale femminile, provocando infine non pochi problemi e conseguenze.
Il prurito vulvare si presenta con sensazioni molto note e facili da indovinare: il punto di partenza è il prurito, che colpisce in maniera costante o intermittente, e che talvolta, ma comunque non sempre, può essere accompagnato da altri disturbi come ad esempio bruciore oppure perdite vaginali gialle o bianche, a seconda della patologia presente e quindi del sintomo possibile.
È un disturbo, questo, che di per sé non è preoccupante, anche perché non sempre deriva dalla presenza di funghi o batteri, ma talvolta può essere determinato da una scarsa igiene intima o al contrario da una pulizia troppo minuziosa, che aggredisce il ph fisiologico e le mucose, rappresentando così un vero problema. Bisogna a questo scopo aggiungere che il prurito di questo tipo può essere anche dovuto ad un uso non idoneo di biancheria intima, come ad esempio l’uso di slip sintetici, che non lasciano traspirare la pelle, e di pantaloni o indumenti troppo stretti: questo è un problema che non va sottovalutato perché proprio la vagina è dotata di mucose e di secrezioni che, a contatto con la biancheria intima, possono determinare anche l’insorgenza di infezioni, tali da determinare il fastidioso prurito vaginale.
Cause del prurito vulvare: quali sono
Tra le cause del prurito vulvare ricordiamo:
- Lavaggi non molto frequenti, o al contrario una pulizia troppo minuziosa, associata all’uso di detergenti aggressivi che rischiano di determinare una trasformazione del PH naturale della pelle. Che, nella zona della vagina, è molto più delicata di quanto pensiamo: motivo per cui è bene evitare di lasciare libero sfogo ai batteri – ottimo lavare con acqua e detergenti intimi non aggressivi almeno due volte al giorno, cambiando anche la biancheria intima – ma non bisogna esagerare. Una pulizia troppo frequente rischia di abbattere le normali difese della donna, rendendo così il terreno fertile per l’insorgenza dei batteri;
- I batteri ed i funghi possono essere una delle cause del prurito vulvare. Infatti, tra le infezioni più diffuse troviamo la candida albicans, che può avere diverse origini tra cui, ad esempio, anche la gravidanza, la presenza di diabete, oppure l’uso di farmaci per la cura di altre problematiche. Un’altra infezione è la vaginite da trichomonas, o da Gardnerella, che può comportare il prurito ma anche il bruciore e la sensazione di fastidio intimo; anche i condilomi – alla base dell’HPV o Papilloma virus – possono essere responsabili di prurito e bruciore intimo.
- Una depilazione effettuata in maniera aggressiva. Utilizzare strumenti di depilazione aggressivi, come ad esempio rasoi o lamette o ancora crema depilatoria, può essere dannoso in questo caso perché potrebbe comportare inizio di infezioni e di irritazioni della zona vulvare, che determinano anche follicoliti o cisti.
- Uso di indumenti stretti oppure sintetici. Anche questa può essere una causa scatenante: gli indumenti non dovrebbero essere stretti perché dovrebbero consentire la corretta respirazione della pelle, ed allo stesso tempo è anche consigliato evitare di indossare biancheria intima sintetica, che, a contatto con la pelle, con le mucose e le secrezioni vaginali, potrebbe essere un problema per l’insorgenza del prurito vulvare.
- Alimentazione ricca in zuccheri e lieviti. Questo tipo di alimentazione, oltre ad essere dannosa per quel che riguarda il peso, è anche pericolosa perché potrebbe essere determinante nell’insorgenza della candida o di altre infezioni.
A questo proposito, occorre anche ricordare che il prurito intimo vaginale potrebbe essere di tipo ricorrente o cronico: se è ricorrente, esso può essere soprattutto causato da cambiamenti ormonali, reazioni allergiche oppure da gravidanza o uso di farmaci locali; se è cronico, dietro il prurito vulvare vi potrebbero essere altri disturbi, come ad esempio lichen planus o dermatite seborroica.
Trattamento e cura del prurito vulvare: rimedi naturali (e non solo)
Il prurito vulvare e il prurito intimo esterno possono essere trattati in diversi modi, ovvero con rimedi naturali oppure per mezzo di rimedi farmacologici e medici. Prima di tutto, però, è opportuno capire quale sia in effetti la causa scatenante del prurito vulvare: se esso è determinato da patologie o da infezioni, non bastano i rimedi naturali e comunque in ogni caso non rappresentano il modo ufficiale per eliminare l’infezione.
I rimedi naturali al prurito intimo possono rappresentare, al contrario, ottimi metodi per far sì che il disturbo sia meno fastidioso, e per allontanare i sintomi: sono consigliati, quindi, specialmente in concomitanza con l’uso di farmaci e di medicinali, laddove sia necessario. È ovvio anche ricordare che, se il prurito si presenta per poco tempo, o per un periodo di tempo limitato, in quel caso è possibile che le cause siano meno importanti: se, però, al contrario il prurito vulvare si presenta in modi ricorrenti e non passa, è importante indagare quale sia il trattamento migliore da effettuare, e soprattutto se scegliere un trattamento topico e locale (creme antibiotiche, cortisoniche oppure emollienti) o di altro tipo.
I rimedi naturali contro il prurito vulvare si riassumono nelle seguenti tipologie:
- Lavaggio con acqua tiepida e sale, o con acqua e bicarbonato, o con acqua e aceto di mele: si tratta di elementi molto importanti e benefici perché sono antibatterici e purificanti, ed eliminano i disturbi sintomatici, in primis, appunto, proprio il fastidioso prurito intimo. Ovviamente non basta farlo una sola volta: per ottenere i benefici bisogna insistere con il trattamento più volte al giorno, almeno per una settimana. Il sale, però, non va utilizzato se in presenza della vulva o della zona da trattare vi sono escoriazioni e lesioni;
- Uso di indumenti comodi e non stretti, ma soprattutto non sintetici. Il cotone, la seta, e i capi non colorati sono la scelta giusta: bisogna ricordare anche l’importanza di non lavare questi indumenti con detergenti aggressivi, perché potrebbero rimanere aggrappati alle fibre e finire poi sulle mucose e sulle secrezioni vaginali, determinando disturbi molto seri ed importanti;
- Lavarsi frequentemente, ma non troppo. E soprattutto, mai usare detergenti intimi aggressivi, che potrebbero irritare ancora di più la zona intima. A questo proposito, ricordiamo che sono ottimi e consigliati soprattutto i saponi neutri, che non attaccano e non irritano le parti intime. Inoltre, è bene evitare i detergenti profumati;
- L’uso degli assorbenti esterni andrebbe evitato. Meglio, invece, utilizzare assorbenti interni, che non irritano e non sono fastidiosi come quelli esterni, specialmente in presenza di un disturbo così importante come il prurito. Sappiamo che, a contatto con il materiale dell’assorbente, la vulva potrebbe risentire ancora di più di infezioni e fastidi;
- Indicata un’alimentazione sana. Frutta e verdura, ma anche carne e pesce, legumi ed ingredienti sani e presenti in natura: se si soffre di prurito intimo, è bene evitare i cibi troppo elaborati e soprattutto i cibi speziati, come le sostanze piccanti, o il peperoncino in genere:
- Trattare la zona con yogurt. Può essere un rimedio molto importante, perché aiuta a ricostituire i batteri cosiddetti “buoni” dell'apparato intestinale e dell'apparato genitale femminile, utilissimo anche per prevenire l’infezione da lieviti. Ottimo, quindi, non solo da mangiare – meglio ancora se bianco e senza zuccheri – ma anche da passare direttamente sulla zona da trattare, per ottenere il meglio della prevenzione e del trattamento naturale contro il prurito intimo.