Menopausa: interrogativi delle donne

La menopausa è un periodo molto delicato che comporta cambiamenti sia fisici che psicologici nella donna. A volte desta preoccupazioni, dubbi ed interrogativi. Cerchiamo di fare chiarezza rispondendo ad alcuni dei quesiti più frequenti.

 Cos'è la menopausa?

La menopausa corrisponde con l'interruzione del ciclo mestruale, quindi con la fine dell’ovulazione mensile e delle mestruazioni, che in genere avviene tra i 48 e 50 anni. Ovviamente il fenomeno non è improvviso ma è preceduto e seguito da una fase definita climaterio che all'incirca dura sette anni, in cui si manifestano le modificazioni organiche e psichiche più significative. Il climaterio, quindi inizia con la pre-menopausa fino alla completa cessazione del ciclo mestruale.

 

Cosa si intende per pre-menopausa?

La pre-menoapausa è il periodo che precede la cessazione definitiva del ciclo mestruale, ossia la menopausa. Le secrezioni ovariche iniziano la loro modificazione e l'organismo riduce la produzione di progesterone. I sintomi più frequenti riguardano le alterazioni del ciclo mestruale: in alcune donne le mestruazioni diventano più ravvicinate, in alcune più abbondanti, in altre donne diventano scarse e saltuarie.

 

Perchè esiste la menopausa?

Molte donne vivono la menopausa come un "evento drammatico", quasi fosse una malattia; in realtà non solo costituisce un passaggio naturale ma è un meccanismo di difesa, sapientemente predisposto  dalla natura per evitare alla donna l’elevato rischio associato ad una gravidanza e ad un parto in tarda età, e per garantire al feto la crescita in un ambiente sano e forte.

 

Quando si parla di menopausa precoce?

Si parla di menopausa precoce quando l’esaurimento della funzione ovarica compare prima dei 45 anni. Quanfo ciò avviene spontanemanete, si parla di menopausa precoce spontanea, o POF (Premature Ovarian Failure); quando è conseguenza di alcuni trattamenti medicic ( di interventi chirurgici di asportazione bilaterale delle ovaie, di chemioterapia o di radioterapia pelvica) si tratta di menopausa iatrogena.

 

Quali sono i sintomi della menopausa?

Precisiamo prima di tutto che la menopausa non necessariamente crea fastidi e disturbi: circa il 10-15% delle donne, infatti, tollera molto bene questo periodo. L’intensità e la natura dei disturbi varia da donna a donna. In genere, chi ha un elevato tasso ormonale prima della menopausa, risente maggiormente dell’improvviso calo di ormoni. Chi invece ha un tasso ormonale più basso, dovrebbe avvertire meno fastidio.
I primi sintomi della carenza ormonale, che spesso iniziano già durante la pre-menopausa per poi protarsi durante la menopausa, sono le vampate di calore che colpiscono circa il 75-85% delle donne, e la sudorazioni in particolare durante la notte. La cute si arrossa e accelera il battito cardiaco, manifestazioni molto sgradevoli che rendono difficile svolgere le proprie normali attività, e di notte interrompono il sonno.
Altri sintomi possono essere: una certa irritabilità, disturbi dell'umorecalo del desiderio sessuale, disturbi vaginali e urinari, aumento di peso, secchezza e perdita di elasticità della pelle, aumento del tasso di colesterolodemineralizzazione ossea, disturbi del sonno, mal di testa.
Spesso alla menopausa sono associati anche disturbi atrofici che coinvolgono l'apparato genitale femminile: riduzione della lubrificazione vaginale  e dolori durante i rapporti sessuali. Questi, insieme al fisiologico calo del desiderio, possono compromettere la serenità sessuale della donna e della coppia.

 

Cosa può accadere a livello psicologico?

Per la maggior parte delle donne i sintomi della menopausa non sono soltanto fisici. Variazioni del tono dell’umore sono molto comuni in menopausa e possono portare ad ansia, irritabilità, fino alla depressione, diminuzione della memoria, perdita della autostima e della capacità di concentrazione. La donna può iniziare a soffrire di insonnia, spesso provocata dalle improvvise vampate e dalla sudorazione notturna che disturbano il sonno, che genera un senso di stanchezza fisica e psichica, che può accompagnarsi ad un calo del desiderio sessuale. Cambia l'immagine corporea e questo può essere molto difficile sia da accettare che da controllare: aumento del peso in particolare nella fscia del girovita in seguito ad una distribuzione centrale del grasso corporeo, diminuzione delle fibre collagene ed elastiche, con conseguente perdita di tono ed elasticità della pelle. Tutto può essere aggravato ulteriormente da eventi che possono influire negativamente: pensionamento, preoccupazioni legate alla salute dei genitori anziani, preoccupazioni per i figli, lutti familiari, perdita della  serenità del rapporto coniugale, ecc Per di più, la donna deve anche accettare a livello psicologico una svolta cruciale nella sua vita, ossia il fatto che non potrà più avere figli.

Quali esami effettuare? Premesso che è importante effettuare una visita ginecologica almeno una volta l'anno, a prescindere dalla menopausa, gli esami che vengono proposti durante la menopausa sono:

  • Densitometria ossea: esame radiologico che misura accuratamente la massa ossea e valuta il rischio di frattura e/o osteoporosi, al fine di prescrivere, se necessario, un trattamento preventivo.
  • Analisi del sangue per tenere sotto controllo i livelli degli zuccheri e il  colesterolo: prima della menopausa, l’apparato cardiovascolare delle donne è protetto dagli ormoni. Quando questi iniziano a diminuire, è importante monitorare e tener sotto controllo tutto ciò che può risultare dannoso per cuore e vasi sanguigni. Oltre al peso e al fumo, tra i principali responsabili vi sono il tasso di colesterolo e il livello di zuccheri nel sangue.
  • Mammografia e visita senologica.

  Quali terapie sono indicate? In presenza di sintomi molto fastidiosi che alterano considerevolmente la qualità di vita della donna (ad esempio, vampate di calore e sudorazioni frequenti e forti) la donna in menopausa può effettuare le terapie ormonali sostitutive (TOS) che va appunto a sostituire gli ormoni (estrogeni e progesterone) che le ovaie non sono più in grado di produrre. La scelta di iniziare una terapia ormonale va concordata con il medico, in base all’età, ai sintomi e ai precedenti della paziente (le donne con tumore al senso o altra neoplasia non possono effettuare alcun trattamento ormonale) e comunque è cosigliabile effettuarla per un periodo più breve possibile. In assenza di sintomi incomodanti, non è consigliato seguire una TOS, poiché il rapporto tra i benefici attesi e i rischi incorsi è sfavorevole.

La fitoterapia può essere un’alternativa valida? I fitoestrogeni, o estrogeni vegetali, sono sostanze naturali ottenute da alcune piante ad attività similestrogenica. Per contrastare i sintomi della menopausa la fitoterapia può essere una alternativa valida soprattutto per le donne che non possono, o non vogliono, ricorrere alla terapia ormonale. L'assunzione di sostanze naturali, inoltre, non causa inconvenienti collaterali e può essere effettuata anche come misura di prevenzione. Tra le piante utili in menopausa troviamo:

  • il Trifoglio rosso, la Dioscorea, la Maca Pruvianache che esercitano una funzione modulatrice del sistema ormonale e aiutano a contrastare i disordini e i sintomi del climaterio;
  • la Schisandra, la Maca Peruviana e la Damiana che agiscono sulla sfera sessuale contrastando il fisiologico calo del desiderio e la secchzza vaginale;
  • la Garcinia Cambogia e il Guaranà che contrastano l'aumento del peso e l'accumulo del grasso nel girovita;
  • Cassia, Frangula e Senna aiutano il transito intestinale;
  • Schisandra, Maca, Trifoglio rosso e Discorea, stimolano l'idratazione della pelle e aiutano a contrastare la fragilità dei capelli.

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