Detergente intimo: ecco gli ingredienti più dannosi

Ecco una breve ma preziosa guida alla scelta del detergente intimo! Un elenco delle sostanze più dannose che si trovano in molti cosmetici in commercio ma che un prodotto intimo NON dovrebbe contenere.

Ogni giorno utilizziamo saponi e detergenti per lavarci il corpo e le parti intime. In genere, soprattutto le donne, nella scelta del detergente fanno attenzione al pH e agli ingredienti lenitivi ed idratanti. Fattori importantissimi! Ma vi siete mai chiesti cosa c’è all’interno dei prodotti che usiamo quotidianamente?

Quando si acquista un detergente intimo femminile è fondamentale valutare il contenuto complessivo e scartare quei prodotti che contengono ingredienti poco adatti al contatto quotidiano con la zona intima perchè possono causare fenomeni allergici, di sensibilizzazione o di irritazione.

 

Cosa NON deve contenere un detergente intimo

detergente intimo femminileSe ci si sofferma a leggere l'etichetta dei detergenti, nell’elenco riportato sull’etichetta che ne illustra la composizione troveremo l'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) la nomenclatura utilizzata a livello internazionale per identificare gli ingredienti presenti in un prodotto cosmetico.

Molti termini riportati potrebbero sembrare difficili perfino da pronunciare e alcuni potrebbero indicare degli ingredienti potenzialmente dannosi per la pelle.

Per aiutarvi a capire quali sono i prodotti più sicuri da usare e per guidarvi ad una scelta consapevole del miglior prodotto per l'igiene intima quotidiana, abbiamo provato a stilare una breve lista degli ingredienti nocivi più usati nei cosmetici e nei detergenti intimi femminili e maschili.

CONSIGLI PER L'ACQUISTO SICURO E CONSAPEVOLE DEL DETERGENTE INTIMO

Prima dell'acquisto leggi bene l’etichetta, conoscere l’INCI è l’unica arma per scegliere bene e preferisci sempre cosmetici che non siano stati testati su animali.

   I conservati nocivi più utilizzati anche nei detergenti intimi

Si tratta di sostanze che vengono addizionate ai cosmetici e ai detergenti femminili e maschili che contenenti acqua per evitare che si sviluppino muffe o batteri. Tra i più comuni troviamo:

  • PARABENI: vengono largamenti impiegati per la conservazione di tantissimi tipi di cosmetici di uso quotidiano, nelle creme idratanti, solari, nei dentifrici, negli shampoo, nei deodoranti, nei gel da barba, nei detergenti intimi femminili e maschili, persino nei cosiddetti prodotti “naturali” o “organici” . I principali parabeni che possiamo trovare nelle formulazioni in commercio sono methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben e benzylparaben. È stato ampiamente dimostrato che queste sostanze penetrano attraverso la pelle e restano intatte all’interno del tessuto, accumulandosi. Sebbene siano legalmente autorizzati nell’Unione Europea, anche i parabeni sono seriamente sospettati di essere cancerogeni.
  • KATHON CG: è un altro conservante, un antimicrobico ad ampio spettro d’azione, incolore e inodore contenuto nei dermocosmetici, nei prodotti per l’igiene personale e nei prodotti per la casa. Dal punto di vista tossicologico, il Kathon CG, è stato classificato come irritante primario nonostante abbia un grandissimo utilizzo. È possibile trovarlo sulle etichette con dei sinonimi come GROTAN, EUXIL o ISOTIAZOLINA.

 

     Altre sostanze dannose impiegate comunemente nei detergenti intimi

I TENSIOATTIVI

Sono sostanze dotate di proprietà schiumogene, detergenti, sgrassanti e solubilizzanti. Sono ovviamente presenti in tutti i prodotti che detergono corpo e capelli e i più conosciuti sono senza dubbio il sodium laureth sulfate (SLES) e il sodium lauryl sulfate (SLS).

Il sodium lauryl sulfate (SLS) èun tensioattivo primario che fa tantissima schiuma ed è aggressivo per la pelle e, ancora di più, per la mucosa.

Il sodium Laureth Sulfate (il famoso SLES) è un  tensioattivo primaro meno aggressivi dello SLS ma può essere irritanti a lungo andare soprattutto se la pelle e le mucose sono già sensibilizzate.

A differenza di quanto si ipotizzava fino a qualche anno fa, non sono sostanze cancerogene, ma essendo molto aggressive è meglio preferire prodotti contenenti tensioattivi più delicati e soprattutto limitarne l’uso. In particolare i detergenti intimi NON dovrebbero contenere tensioattivi. Mentre, per esempio, uno shampoo deve togliere dai capelli sebo ed impurità, un detergente intimo non deve avere lo stesso potere detergente. La zona intima non ha bisogno di essere eccessivamente sgrassata ma di detergenti a base di sostanze lavanti sicure e delicate.

In particolare nelle bambine e nelle donne in menopausa (nelle quali i tessuti sono assottigliati ed è maggiore la tendenza alle irritazioni) e in caso di disturbi o fastidi intimi frequenti (come infiammazioni, irritazioni, secchezza) è meglio utilizzare detergenti intimi specifici senza tensioattivi.

 

    No ad Allergeni, alcool e profumi nei detergenti intimi

Poiché i detergenti intimi femminili devono essere estremamente delicati, in particolare i detergenti intimi per la donna in menopausa (leggi i consigli per la corretta igiene intima in menopausa), è bene scegliere quelli privi di

  • allergeni perchè possono causare allergie, soprattutto in persone predisposte o particolarmente sensibili a livello cutaneo; appartengono a questa categoria la maggior parte delle sostanze profumate (sono esempi Eugenol, Coumarin, Linalool, Limonene, Butylphenyl methylpropional, ecc);
  • alcool denaturato (il comune alcol etilico) perché è irritante;
  • profumi perchè il 95% delle sostanze chimiche impiegate nei profumi e nelle fragranze sono composti sintetici derivati dal petrolio e dal momento che i profumi hanno un basso peso molecolare, riescono a penetrare più facilmente nella pelle e possono causare allergie o difficoltà respiratorie.

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