Prurito intimo: quali sono i rimedi naturali?

Il prurito intimo è un problema femminile abbastanza diffuso, che può tuttavia provocare anche qualche fastidio di una certa importanza, come bruciore e secchezza. Esistono rimedi naturali contro il prurito intimo? Vediamo insieme quali sono e come funzionano.

 

Cos’è il prurito intimo e come si manifesta

Prurito intimo esternoRimedi naturali prurito intimo e interno, irritazione, secchezza e bruciore o prurito vaginale: sono tutti disturbi molto diffusi, che possono colpire una donna soprattutto ai genitali esterni, con prurito vulvare, ma talvolta anche all’interno vaginale. Si tratta di un disturbo molto diffuso, che può avere diverse origini e che può dipendere, quindi, dalle situazioni più svariate: si calcola che, ad oggi, almeno una volta nella vita, una donna abbia provato le fastidiose sensazioni del prurito intimo e le sue effettive conseguenze.

Questo disturbo si esprime con irritazione, senso di prurito, bruciore, che può comportare un attacco breve o lungo, ripetuto o isolato, a seconda delle cause del prurito intimo o della gravità dell’infezione, laddove esso sia, appunto, causato da una infezione stessa alla vagina. Esso può essere anche accompagnato da perdite vaginali giallastre o bianche, spesso anche maleodoranti. Può colpire una donna in qualunque momento della sua vita, e si manifesta per lo più con un fastidioso prurito, che spesso comporta anche una qualità della vita molto differente da quella a cui si è abituati in quanto il prurito, molto fastidioso, si manifesta anche in situazioni in cui si ha a che fare con altre persone, ovvero quando si è in pubblico.

Talvolta, in associazione al prurito vaginale che, come abbiamo detto, è un disturbo ad eziologia multipla – vedremo a breve le cause che possono scatenare questo problema in una donna – vi possono essere anche altre problematiche, come ad esempio il bruciore, le perdite, il cattivo odore che proviene dalla vagina, anche di fronte ad una pulizia e ad un’igiene personale molto attenta.

 

Perché si manifesta il prurito intimo: quali sono le cause che possono dare vita al disturbo

Ma perché si manifesta questo disturbo? Vi sono delle specifiche cause che stanno alla base del prurito vaginale?

Ovviamente, la risposta è sì: il disturbo è ad eziologia multipla, ovvero le cause scatenanti possono essere di diverso tipo e non sono solamente di tipo fisiologico, ma anche di tipo psicologico; e questo significa che soffrire di prurito vaginale può essere abbastanza diffuso anche a causa di una componente psicologica che va comunque valutata insieme ad un esperto in materia.

Vediamo quali possono essere le cause fisiche del prurito intimo ovvero perché questo disturbo si manifesta:

  1. Candida: la malattia della candida, causata dalla presenza di un fungo che dà il nome al disturbo, è uno dei motivi che possono scatenare il prurito vaginale. O, meglio, verrebbe da dire che proprio la presenza della candida in una donna può determinare, tra i suoi sintomi, anche il prurito vaginale, che si associa in questo caso anche ad altri sintomi più diffusi e specifici, come ad esempio perdite vaginali di tipo denso e di colore biancastro, che ricordano la medesima consistenza della ricotta. Ricordiamo, a questo proposito, due cose: la prima è che la candida può avere delle origini sessuali – ovvero può essere determinata da un’infezione sessuale, da un rapporto con una persona che già presenta il fungo – e la seconda è che, seppur lunga, la cura contro la candida esiste, e deve essere comunque effettuata anche dai partner che hanno avuto rapporti sessuali non protetti con la persona affetta dalla candida. Eliminando la patologia, si eliminano anche i sintomi e, tra essi, anche il prurito intimo.
  2. Tricomoniasi: Anche in questo caso si parla di una malattia di tipo sessuale, ovvero una patologia che proviene proprio da un’infezione di tipo intimo che si prende attraverso un rapporto con una persona che ne presenta i batteri. I sintomi di questo disturbo, che si associano al prurito intimo, sono anche in questo caso le perdite vaginali, che però a differenza di quelle che si presentano con la candida, sono invece perdite vaginali schiumose, di colore giallo-verdastro e di cattivo odore.
  3. Diabete: Una malattia che spesso agisce in maniera silente ma che è anche alla base di sintomi come quelli che abbiamo descritto. Anche in questo caso, si tratta comunque di sintomi che si possono tenere facilmente sotto controllo, ma è comunque molto importante controllare la patologia anche per altri disturbi.
  4. Alterazioni ormonali: Si tratta di problematiche ormonali che, in una donna, sono abbastanza diffuse specialmente in menopausa o in gravidanza. Sono questi, infatti, i due momenti in cui il disturbo può presentarsi in maniera molto importante: in menopausa ciò può avvenire a causa del calo degli estrogeni, in cui la parete vaginale diventa più secca e pertanto si rischia più facilmente di andare incontro ad un disturbo; in gravidanza, l’ambiente vaginale è messo sotto torchio, generando una sensazione di prurito intimo fastidiosa. Tra le altre problematiche che si possono associare all’insorgenza del disturbo si ricordano anche la vaginite, gli ossiuri, la vaginosi batterica, utilizzo di detergenti specifici troppo aggressivi oppure detersivi per indumenti aggressivi, ma anche una cattiva igiene intima.

Cause del prurito intimo: l’alimentazione può essere una causa?

Tra le cause del prurito intimo, ci si chiede se anche l’alimentazione possa avere una rilevanza: è possibile che una dieta specifica possa aiutare nella prevenzione a questo disturbo e che, al contrario, alcuni cibi possono comportare un aumento del problema? La risposta è sì ad entrambe le domande: infatti, è bene ricordare che un’alimentazione troppo ricca di zuccheri, o di lieviti, può contribuire all’insorgenza anche di disturbi che possono scatenare il prurito vaginale, come ad esempio la candida.

Il cibo, quindi, può avere una rilevanza di questo tipo: i medici consigliano di non assumere in grandi quantità cibi ad alto contenuto di lieviti, o anche bevande come la birra, che potrebbe essere determinante nell’insorgenza o nel peggioramento del disturbo. Dal punto di vista alimentare, si può creare un’ottima barriera contro il prurito vaginale, mangiando in maniera più sana ed equilibrata ed assumendo alimenti freschi e controllati, ben lavati, come frutta, verdura, e sostanze in grado di rafforzare anche il sistema immunitario, in questo caso l’alimentazione è, allo stesso modo, causa ma anche cura del disturbo: se la dieta è a base di alimenti giusti, essa può determinare la fine dell’insorgenza di questo problema.

Alimenti da evitare se si ha prurito intimo: zuccheri, lieviti, bevande che contengono lieviti (come birra).

 

Rimedi contro il prurito intimo: meglio utilizzare farmaci oppure i rimedi naturali?

In nessun caso bisogna sostituirsi al parere di un esperto, come ad esempio un medico che, dopo aver fatto le dovute valutazioni, meglio ancora con l’ausilio di specifici test ed esami, potrà dare anche il trattamento giusto contro il prurito vaginale. Che, come ricordiamo adesso, non è sempre un disturbo a sé, ma è un disturbo che può avere delle cause specifiche, ed è proprio a queste cause che bisogna fare riferimento se si vuole effettuare un trattamento importante a questo problema.

Quindi, per rispondere alla domanda se sia meglio utilizzare farmaci o rimedi naturali contro il prurito intimo, occorre ricordare che in alcuni casi l’utilizzo farmacologico è importante perché elimina la causa scatenante del disturbo, ma anche che i rimedi naturali possono alleviare il disturbo, rendendo quindi migliore la qualità della vita di chi soffre del prurito intimo ed in molti casi possono anche fungere da ottimo rimedio preventivo.

Ecco allora una lista di rimedi naturali e comportamenti di prevenzione contro il disturbo del prurito vaginale:

  1. Mantenere in equilibrio la flora batterica vaginale. Come abbiamo anticipato, in qualche caso il prurito intimo deriva dall’insorgenza di funghi o batteri che possono determinare alcune conseguenze importanti. Per evitare o comunque limitare il più possibile questo disturbo, si può agire direttamente sulla flora batterica vaginale, per esempio con una corretta igiene intima, utilizzando detergenti delicati e non aggressivi. Molto spesso si demanda la colpa del prurito intimo ad una igiene personale scadente, ma in realtà anche il contrario può essere vero: infatti, se siamo ossessionati dall’esigenza di lavarci e quindi dalla detersione, possiamo rischiare di alterare la flora batterica vaginale, con le conseguenze che sappiamo. Pertanto, si consiglia di utilizzare un sapone a PH fisiologico, non aggressivo, che deterga in maniera delicata le parti intime; meglio ancora se esso è utilizzato al massimo due volte al giorno, mentre per gli altri lavaggi utilizzare solo acqua. Da evitare in assoluto deodoranti intimi e lavande interne, che possono provocare ingenti danni e disturbi.
  2. Utilizzare biancheria sempre pulita, ma mai con detersivi aggressivi. Quello che abbiamo anticipato per mantenere in equilibrio la flora batterica vaginale vale anche per gli indumenti, specialmente per quelli che vanno a diretto contatto con le zone intime. Infatti, anche in questo caso si sconsiglia l’utilizzo di detersivi che potrebbero aggredire, anche attraverso l’uso dell’indumento intimo, la flora batterica vaginale: in questo caso, il prurito potrebbe derivare anche da un’infiammazione. Bisogna anche ricordare che la biancheria, oltre ad essere sempre pulita, deve anche essere di cotone e non sintetica, e soprattutto non bisogna utilizzare jeans o pantaloni troppo stretti perché il rischio sarebbe quello di trattenere l’umidità e determinare quindi le condizioni più favorevoli allo sviluppo dei batteri. Sconsigliati i salvaslip, specialmente laddove non necessario: infatti, lo sfregamento continuo tra il genitale esterno e questo prodotto potrebbe determinare l’insorgenza del fastidioso prurito intimo. Meglio, pertanto, utilizzare fibre di cotone.
  3. Utilizzare impacchi a base di camomilla. Il lavaggio delle parti intime può essere effettuato proprio utilizzando impacchi a base di camomilla, un elemento altamente lenitivo che ha il potere di lenire il fastidio del prurito intimo. Poiché, come sappiamo, questo fastidioso prurito può presentarsi anche a causa di una infezione, un rimedio naturale potrebbe essere quello di lavare la parte con acqua e sale, per disinfettare e per purificare i genitali esterni. Il sale ha delle elevate proprietà antibatteriche e funge anche da agente disinfettante: attenzione, però, ad evitare questo rimedio se sono presenti taglietti oppure escoriazioni.
  4. Lavarsi con acqua e aceto di mele. Un altro rimedio naturale potrebbe essere quello di lavare la parte intima con acqua e aceto di mele: quest’ultimo, infatti, ha delle interessanti caratteristiche e proprietà antibatteriche ed antifungine. In alternativa, si può utilizzare anche acqua con bicarbonato di sodio: anch’esso è infatti dotato delle stesse caratteristiche e può detergere le zone intime evitando di aggredire la parte, ma anche disinfettandola.
  5. Trattare la zona intima con aloe vera e con miele. Sembra che tra i rimedi naturali questi siano tra i più consigliati, non solo perché sono antibatterici e quindi anche disinfettanti, ma anche perché aiutano a lenire il disturbo, fungendo anche da naturali antimicotici, ed evitando arrossamenti, irritazioni, e tutti i fastidi che in genere associamo proprio al prurito intimo.

 

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