Andrologo? Sconosciuto fra i giovani ma non solo

La maggior parte dei giovani maschi italiani non è mai andata da un andrologo o da un urologo, mentre molti uomini adulti non fanno prevenzione e preferiscono tacere eventuali problemi della sfera sessuale.

andrologo

Una indagine di settore ha rivelato che soltanto il 5% dei giovani maschi italiani si rivolge allo specialista di riferimento, andrologo o urologo mentre è decisamente superiore la percentuale di ragazze che già a partire dalla prima adolescenza, ricorrono a visite anche solo preventive dal ginecologo.

L’importanza dell’ andrologo anche per i giovanissimi

autopalpazione-testicoloSono diversi i motivi che dovrebbero spingere anche gli uomini più giovani ad avere il loro andrologo di fiducia.

Primo fra tutti la prevenzione: già a partire dai 12-13 anni ogni ragazzo dovrebbe effettuare una valutazione andro-urologica. Sono molti i giovani che a questa età già lamentano piccoli malesseri, o che sono disorientati di fronte al loro corpo in trasformazione. Ad esempio, sarebbe importante apprendere la corretta autopalpazione dei testicoli, conoscere le malattie sessualmente trasmissibili e le modalità per prevenirle, apprendere l’uso corretto del profilattico, ma anche imparare a riconoscere i primi sintomi di infezioni urinarie o varicocele.

Inoltre, la scarsa informazione, la poca apertura che spesso i genitori mostrano nell'affrontare la sessualità con i figli, la società stressogena, l'abuso di droghe e alccol,  fanno sì che un ragazzo su tre soffre di una patologia andrologica ma non ricorre al consulto dello specialista.

L’andrologo e l’uomo adulto

Ma il dato forse più preoccupante è che anche gli uomini adulti non si rivolgono all’andrologo, o lo fanno solo in casi estremi e di particolare urgenza. La prevenzione dei disturbi della sfera uro-andrologica è un aspetto che il maschio italiano proprio non ha in testa.

Un controllo annuale preventivo da parte di uno specialista andrologo e/o urologo sarebbe importante già a partire dai 30-35 anni per:

L’uomo italiano invece, un po’ per vergogna, un po’ per ignoranza, tende a sottovalutare ad esempio alcuni disturbi urinari (minzioni più frequenti, anche notturna, getto di urina ridotto, presenza di sangue nelle urine ecc), per trovarsi poi a dover trattare in modo spesso aggressivo, patologie che potevano essere trattate e risolte fin dall’esordio in modo più leggero.

Altre volte, di fronte ad un problema erettile o di eiaculazione precoce, il maschio rimane in silenzio, fa finta di nulla, non ne parla con la partner né tantomeno con un medico. Poi, questi che erano dei semplici disturbi occasionali, scatenano un circolo vizioso di ansia e sintomi che rende ancor più complicato e difficile ritrovare la serenità sessuale.

Insomma, il messaggio che vogliamo lanciare agli uomini, giovani e meno giovani, è quello di pensare al proprio corpo e alla propria sessualità, in modo sereno, aperto e costruttivo, in modo da prevenire possibili disturbi e patologie e da scongiurare che sintomi lievi diventino problemi più grandi.

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