PSA: cos'è e come si misura

IL PSA (antigene prostatico specifico), è una proteina prodotta soltanto a livello prostatico. Vediamo più nel dettaglio cos'è e come si misura.

Il PSA (antigene prostatico specifico), totale e libero, è una proteina prodotta soltanto a livello prostatico. Serve a mantenere fluido il liquido seminale dopo l’eiaculazione e permettere così agli spermatozoi di muoversi più facilmente.

Quantità minime di PSA sono normalmente contenute nel sangue di tutti gli uomini; se la sua concentrazione ematica aumenta, è indice di una malattia prostatica: l’ipertrofia prostatica benigna, la prostatite o, quando i livelli sono notevolmente alti, il tumore alla prostata.

I valori di PSA subiscono un fisiologico aumento anche con l’avanzare dell’età, o dopo interventi chirurgici alla prostata, in seguito ad esami diagnostici specifici (esplorazione rettale, biopsia della prostata, ecografia della prostata, ecc). Nei soggetti obesi, invece, è stato riscontrato un abbassamento del antigene prostatico.

 

In cosa consiste l’ esame del PSA

Il dosaggio del PSA consiste in un semplice esame di laboratorio eseguito su un normale prelievo di sangue e costituisce un importante esame di primo livello per la diagnosi e lo screening del tumore alla prostata o di altre patologie a carico della ghiandola.

 

Quando viene richiesto l'esame?

Il dosaggio del PSA in genere viene richiesto:

  • quando il paziente presenta sintomi urinari (difficoltà, dolore, aumentata frequenza)
  • durante o dopo il trattamento del tumore, per verificarne gli effetti
  • alcuni lo consigliano come screening preventivo del tumore alla prostata.

 

Occorre qualche tipo di preparazione particolare all'esame?

L’esame del PSA non richiede preparazioni particolari. Per ridurre il rischio di errore:

  • è importante non effettuare il prelievo se c’è in corso un'infezione delle vie urinarie;
  • non bisognerebbe avere svolto un'intensa attività fisica né sessuale (sia per masturbazione che a seguito di rapporti completi) nelle 48 ore precedenti all'esame, perché entrambe queste condizioni possono innalzare i livelli del PSA nel sangue;
  • il sangue dovrebbe essere prelevato prima di una eventuale manovra rettale e soprattutto di una biopsia prostatica.
  • segnalare al dottore l’eventuale assunzione di farmaci o integratori per la cura della prostata perché possono mascherare livelli alterati di PSA.

 

Interpretazione

Anche se il dosaggio del PSA rappresenta uno strumento per individuare potenziali casi dubbi e problematici, da solo questo esame non è sufficiente per giungere ad una diagnosi certa, per questo viene di norma seguito da altri esami specifici (ad es. una biopsia della ghiandola). Può accadere, infatti che:

  • uomini con risultati nella norma siano comunque affetti da tumore prostatico,
  • uomini con PSA elevato siano affetti da problemi di natura del tutto diversa dal tumore.

Quindi lo specialista, nell’interpretare i dosaggi, deve tener conto di diversi fattori quali l’età, la presenza di altri sintomi, la famigliarità.

Fatta questa premessa, è possibile sintetizzare che:

  • Valori inferiori a 2.00 ng/ml sono legati ad una probabilità di sviluppo di tumore alla prostata asintomatico molto basso.
  • Valori compresi fra 4.0 ng/ml e 10.0 ng/ml suggeriscono la possibilità di un'ipertrofia prostatica benigna.
  • Valori superiori a 10.0 ng/ml di PSA possono indicare un’alta probabilità di cancro della prostata.

Fonte: MedScape

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